Presentato oggi, lunedì 7 settembre alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia come Evento speciale, presso il Venice Production Bridge all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, e in diretta streaming su VPB Channel, il documentario ‘Polvere’ (Dust, Italia, B/N, 61’) diretto da Simone Aleandri (Mater Matera; Sono Cosa Nostra; Grand’Italia; As time goes by), prodotto da Sandro Bartolozzi per Clipper Media con la produzione esecutiva di Barbara Meleleo, in collaborazione con Aregoladarte, progetto Arte per Rinascere, con il patrocinio di Mibact, Regione Lazio e Comune di Amatrice.
La proiezione del documentario è stata anticipata dai saluti di Andrea Del Mercato, Direttore Generale della Fondazione La Biennale di Venezia e di Francesca Zaccariotto, Assessore Lavori Pubblici del Comune di Venezia, delegata dal Sindaco Luigi Brugnaro e dall’intervento di Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo (MiBACT). La giornalista Luisa Morandini ha quindi introdotto gli interventi di Stefania Svizzeretto, Presidente di AREGOLADARTE e del regista del film, Simone Aleandri. Dopo la proiezione, i saluti istituzionali di Antonio Fontanella, Sindaco di Amatrice e di Brunella Fratoddi, Co-Fondatrice e Architetto del Museo Civico “Cola Filotesio” di Amatrice.
La sceneggiatura di ‘Polvere’ è firmata dal regista Simone Aleandri con Roberto Moliterni e con la collaborazione di Vincenzo Carpineta, il montaggio di Gianluca Rame, la direzione della fotografia curata da Antonello Sarao, la musica e il sound design a cura di Riccardo Cimino e il suono realizzato da Stefano Civitenga e Domenico Rotiroti.
Dal 2002 Amatrice ha avuto un Museo, dedicato al pittore rinascimentale Cola Filotesio, in cui erano raccolte opere d’arte di pregio, significative per il territorio. La notte del 24 agosto 2016, a causa del terremoto, il Museo è crollato, come il resto del centro storico. La sua direttrice, Floriana Svizzeretto, ha perso la vita sotto le macerie. Questo documentario ricostruisce il percorso di recupero delle opere d’arte ad Amatrice dopo il sisma, attraverso le storie delle persone che, dopo Floriana, se ne sono prese cura. Don Luigi, esile ma energico prete di montagna di 88 anni, è stato incaricato dalla curia di sorvegliare lo stato delle cose. Luciana, che lo aiuta in questa missione, ha addirittura recuperato gli arredi dalle chiese quand’erano ancora pericolanti. Vito ha perso il suo negozio di antiquariato, ma continua a restaurare statue. Mentre Cico, giovane scultore, insegna ai bambini di Amatrice a esprimere i traumi attraverso l’arte. Brunella, una delle migliori amiche di Floriana (insieme a lei aveva immaginato il Museo), ora lavora per il Comune e, tutte le volte che entra in zona rossa, fa i conti con i propri ricordi. Amatrice diventa così emblema del modo in cui l’arte viene tutelata e reinventata per ricostruire le comunità, la memoria e la coesione sociale.
Nel 2016 il terremoto ha distrutto il centro storico di Amatrice e il Museo “Cola Filotesio” in cui erano raccolte le sue opere d’arte. Questo film racconta il recupero di quel patrimonio artistico dopo il sisma e le storie delle persone che se ne sono prese cura. Amatrice è emblema del modo in cui l’arte viene tutelata e reinventata per ricostruire le comunità, la memoria e la coesione sociale.
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