Scott Derrickson ha diretto nel 2000 il suo primo lungometraggio horror Hellraiser 5: Inferno. Nel 2004 scrive lo script della pellicola La terra dell’abbondanza, in collaborazione con Wim Wenders, e sempre nello stesso anno diventa regista per per una trasposizione cinematografica di Paradiso perduto, l’opera di John Milton, prodotto dalla Warner Bros e Legendary Pictures. Ma è l’anno successivo che la regia di Derrickson fa centro presentando alla 62° Mostra Internazionale d’arte cinematografica a Venezia lo sconvolgente The Exorcism of Emily Rose, tratto dal fatto realmente accaduto di Anneliese Michel.
Lo squillo insistente di un telefono, unica soluzione alla paura… Black Phone è l’ultima prestigiosa opera di Scott Derrickson in collaborazione con la celebre Blumhouse Productions. Ambientata nel North Carolina, è la storia di Finney Shaw (Mason Thames), un ragazzo timido ed introverso di tredici anni, che viene rapito da un perverso assassino soprannominato il Rapace (Ethan Hawke). Durante tutta la sua prigionia un telefono nero che squilla diventerà per il giovane il suo alleato più prezioso, aiutandolo a non soccombere al terrore.
Siamo alla fine degli anni ’70, tra quartieri residenziali e ruote di biciclette in mano ai bambini, che scivolano velocemente sulle strade bagnate dalla pioggia, andando incontro al terrore e alle paure più profonde. La mente raffinata di Derrickson partorisce un nuovo horror elegantemente perverso, che fa materializzare sullo schermo l’orrore più buio dell’anima. E’ rapimento mentale, quello di un magnetico Ethan Hawke, che con la sua interpretazione si trasforma nel mago dell’ambiguità più psicotica.
Tra pareti oscure, graffiate dal dolore e dalla disperazione, si può avvertire distintamente l’odore dell’estremo abbandono alternato a sentori agrodolci. Come è di un agrodolce fobico il timbro di voce quasi rassicurante del Rapace, che da vero illusionista cattura la vittima, facendola diventare un burattino nelle sue mani attraverso una comunicazione dissonante, dando una falsa speranza di libertà. La pellicola è un nero diamante dalle mille sfaccettature, dove la visione si compone degli infiniti pezzi della personalità.
La macchina da presa di Derrickson lavora lenta, spostandosi sulle immagini in un macabro walzer, creando quell’effetto di tensione dolorosa che i cultori del genere sempre attendono; lama nella pelle è la magnifica interpretazione di Maison Thames (Finney), che mescola la fragilità e la forza sovrannaturale proprie dell’innocenza.
Black Phone è un’opera dell’effetto agghiacciante, sottile e indubbiamente realistico, dove niente è lasciato al caso, dalla fotografia alle musiche, che con crudele calma prendono per mano lo spettatore portandolo dentro ad un terrore claustrofobico. La Blumhouse e Derrickson viziano con questa sadica coccola il fine intenditore, che altro non chiede, se non quell’adrenalina penetrante nelle viscere dell’anima.
Data di uscita: 23 giugno 2022
Genere: Thriller, Horror
Anno: 2022
Regia: Scott Derrickson
Attori: Ethan Hawke, Mason Thames, Jeremy Davies, James Ransone, Madeleine McGraw, E. Roger Mitchell, Ron Blake
Paese: USA
Durata: 102 min
Distribuzione: Universal Pictures International Italy
Sceneggiatura: Scott Derrickson, C. Robert Cargill
Fotografia: Brett Jutkiewicz
Montaggio: Frédéric Thoraval
Produzione: Blumhouse Productions, Crooked Highway, Universal Pictures
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