Regia: Andrea Bettinetti; documentario, Italia 2021
Interpreti: Marina Cicogna, Liliana Cavani, Ginevra Elkann, John Elkann, Giancarlo Giammetti
Lunedì 15 maggio, ore 21.15, Rai 5, canale 23; durata: 79′
Un documentario sulla storica produttrice cinematografica Marina Cicogna, la prima donna ad affermarsi in un ambiente prettamente maschile, nipote del conte Giuseppe Volpi di Misurata ch’era stato presidente della Biennale di Venezia e promotore della Mostra Internazionale del Cinema inaugurata nel 1932. Aristocratica, coraggiosa e trasgressiva, donna libera che ha fatto sempre quello in cui credeva, ha lavorato con registi come Lina Wertmuller, Pier Paolo Pasolini, Vittorio De Sica, Sergio Leone, Francesco Rosi, Liliana Cavani e attori come Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Gian Maria Volonté. Protagonista della grande stagione del cinema italiano d’autore tra la fine degli anni Sessanta e i Settanta, nel 1971 si è aggiudicata un premio Oscar con il film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri. Finalmente, alla veneranda età di quasi novant’anni (è nata a Roma nel 1934), la produttrice si racconta nel bel film di Andrea Bettinetti – prodotto da Kama Productions in associazione con Luce Cinecittà – attraverso conversazioni, clip dei suoi film, foto, ricordi di amici e personalità del cinema, della cultura e della moda.
Rai 5 trasmette in prima serata il documentario in occasione della recentissima consegna del David di Donatello alla carriera a Marina Cicogna (la cerimonia si è svolta il 10 maggio scorso).
“Fare un documentario su Marina Cicogna”, ha dichiarato il regista, “significa illuminare una protagonista del cinema italiano degli ultimi cinquant’anni, raccontare il destino di una donna intelligente, dietro la cui determinazione si nascondono anche grandi dolori privati, insieme a uno dei capitoli più importanti della storia del cinema”. “La prima volta che ho contattato Marina Cicogna”, continua Bettinetti, “era per un documentario su Gian Maria Volontè, una seconda volta per un lavoro su Gualtiero Iacopetti. In seguito ho pensato di voler raccontare anche lei. Ha accettato, gli spostamenti sono stati limitati rispetto all’idea iniziale, per via del Covid, ma è stato comunque un grande viaggio” .
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