Quando la Blumhouse Productions concede ad un’opera di entrare nella sua casa degli orrori, ciò che ne può venir fuori è un raffinato capolavoro della cinematografia horror.
Con Insidious- La Porta Rossa, ultima esplosione adrenalinica della famosa saga, in uscita nelle sale il 5 luglio, Patrick Wilson spalanca al pubblico l’uscio dell’orrore, portando davanti ai suoi occhi un’opera subdola e raffinata. Attraverso la sua cinepresa visionaria, il regista non lascia niente al caso, elargendo ricche inquadrature, meticolosamente elaborate. Ogni dettaglio, che sia l’accento di una piega espressiva o semplicemente un oggetto è minuziosamente angolato dalla sua macchina, rilasciando ad ogni frame, ormoni carichi di sgomento al limite dell’ ossessione.
Scott Teems, dal canto suo, sceneggia una trama che porta la mente dello spettatore a compiere un autentico viaggio astrale, ripercorrendo fedelmente lo stile del suo collega Leigh Whannel, correlando l’ultima narrazione con il sottile filo rosso, ai quattro capitoli che precedono l’urlo finale e proverà a far tacere quei demoni, che hanno scelto la fragile Famiglia Lambert, come destinataria di un incubo senza via di risoluzione. Tale fugacità è rappresentata in maniera estremamente efficace negli scatti della fotografia dello stesso Wilson che ne ha cura, ritraendo un fobico dipinto che trova la sua destinazione sul grande schermo e a cui un atterrito ma rapito spettatore è chiamato ad ammirare, in quest’ultima mostra d’arte contemporanea horror.
E’ risaputo che sfogliando tra gli studi accademici di storia dell’arte nei vari secoli ed epoche, l’incubo della follia o del demoniaco, trovavano la loro risoluzione in quell’alta forma di comunicazione artistica, ove i maestri attraverso i loro vissuti e sogni, lo portavano in vita: come L’ Incubo di Fussli ( 1781), del pittore svizzero Johann Heinrich Fussli, un affaccio tra psicoanalisi e razionalismo, che in un certo qual modo si mette a paragone con l’opera filmica di Patrick Wilson, ponendo anch’esso in risalto l’intreccio tra incomprensione dell’ignoto e disturbo mentale e ancora L’Urlo di Munk (1893), il quale dà forma all’ossessione sul male del vivere. Qui, nell’insidioso influsso filmico di Wilson, è Dalton Lambert, interpretato da un introverso e oscuro Ty Simpkins, che adagia il suo pennello sulla tela vermiglia dando luogo a ciò che diverrà il passato -presente- futuro mefistofenico della stirpe Lambert.
Ad accentuare il carattere paralizzante di questo quadro dinamico, sono le note scelte da Joseph Bishara, che accompagna il viaggio della sala attraverso musiche magnetiche e perversamente seducenti per l’orecchio, provocando un’inspiegabile attrattiva, così come le tinte carminie e morate che si mescolano tra di loro utilizzate per animare il buio pressoché sempre presente, regalando allo sguardo giochi ingannevoli, di presenza- assenza del Maligno.
In questo turbine illusionistico, lo spettatore sarà l’equilibrista su un filo tensivo, dove l’eccitabilità rimane costante per tutta la proiezione. Patrick Wilson gioca con la mente del suo pubblico, mostrando uno specchietto per allodole, dove tutto poi si conferma il contrario di ogni cosa, coinvolgendolo in un divertentissimo, macabro enigma al limite del cardiopalma. Unica presenza che dona una nota distensiva e pacata, ma solo per un breve momento, è la presenza della medium- guida Elise- Rainer, fugace presenza all’interno di quest’ultima trama, interpretata dalla placida Lin Shaye.
Insidious- La porta rossa, si apre per far accomodare il suo pubblico ospite in un viaggio tra arte e orrore, dove quei sussulti che un estimatore del genere anela tanto ad avere, diventano consuetudine; Wilson, placa con la sua opera la sete adrenalinica di chi assiste, chiudendo (o forse no), la porta Insidious, raffinato capolavoro dell’horror odierno.
Data di uscita: 05 luglio 2023
Genere: Horror
Anno: 2023
Regia: Patrick Wilson
Attori: Patrick Wilson, Lin Shaye, Rose Byrne, Ty Simpkins, Hiam Abbass, Andrew Astor, Juliana Davies, Sinclair Daniel, Peter Dager, AJ Dyer, Mary Looram, Jarquez McClendon, Jaylin Loveday
Paese: USA, Canada
Durata: 107 min
Distribuzione: Eagle Pictures
Sceneggiatura: Scott Teems
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