Questa settimana torniamo nelle campagne inglesi con Patrick McGrath che ci intrattiene con un particolare e coinvolgente thriller psicologico: Follia.
Il dottor Peter Cleave ci racconta ed analizza la pericolosa storia d’amore nata tra il suo paziente Edgar Stark, detenuto per uxoricidio, e Stella Raphael, moglie del vicedirettore del manicomio criminale in cui Edgar è detenuto.
Sentiva che era valsa la pena di saltare nel vuoto, perché alla fine avrebbero trovato il posto sicuro dove amarsi senza paura. E fu in quello spirito che fecero l’amore: senza paura, liberamente, mentre i treni rombavano sul viadotto nella notte. E Stella lo fece ridendo, gridando, urlando al magazzino intero tutta la vita che aveva dentro.
Stella è una donna passionale rinchiusa in una vita apatica che non le appartiene, vive all’ombra del marito e deve essere sempre impeccabile per mantenere ben salde le apparenze. Tra le mura di casa però è una donna frustrata e infelice con un marito che le vuole bene ma che non glielo dimostra da fin troppo tempo.
Dall’altra parte Edgar è invece un uomo carismatico e intrigante, un freddo calcolatore che prima di venire rinchiuso era un artista capace di notare e apprezzare la vera bellezza. L’ultima sua opera è stata l’omicidio di sua moglie e dopo averla uccisa e mutilata non prova alcun rimorso, sostenendo che sia stata lei a spingerlo a questo atto disperato e violento a causa dei suoi continui tradimenti.
I due si conoscono durante la ristrutturazione della serra del giardino di Stella che si sente subito attratta da lui in modo quasi selvaggio.
Se ci pensi, quand’è che cominciamo a fare delle distinzioni tra quel che è giusto e quel che è sbagliato? Quando qualcosa ci ferisce o minaccia di farlo.
Stella è la grande protagonista di questo romanzo, la luce e la forza di tutti gli uomini che le gravitano intorno. Sembra un personaggio semplice all’apparenza ma la sua bellezza inebriante viene esaltata e resa straordinaria da tutti tranne che da suo marito. Il rapporto con Edgar, che nasce come una semplice attrazione sessuale si trasforma, pian piano, in ossessione e sfocia in una malata storia d’amore che culmina con la totale perdita del senno di entrambi che non riescono più ad affrontare la realtà. Stella non è un’eroina da emulare ma una semplice vittima della sua ossessione che lentamente si distacca sempre di più dalla realtà in nome di un’amore per lei puro e irrefrenabile che, dopo tanti anni, la fa sentire di nuovo viva.
Si stava convincendo che la fiducia, la speranza e l’amore sono tali in quanto nascono e crescono a dispetto della ragione.
La particolarità di questo racconto sta proprio nell’osservare come, una mente sana, si ammali lentamente e progressivamente fino a un punto di rottura dal quale non è più possibile tornare indietro.
La tensione della narrazione è ciò che tiene il lettore incollato alle pagine fino alla fine, in un crescendo di follia sempre più incontrollata dei protagonisti. Questo libro è puro intrattenimento anche se non sfocia in un epilogo sconvolgente come spesso ci si aspetta da questo genere di romanzi. La caratterizzazione dei personaggi, nonostante sia ben costruita, non rende semplice l’immedesimazione ma riesce a far ben comprendere il motivo delle loro azioni senza doverle giustificare. La riflessione che lascia questa storia è che ammalarsi può capitare a chiunque a causa di circostanze imprevedibili e irrimediabili, spesso senza che la persona colpita riesca ad accorgersene.
Autore: Patrick McGrath
Genere: Thriller psicologico
Anno: 2012
Pagine: 304
Casa Editrice: Adelphi
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