LA STORIA
La mattina del 17 gennaio 1973 il brigadiere Armando Sepe non era in servizio quando ricevette una telefonata improvvisa: un concittadino che conosceva bene, Paolo Sartori, era in fuga dopo aver tentato di uccidere la moglie finendo ad accoltellare il figlio. Prima di fuggire, Sartori si era rifugiato in un’abitazione appena fuori Copparo. Sepe arrivò sul posto con un collega a cui chiese di rimanere a distanza di sicurezza, poi si avvicinò da solo alla casa. L’obiettivo era arrestarlo, ma Sepe sapeva che prima di tutto doveva avvicinare l’uomo.
Suonò il campanello dell’abitazione. Ignorava che Sartori aveva aperto tutti i rubinetti del gas.
La scintilla del campanello fece esplodere la casa. La detonazione fu talmente violenta che venne avvertita fino a Ferrara. Il collega restò ferito, mentre il brigadiere rimase vittima dell’esplosione e delle macerie.
Dalla radio della gazzella, pochi secondi prima che il brigadiere suonasse il campanello, venne diffuso un messaggio ad avvisare i carabinieri di andare via da lì perché l’uomo era stato visto allontanarsi in direzione di Ferrara, in lambretta. Il figlio del Brig. Sepe, Giuseppe, all’epoca dell’eccidio aveva 7 anni.
TRE GENERAZIONI DISTANTI. DIVERSE. UNITE DA
QUELL’UNICO FATTO CHE HA CAMBIATO TUTTO.
Il documentario ricostruisce gli eventi del passato attraverso le voci di chi c’era, ritagli di giornale e il recupero dei luoghi, nel cuore dell’Emilia. Ma racconta anche il viaggio nel presente di un padre e di un figlio, verso la messa di commemorazione che ogni anno il 17 gennaio viene celebrata a Copparo. E in questo viaggio passato e presente si mescolano, proiettandosi verso un futuro pur sempre incerto, ma costellato di memorie e un impegno rinnovato verso il coraggio.
I REGISTI
Stefania Centonze, videomaker free lance, moglie e mamma di due figlie. Dopo anni a svolgere un altro lavoro, inizia un percorso nel
reportage di matrimoni. Successivamente si dedica ai video aziendali e alla produzione di video emozionali fino a dedicarsi ai documentari dove racconta la vita delle persone, dando voce a storie che meritano di essere condivise e conosciute.
Giuseppe Sepe è attore, regista teatrale, organizzatore di eventi. Dal 2007 lavora in produzioni indipendenti tra cui La Fuga del coniglio
sciupacose (2012); Aishiteru my love (2012); Tempo vivo, tempo morto (2013); Tellurica – Racconti dal cratere (2014); La Rugiada di S. Giovanni (2016); Rudy (2017). Nel 2017 debutta come regista teatrale mettendo in scena Nemico di Classe di Nigel Williams. Insegna teatro nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e a gruppi di adulti. Collabora come formatore teatrale con Abracadam, scuola di Musical,
Danza, Teatro, Cinema.
Copparo è un comune emiliano caratterizzato a nord dal corso principale del Po, a est dal Parco Delta del Po e dalla costa, a sud dal Po di Volano e a ovest dalla città di Ferrara.
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