Alle 14 inizia la proiezione del mediometraggio di Brando De Sica, figlio di Christian, dal titolo “La donna giusta”. Un horror che tiene incollati gli spettatori allo schermo, con chiari riferimenti all’horror italiano degli anni ’50 ma anche a diversi registi americani come David Lynch. Al termine della proiezione sono saliti sul palco Christian e Brando De Sica per rispondere alle domande di Mario Sesti e del pubblico. Se Brando ha voluto rivelare alcuni interessanti dettagli sulla realizzazione del mediometraggio, Christian si è lasciato andare a qualche battuta catturando così l’attenzione dei tanti fan presenti in sala.
“Sono un po’ il responsabile di questa passione di Brando per l’horror” – spiega Christian – “perché sin da piccolo l’ho indirizzato così. Brando è un ragazzo molto preparato e spero che il cinema gli dia la possibilità di realizzare un lungometraggio il prima possibile”.
Chiamato a parlare Brando ha detto: “Ho capito gradualmente di essere figlio di un grande attore: sono stato abituato sin da piccolo a tutto questo e l’ho sempre visto come un mestiere come gli altri. Mi piace tantissimo sentire l’affetto del pubblico nei confronti di mio padre. Poi lui ci portava spesso ai festival o sui set quindi siamo sempre stato molto uniti come famiglia e credo che questo sia fondamentale per questo genere di lavoro”.
Christian ha poi parlato dei suoi prossimi impegni dicendo: “A breve inizierò a girare un film con Rocco Papaleo, finito quello riprenderò lo spettacolo teatrale dedicato a Cinecittà che è un bel musical. Mi piacciono molto i musical perché, oltre che recitare, mi piace molto anche cantare e doppiare. In generale preferisco fare cinema perché è piu’ familiare per me e lo sono anche i tempi rispetto al teatro. La cosa bella però di quest’ultimo è poter vedere la gente davanti a te: è come recitare in un salotto. Per il futuro non saprei, ho terminato il mio contratto con De Laurentiis ma potrei comunque tornarci a lavorare in futuro. Per i prossimi mesi ci sarebbe la possibilità di fare un film con mio cognato, Carlo Verdone, o Alessandro Siani, vediamo quale dei due progetti andrà in porto”.
A chi gli ha fatto notare i riferimenti a David Lynch Brando ha detto: “Sono un grandissimo fan di David, che è anche stato mio professore all’università. Parte dei suoni che ho utilizzato sono suoni che ho campionato direttamente da lui. Siamo in ottimi rapporti, è un maestro per me e per questo ho voluto omaggiarlo”.
Omaggio dovuto anche al nonno di Brando, il grande Vittorio De Sica, su cui Christian dice: “Mio padre era un genio. Tutto ciò che ho fatto è molto distante da ciò che ha fatto lui, e non poteva essere altrimenti. Io ho cercato di fare piu’ il comico seguendo la strada del mitico Alberto Sordi, anche lui un eccellenza del nostro cinema. Non penso però che il mio lavoro sia minimamente paragonabile al suo.”
A chi gli chiede, in merito al lavoro di Brando, quanto può essere importante e/o difficile affermarsi per un De Sica in un campo diverso da quello del proprio padre, Christian ha detto: “Secondo me Brando sta facendo un suo percorso, come io ho fatto il mio. Come ho già detto il lavoro è molto diverso da quello di mio padre e Brando intraprendendo la strada dell’horror o qualsiasi altra cosa che farà prenderà sicuramente una strada diversa. Io sono però convinto che possa fare altrettanto bene.”
Infine due parole anche sulla situazione attuale dei comici in Italia: “I comici della mia generazione puntavano alla risata senza curarsi molto di cosa erano costretti a fare o dire. Oggi sono piu’ attenti a tutto ciò. L’ eccezione probabilmente è Checco Zalone che, come me, punta alla risata facile non curandosi di ciò che la gente puo’ dire. Spesso siamo stati criticati per l’uso di termini poco adatti e di parolacce, dovute magari dal copione. In generale però penso che un “vaffa” sia molto meno poco adeguato rispetto a tutta la violenza che vediamo ormai in TV.”
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