Durante gli anni a cavallo del ventunesimo secolo il The Boston Globe, quotidiano dell’omonima città, subisce un cambio al vertice con l’arrivo da Miami di Marty Baron (Liev Schreider). Marty vuole che il Team Spotlight, gruppo di giornalisti del Globe specializzato in delicate inchieste di cronaca, torni a lavorare su un caso già aperto in passato e misteriosamente insabbiato e dimenticato. Oltre al caso John Geoghan, prete accusato di aver violentato un bambino di dieci anni, il team lavora per smascherare un intero sistema di abusi e violenze occultato dall’arcivescovo di Boston Bernard Francis Law.
Il cinema è strano. Il mondo del cinema lo è ancora di più. Di solito un regista che partorisce un disastro cinematografico come The Cobbler (con Adam Sandler, circa 3/10 di media, oltre al misero 9% su Rotten Tomatoes) difficilmente ha un’altra occasione per mettersi di nuovo dietro la macchina da presa. Invece Tom McCarthy non solo torna a dirigere, ma lo fa basandosi sull’ambizioso progetto di trasportare sul grande schermo la mastodontica inchiesta che nel 2002 fece luce sulle violenze di 87 preti su bambini delle diocesi di Boston, indagine che valse il Premio Pulitzer di pubblico servizio al Globe nell’anno successivo.
La pellicola ripercorre tutte le fasi dell’indagine, dai primi indizi fino alla pubblicazione dei fascicoli originariamente secretati sull’edizione di gennaio 2002 del Globe. Sotto la guida di Walter “Robby” Robinson (Michael Keaton) i vari membri della squadra differenziano i loro obiettivi per raccogliere le testimonianze delle vittime degli abusi, carpire informazioni riservate dall’avvocato Mitchell Garabedian (Stanley Tucci) e svelare i misteri di Eric MacLeish (Billy Crudup). La ricostruzione è puntuale, i riferimenti precisi e l’indagine, seppur molto scrupolosa e dettagliata, non risulta mai pesante alla visione ma è anzi molto dinamica grazie ai frequenti cambi di fronte. Si passa rapidamente dalle indagini di Michael Rezendes (Mark Ruffalo) a quelle di Sascha Pfeiffer (Rachel McAdams), senza mai soffermarsi esageratamente su un singolo filone. Le prove degli interpreti sono superbe, i profili psicologici debitamente approfonditi, anche se salta immediatamente all’occhio come il duo più interessante risulti subito essere quello tra Ruffalo e Tucci, capaci di dare continua vitalità all’opera con i loro confronti.
L’intento del film di sensibilizzare è evidente. Riferimenti ad inizio e a fine pellicola, oltre al contenuto stesso di essa denotano come si voglia estendere al grande pubblico un’inchiesta di enorme portata. E’ necessaria dunque una certosina cura dei dettagli che Tom McCarty fa immediatamente sua. Spotlight infatti è il giusto compromesso tra un’analisi strettamente tecnica della vicenda ed un approccio “romanzesco”, con una forte tendenza verso la prima. A volte, soprattutto nei colloqui con le vittime, sembra quasi di essere di fronte ad un reportage, una documentaristica ricostruzione dei fatti, sebbene sia mantenuta quell’aura “truedetectiviana” che circonda i giornalisti del team, scandita dalle sublimi ed inconfondibili musiche del pluripremiato compositore Howard Shore (Il signore degli Anelli, The Aviator, Il silenzio degli innocenti)
Spotlight è un film duro, dai toni crudi, pesanti e diretti. Non usa mezzi termini per descrivere gli orrori consumatisi nelle case e nelle parrocchie dei preti di Boston. Non si può essere generali in queste situazioni, utilizzare il termine “molestare” non è abbastanza, puntualizza il personaggio di Sascha Pfeiffer ad una delle vittime. Dalla pellicola emerge una visione fortemente pessimistica della Chiesa, così radicata da risultare quasi inestirpabile, così potente da poter insabbiare qualsiasi manovra sia isolata e non minuziosamente documentata. Il pessimismo straripa addirittura dallo schermo e rompe gli argini della quarta parete. Sono scettico sul fatto che la Chiesa cambi il suo atteggiamento, guarire da se stessa sarebbe un piccolo passo verso questa direzione, sentenzia Thomas McCarty. La Chiesa dovrebbe guarire, ma quello che Spotlight ci fa capire, è lei stessa a non avere intenzione di curarsi.
Scheda film
Titolo: Spotlight
Regia: Tom McCarty
Sceneggiatura: Tom McCarty, Josh Singer
Cast : Mark Ruffalo, Michael Keaton, Stanley Tucci, Rachel McAdams, Liev Schreiber, John Slattery, Billy Crudup, Len Cariou, Jamey Sheridan
Genere: Thriller, Storico
Durata: 128′
Produzione: Anonymous Content, Participant Media, Rocklin / Faust
Distribuzione: BiM Distribuzione
Nazione: USA
Uscita: 25/09/2015
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