Un viaggio, quello che viene proposto agli occhi dello spettatore, attraverso le eccellenze artistiche della città emiliana dal Duecento al Novecento.
Il critico ferrarese non è nuovo però a questo tipo di avventure nella storia dell’Arte e dell’Italia, basti ricordare La lunga avventura dell’arte. Il tesoro d’Italia (2013, edito Bompiani), il primo volume di un progetto (che prevede un totale di cinque libri) che si prefigge il compito di raccontare il tesoro artistico della nostra penisola attraverso una ricostruzione cronologica degli autori che ne hanno calcato i territori.
Se da una parte si può pensare ai grandi nomi che hanno fatto la storia di questa disciplina, l’importanza contenutistica di questi Manuali dell’Arte proposti da Sgarbi sta nella capacità di riportare in auge autori meno noti confrontandoli con quelli che tutti noi conosciamo.
Un’Enciclopedia dell’arte di tutti quei tesori nascosti che, forse perchè non ci vengono mai raccontati, si pensa non sia necessario conoscere ma che nascondono una grande traccia del nostro passaggio e della nostra cultura.
Un primo volume che si sofferma sui secoli XI, XII, XIII, XIV della storia artistica nostrana e che trova il suo seguito nel secondo libro Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo. Il tesoro d’Italia. Vol. 2 (2014), dove Sgarbi, partendo dal Rinascimento italiano, ci presenta “Gli anni delle meraviglie”: il periodo più alto della manifestazione pittorica, artistica, culturale della nostra penisola che va dalla metà del Quattrocento alla metà del Cinquecento.
Una catarsi tra opere d’arte, luoghi meno noti e artisti minori che hanno influenzato la poetica e lo stile dei grandi maestri; il critico ci conduce attraverso storie di quadri, di autori e di luoghi portando alla luce un ricco tesoro quantomai da conoscere e da saper apprezzare.
Col terzo volume Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio. Il tesoro d’Italia. Vol. 3 (2015), il viaggio continua dalla lunga e fervida stagione del Manierismo sino alla grandi rivoluzioni di Caravaggio, all’aurora di Guido Reni, al barocco di Bernini.
Il libro viene presentato il 4 novembre 2015 al Sio Cafè, location esclusiva nel cuore del polo universitario Bicocca a Milano.
Una presentazione viziata dalla notizia della scomparsa di Rina Cavallini, madre del critico, venuta a mancare il 3 novembre; nonostante la dolorosa perdita Sgarbi traccia un quadro preciso, accurato dell’opera in questione e attraverso una ricostruzione circolare ci porta a vivere la scelta di voler rappresentare il panorama artistico italiano in cinque volumi, ricordandoci quanto l’Arte sia pura manifestazione dell’uomo e per questo debba essere raccontata e ricordata.
Una Lectio Magistralis quella dell’ex sindaco di Salemi che vede un uditorio vario, dai giovani appassionati ad un pubblico più adulto, tutti animati da una volontà di conoscere, di sapere.
Con questo tomo Sgarbi pone risalto al passagio dell’Arte dal Cielo alla Terra, dall’iconografia cristiana al lascito che Dio ha portato sulla quotidianità, sulla realtà terrena. Ed è proprio partendo dalla Conversione di San Paolo di Caravaggio, che si dà importanza ad un nuovo tipo di soggetto, rovesciando il rapporto del pittore con la realtà, dando inizio se vogliamo ad un’arte di tipo fotografico e alla capacità di cogliere ciò che accade in quel determinato attimo.
Un ringraziamento particolare è da riservare al luogo che ha ospitato l’incontro, il Sio Cafè di Milano, situato nel polo universitario di Bicocca nel capoluogo lombardo.
Una lezione attraverso i luoghi, le opere del nostro Paese che ci ha permesso di assistere ad un momento culturalmente alto in grado, grazie alla padronanza linguistica e alle capacità affabulatorie del critico ferrarese Vittorio Sgarbi (a cui vanno le più sentite condoglianze da parte dello staff di MyReviews) di ricordarci e convincerci, forse di più, che dobbiamo essere orgogliosi della tradizione artistica e religiosa di cui siamo figli.
Di seguito il video integrale
Vittorio Sgarbi (Ferrara, 8 maggio 1952) è un critico d’arte, storico dell’arte, opinionista, scrittore, personaggio televisivo ed ex parlamentare italiano. Più volte membro del Parlamento e di amministrazioni comunali come quella di Milano, nonostante abbia collezionato numerose condanne civili e penali per calunnia, diffamazione e truffa ai danni dello stato. Dal 30 giugno 2008 al 15 febbraio 2012 è stato sindaco della cittadina siciliana di Salemi prima che la città venisse commissariata per infiltrazioni mafiose. È dal 14 giugno 2014 assessore “alla rivoluzione, alla cultura e all’agricoltura, alla tutela del paesaggio e del centro storico” del Comune di Urbino.
Photo by Sio Cafè
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