Umberto (Leonardo Pieraccioni), per evitare il fallimento della sua ditta in pessime condizioni economiche, tenta una disperata rapina ad una confinante filiale bancaria insieme ad un suo dipendente (Massimo Ceccherini). Il colpo fallisce, i complici riescono a scappare mentre Umberto è colto in flagranza di reato e condannato a 4 anni di carcere a Ventotene. Giunto a fine pena ed in regime di semilibertà, lavora ogni giorno in biblioteca con il fidato amico Arnaldo (Davide Marotta), con l’incarico di supervisionare la tesi di Sveva (Lorena Cesarini), figlia del direttore del carcere. Durante una serata aperta al pubblico, conosce in carcere Morgana (Laura Chiatti), ragazza affascinante, folle e infantile. Per inseguire un nuovo amore, Umberto rischierà di compromettere il suo debito con la giustizia ed il già precario rapporto con la figlia.
Venti lunghi anni sono passati dall’esordio cinematografico alla regia di Leonardo Pieraccioni con lo straordinario successo de I Laureati, con già ai tempi Giovanni Veronesi alla sceneggiatura ed un Massimo Ceccherini che ritroviamo anche in quest’ultimo lavoro. L’anno successivo sarebbe uscito Il Ciclone, riconosciuto come uno dei capolavori del regista toscano, seguito da una serie di ottimi successi, caratterizzati da un’impronta ben precisa impostata sulla commedia d’amore, nella costante tensione tra romanticismo “caciarone” ed una comicità particolare e, a suo modo, ricercata.
E’ inevitabile che, con il passare del tempo, le persone così come le idee cambino. Con Il Professor Cenerentolo sembra infatti che anche le idee di Pieraccioni siano mutate verso una visione del suo cinema e delle sue storie meno disincantata e più ancorata ad un solido realismo, a vicende quotidiane colte nel loro essere speciali. Benché infatti la componente amorosa (per forza di cose, immancabile) abbia comunque un ruolo nel film, allo stesso tempo ciò che prende prepotentemente piede è l’amore familiare, per una figlia sconvolta dall’avere un padre “galeotto”, con quest’ultimo costretto dunque a doversi riguadagnare tutta la fiducia perduta nei suoi confronti. Probabilmente il personaggio che il regista fiorentino traccia per se stesso è il riflesso di una maturità acquisita, ma ciò non può giustificare il fatto di aver tracciato un protagonista incapace di incidere come dovrebbe.
Ciò perché la pellicola si dimostra fin da subito assolutamente povera delle componenti che avevano fatto il successo di questo genere di commedia. Le prime battute mostrano una comicità piuttosto banale e poco ispirata, spesso basata su provincialismi e stratagemmi di dubbia simpatia, che quasi (incredibilmente) non riesce a strappare la risata allo spettatore, pur adoperandosi in molti modi nell’intento. Ad un’ironia che stenta a decollare si affianca una sceneggiatura decisamente rivedibile. Oltre alla fuga d’amore infatti il film non ha molto altro da offrire, se si esclude l’unica situazione veramente comica ambientata nella villa dei malavitosi romeni, e scade in un finale che sembra essere un tentativo di revival (decisamente mal riuscito) del Pieraccioni vecchia scuola. I problemi dell’opera sono dunque ben chiari: la poca brillantezza dell’intreccio stesso e la comicità scadente (il film non fa assolutamente ridere, detto in modo piuttosto brutale). In un periodo in cui parte della commedia italiana si sta indirizzando verso i giusti binari, con Loro Chi? a fare da recentissimo esempio, Il Professor Cenerentolo sembra un forte passo indietro verso una banalizzazione dei contenuti propria di altri tipi di comicità nostrana.
Non siamo al punto di assimilare Pieraccioni ad un “cinepanettone” qualsiasi, ma ci sentiamo di dire che lo smalto di un tempo sta lentamente svanendo. Ben vengano il cambiamento e l’innovazione dei contenuti (anche le formule più vincenti alla lunga stancano), ma la produzione, oltre ad essere lontana dallo stile del regista, è anche molto lontana dalla commedia di qualità. Prove attoriali scialbe abbandonano Pieraccioni e Marotta a se stessi a gestire una Laura Chiatti insapore (eufemismo) ed un Flavio Insinna inadeguato. Le poche interessanti trovate non bastano a controbilanciare un insieme scarno di contenuti, privo di una qualsiasi morale o, addirittura, di una parvenza di senso. Si cerca di legare il tutto con la fantasia, motore della vita di Umberto e, nella filosofia “pieraccioniana”, del mondo intero. Forse invece è proprio la fantasia, insieme a creatività ed originalità, ciò che manca a questo film.
Scheda film
Titolo: Il Professor Cenerentolo
Regia: Leonardo Pieraccioni
Sceneggiatura: Leonardo Pieraccioni, Giovanni Veronesi, Domenico Costanzo
Cast : Leonardo Pieraccioni, Laura Chiatti, Davide Marotta, Sergio Friscia, Nicola Acunzo, Massimo Ceccherini, Flavio Insinna, Lorena Cesarini, Manuela Zero, Emanuela Aurizi, Luciana De Falco, Lisa Ruth Andreozzi, Sabrina Paravicini, Nicola Nocella, Lorenzo Renzi, Guido Genovesi
Genere: Commedia
Durata: 92′
Produzione: Marco Belardi, Lotus Production, Rai Cinema, Levante
Distribuzione: 01 Distribution
Nazione: Italia
Uscita: 7/12/15
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