I fasti del 2001 sono un lontano ricordo. Il centro giovanile fatto costruire da Derek Zoolander (Ben Stiller) è crollato uccidendo la moglie Matilda e sfigurando l’acerrimo rivale di passerella Hansel (Owen Wilson), costretto a ritirarsi a vita privata. Rimasto vedovo ed incapace di badare al figlio Derek Jr. (Cyrus Arnold), Derek viene privato dell’affidamento e decide di vivere in eremitaggio. Sullo sfondo però una serie di omicidi di star dello spettacolo sta cominciando a destare sospetti. Unico collegamento tra i decessi: un selfie poco prima della morte con la celebre espressione Aqua Vitae.
Quanti nella vita hanno pensato al mondo della moda come un “luogo” fondamentalmente ridicolo, nella sua essenza? Ad occhi esterni lo showbiz, le passerelle, gli stilisti, i modelli e gli abiti stessi sono forse apprezzati più da coloro che sono all’interno di questo universo, piuttosto che da chi la moda la vive da “comune mortale” (a meno che, per i maschietti, non si tratti delle sfilate di Victoria’s Secret). Questo era riuscito a cogliere perfettamente Zoolander ormai quindici anni fa, e questo prova goffamente a riproporre Zoolander 2, puntando forte sugli “Starsky e Hutch della moda” Stiller-Wilson.
La storia ci ha infatti insegnato che i sequel comici sono un abominio cinematografico, qualcosa che andrebbe evitato a tutti i costi e che, in linea di massima, danneggia fortemente il prodotto in sè. Ciò avviene soprattutto con questi prodotti dalla forte demenzialità, come accadde anche per Anchorman 2, lontano parente del primo capitolo che aveva reso celebri le avventure di Ron Burgundy. Zoolander 2 è infatti la riproposizione di una comicità tutta statunitense che sta perdendo progressivamente la sua forza ed efficacia, diventando lentamente copia di se stessa, scialba ed incapace di far davvero divertire lo spettatore. Malgrado infatti si tenti l’inserimento di una variabile/variante narrativa come quella del figlio di Derek, Derek Jr. appunto, con conseguente sviluppo delle avventure dei due protagonisti proteso alla ricerca del ragazzo, è inevitabile che il film tenti di ricalcare i temi, gli sketch e le situazioni tipiche del primo Zoolander.
La prima ora abbondante scorre impalpabile, evanescente, senza lasciare alcun segno. Non c’è una risata, e le poche che ci sono risultano forzatissime da battute e situazioni che difficilmente qualcuno riuscirà a trovare divertenti. Al di là di qualche momento, i camei di personaggi famosi del mondo dello spettacolo restano forse la parte più azzeccata, non tanto per qualche trovata brillante o per un loro divertente utilizzo nel film, ma semplicemente perché la loro presenza all’interno della pellicola stessa diverte lo spettatore, stupito e straniato e, in qualche modo, colpito dal ruolo della star in questione. Come fu per Zoolander infatti i VIP si sprecano, da conoscenze nostrane (Valentino, Mika) ad un’infinta carrellata delle più discusse star statunitensi spaziando dal cinema alla musica, con Justin Bieber, Katy Perry, Miley Cyrus, Billy Zane, Kanye West e Kim Kardashian, Ariana Grande, Macaulay Caulkin a rappresentare solo alcuni dei tanti nomi, senza dimenticare il pluricampione automobilistico Lewis Hamilton ed il celebre DJ dubstep Skrillex.
Tante comparsate dunque, in un’opera che fa della confusione generale il suo motivo dominante. Al di là di una sceneggiatura superficiale c’è davvero poco che tiene insieme le redini di Zoolander 2. Sembra inoltre che il film sia un po’ in ritardo con i tempi, cercando di sfruttare l’onda lunga di mode che hanno avuto il loro picco già qualche anno fa e che faticano a riscuotere il successo comico scatenato in precedenza (viene da pensare agli abusatissimi selfie). Sostanzialmente la pellicola ha il suo (in gravissimo ritardo) decollo solo nei venti minuti finali. Il ritmo cambia con l’ingresso del temuto Jacobean Mugatu (Will Ferrell) e della guest star Sting che trascinano il film verso un divertente finale in cui emergono i tempi comici che, ottimisticamente, avrebbero dovuto permeare tutti i 102 minuti.
Zoolander 2 non lascia nulla, e forse era inutile aspettarsi il contrario. Il film è intrinsecamente moscio e, malgrado gli sforzi, non sembra andare oltre alle gag infantili (che non significa demenziali, ma evidenzia il fatto che non siano divertenti) e alle forme di Penelope Cruz (seppur apprezzabili). Purtroppo le parodie hanno questo problema, se non fanno ridere sono anche peggiori di ciò che si propongono di prendere in giro.
Scheda film
Titolo: Zoolander 2
Regia: Ben Stiller
Sceneggiatura: Justin Theroux, Ben Stiller, Nicholas Stoller, John Hamburg
Cast : Ben Stiller, Owen Wilson, Will Ferrell, Penelope Cruz, Kristen Wiig, Sting, Christine Taylor, Fred Armisen, Justin Thereaux, Justin Bieber, Milla Jovovic, Benedict Cumberbatch, Milla Jovovic, Kiefer Sutherland, Katy Perry, Billy Zane
Genere: Commedia, Azione
Durata: 102′
Produzione: Polygram Filmed Entertainment, Red Hour Films
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Nazione: USA
Uscita: 11/2/16
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