Dopo una lunga permanenza in Europa Tilly Dunnage (Kate Winslet) torna nel suo paese natale, Dungatar, da cui era stata forzatamente allontanata all’età di dieci anni con l’accusa di essersi macchiata di un terribile omicidio di cui non ricorda nulla. Grazie alle straordinarie doti di stilista sviluppate durante il suo viaggio in Europa, Tilly avrà la possibilità di vendicarsi di coloro che la costrinsero all’esilio con ciò che le riesce meglio: i vestiti.
Con una traduzione italiana che fa immediatamente ed erroneamente pensare ad un’improbabile seguito/spin-off de Il diavolo veste Prada ed un ritardo rispetto all’uscita statunitense di quasi un anno, Kate Winslet si ripresenta sul grande schermo a breve distanza dal suo altro impegno cinematografico di questo periodo (Codice 999) con un ruolo da assoluta protagonista in The Dressmaker – Il diavolo è tornato. Appurata l’assenza di qualsiasi legame con il mondo delle passerelle, non si può però escludere quello con il mondo della moda. Il film infatti, diretto dal tocco femminile di Jocelyn Moorhouse (al ritorno dietro la macchina da presa dopo diciannove anni), è permeato in ogni aspetto dalle creazioni, dallo stile e dall’innovazione dei Tilly, capace di portare dall’Europa una qualità stilistica straordinaria, capace di colpire immediatamente tutti gli abitanti di Dungatar.
The Dressmaker si presenta infatti con un’opera atipica, a metà tra una dramedy e una commedia amara, dai continui risvolti comici malgrado l’atmosfera di mistero (ai limiti del thriller) intorno alla figura di Tilly, sempre considerata un’assassina e del cui omicidio, ovviamente, sia Tilly stessa che lo spettatore ignorano i dettagli. La struttura del film risulta dunque molto semplice: ad alimentare le vicende c’è un sottile senso di vendetta che trova i suoi antagonisti inizialmente nell’indistinta massa di abitanti di Dungatar, ed in seguito nella stilista concorrente Una Pleasance (Sacha Horler), estremo tentativo degli abitanti stessi di mettere fine alle straordinarie capacità di Tilly. Motore delle vicende e della rivincita della protagonista è proprio la capacità di sfruttare le debolezze umane e la vuotezza d’animo dei suoi compaesani. Da The Dressmaker infatti emerge un dipinto di una comunità che, benché carica di stereotipi e di figure assurdamente caricaturali, rispecchia un decadentismo sociale e dei “costumi”, una sorta di peccaminosa Twin Peaks che, dietro gli sfarfallii e il luccicare di splendidi vestiti confezionati ad arte da Tilly, nasconde verità, tradimenti, misfatti.
La Moorhouse prova infatti a far emergere la superficialità, la pochezza di personaggi abbandonati alla loro squallida vita quotidiana alimentata dal chiacchiericchio, dal pettegolezzo e dall’invidia. L’abilità di Tilly è nell’aumentare a dismisura questa superficialità, arricchendola e addobbandola con i suoi vestiti, creando un clima surreale fatto dello tremendo stridere tra l’atmosfera rurale e un clima da passerella parigina. La Winslet, in ciò, può contare sull’ottimo appoggio di Hugo Weaving e Liam Hemsworth, rispettivamente l’omosessuale su cui tutti gli stilisti vorrebbero contare ed il belloccio che, oltre a fare da modello, è anche funzionale alla vendetta. Senza dimenticare una Judy Davis che, lontana da Woody Allen, si ritaglia un ruolo da finta pazza davvero niente male.
Con un finale che carica la pellicola di un drama in controtendenza con una parte centrale piuttosto comedy, The Dressmaker trova un epilogo agrodolce non esente da ulteriori sorprese. Al di là infatti della pirotecnica vendetta di Tilly rimane, dopo uno sviluppo avvincente tra commedia e mistero, il messaggio dietro la sfrontata eleganza e la cattiveria di classe. Molte persone sono deboli e vuote ed è facile colpirle, una volta dissolta la loro sottile coltre di superficialità. Il “diavolo” Tilly li mette a nudo, vestendoli. D’altronde quale stilista/sarta non fa spogliare i propri clienti prima di confezionargli un (in questo caso fascinosamente vendicativo) abito?
Scheda film
Titolo: The Dressmaker – Il diavolo è tornato
Regia: Jocelyn Moorhouse
Sceneggiatura: Rosalie Ham
Cast : Kate Winslet, Judy Davis, Liam Hemsworth, Hugo Weaving, Sarah Snook, Sacha Horler, Caroline Goodall, Kerry Fox
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 118′
Produzione: Apollo Media, Film Art Media, Screen Australia
Distribuzione: Eagle Pictures
Nazione: Australia
Uscita: 28/4/16
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