Il film “Indivisibili“, di Edoardo De Angelis, in questi giorni è stato testa a testa con “Fuocoammare“, di Gianfranco Rosi, per la scelta del film italiano in corsa per gli Oscar. Alla fine la scelta è caduta sul docufilm di Rosi, senza però nulla togliere all’opera di Edoardo.
Ricordiamo peraltro che “Indivisibili” è stato presentato a Venezia, quindi al Festival di Toronto, per approdare poi a ulteriori mostre cinematografiche.
Il film ora esce nelle sale cinematografiche il 29 settembre, distribuito da Medusa, presieduta da Carlo Rossella.
Accompagnato dalla musiche di Enzo Avitabile, il film presenta un cast molto interessante, tra cui possiamo menzionare: Antonio Truppo, Massimiliano Rossi, Toni Laudadio, Marco Mario De Notaris, Gaetano Bruno, Gianfranco Gallo, Peppe Servillo.
Tematica principale dell’opera di De Angelis è la separazione e il dolore che ne scaturisce, una separazione che può essere da qualcuno ma anche da se stessi.
Le protagoniste sono Angela e Marianna Fontana, che interpretano due gemelle siamesi. In realtà Angela e Marianna non sono siamesi e si è dovuto ricorrere a una protesi in silicone per unirle tra loro, così che ogni volta prima di entrare in scena dovevano sottoporsi a circa cinque ore di preparazione. Inoltre, non è stato facile sincronizzarne i movimenti, dovendosi muovere con tre gambe a causa della protesi, e tenuto conto che sono legate nel bacino.
Le due gemelle da adolescenti cantano ai matrimoni e alle feste e grazie alle loro esibizioni musicali provvedono anche alla loro famiglia. Tutto procede bene finché non capiscono che potrebbero riuscire a dividersi. Il loro sogno è difatti poter vivere una esistenza “normale”. Da qui esplode il tema fondamentale del film, quello della “separazione“.
De Angelis per intensificare poi il problema della difficoltà a comunicare le ha lasciate parlare tra di loro nel dialetto che usano solitamente, difficilissimo da cogliere e comprendere, così da far intuire ulteriormente il loro isolamento dall’esterno.
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