Da poche settimane è approdata nelle sale Non si ruba a casa dei ladri, la nuova commedia scritta e diretta dai fratelli Vanzina, con un cast d’eccezione che comprende Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Manuela Arcuri, Stefania Rocca, Maurizio Mattioli e Fabrizio Buompastore.
In occasione della presentazione stampa del film, tenutasi in quel di Milano, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con la splendida Manuela Arcuri. Ecco il resconto del nostro incontro:
L’attrice romana ha parlato del personaggio da lei interpretato, la bella e svampita Lori, compagna del faccendiere cafone Simone Santoro, interpetato da Massimo Ghini, affermando di essersi divertita molto in questo ruolo. “Mi ha fatto molto piacere tornare al genere comico e, in particolare, lavorare di nuovo con i fratelli Vanzina, con i quali iniziai a collaborare quando avevo vent’anni. Sicuramente la bellezza mi ha aiutato molto, in giovane età, permettendomi di interpetare la bona di turno al fianco di attori comici di grande calibro ma queste esperienze mi sono servite per maturare e cimentarmi in ruoli più complessi, come accaduto con le fiction televisive”.
“Lori è il classico esempio di coatta romana, una donna molto superficiale che pensa soltanto al lusso sfrenato. Un’immagine purtroppo molto attuale, un vero e proprio dramma sociale che noi abbiamo trasposto sul grande schermo, in chiave ironica. Ci siamo ispirati, ovviamente, alla triste vicenda di Mafia Capitale, al mondo delle raccomandazioni politiche e tutto ciò che le circondano. Una commedia da ridere, dunque, ma con ampi spunti di riflessione”.
Manuela ha poi confermato il suo ritorno in TV , dopo la lunga pausa dovuta alla maternità, nella nuova stagione de Il bello delle donne, fiction prodotta da Mediaset, ed il suo impegno teatrale con Antonio Giuliani nella commedia Bravi a letto. Il cinema, però, resta sempre la sua più grande passione.
L’attrice ha concluso l’intervista rispondendo a una domanda provocatoria ma pertinente con la tematica del film: quanto conta davvero, all’interno del mondo dello spettacolo, una raccomandazione ? “La realtà descritta nel film purtroppo corrisponde al vero. Esistono moltissime raccomandazioni nel nostro mondo ma ognuno è libero di scegliere la propria strada. Il vero problema di fondo è che, una volta arrivati al top con qualsiasi mezzo, bisogna restarci e per farlo occorre del talento vero. La raccomandazione, la classica “spinta”, ti aiuta a farti diventare il personaggio del momento ma, a lungo andare, verranno a galla le tue pecche”.
Ecco la sinossi ufficiale della pellicola, prodotta da Medusa Film: Il film racconta la riscossa di un cittadino onesto, Antonio che si vendica di Simone, un politico disonesto. Antonio inizialmente vorrebbe denunciarlo, ma poi, conoscendo l’Italia, un paese nel quale l’iter della giustizia è lunghissimo e spesso incerto, decide di vendicarsi in un’altra maniera: scopre che il suo nemico ha nascosto in una banca svizzera i proventi delle sue malefatte e decide di organizzare un “colpo” per riprendersi quello che gli è stato rubato. Una grande truffa ai danni di un disonesto della politica. Per compiere l’impresa, perché d’impresa si tratta, Antonio mette su una piccola banda, formata da non professionisti i quali hanno in comune una sola cosa: anche loro sono stati truffati dalla politica corrotta. Il colpo si svolge a Zurigo dove ha sede la banca nella quale Simone ha nascosto i soldi…
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