Una serata pregna di significato. Umana. Violenta, per certi versi. Feroce. Che trasmette tutta la forza, l’efficacia e la passione di giovani e meno giovani cineasti, narratori di una realtà e di uno specchio di un mondo pieno di domande. Di punti interrogativi. E di pochi punti fermi. Di poche risposte. Risposte che spesso e volentieri ci colgono impreparati, non ci piacciono per niente.
Ospiti della bellissima cornice in Via Veneto presso Casa Argentina (Sala Birri), si è svolta, ieri, la premiazione dei migliori documentari del Belpaese nell’ultimo anno. Miglior Fotografia, Miglior Regia, Miglior Montaggio, Miglior Documentario, Miglior sceneggiatura e premio speciale Territori del Lazio. Ecco i premi dei doc italiani in concorso nel prestigioso riconoscimento voluto fortemente da Doc/It, 100 autori con il patrocinio – sponsorship di Roma Lazio Film Commission. Cinque doc per ogni categoria: una cinquina che spesso si ripete mostrando sempre gli stessi titoli (su tutti il toccante “Castro”) e che dimostra come il cinema impegnato, “low budget” spesso e volentieri e con maestranze di valore (su tutti Simone Manetti con la sua casa di produzione “Meproducodasolo”!) giovani e non, possano apportare verità e riflessione in sala e sul piccolo schermo.
La Cinquina scelta tra i 20 finalisti dall’Academy del Doc/it Professional Award che ha concorso al PREMIO REGIA – MIGLIOR DOCUMENTARIO DELL’ANNO del valore di € 1.000,00 e al Premio offerto da AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, che dà diritto all’utilizzo di 3 minuti di repertorio, è stata la seguente:
- Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film
- Liberami di Federica Di Giacomo, prodotto da Mir Cinematografica, Opera Film; in collaborazione con Rai Cinema, France 3 Cinema
- La Natura delle Cose di Laura Viezzoli, prodotto da LADOC srl, Associazione “i Bicchieri di Pandora”; in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia
- Ninna Nanna Prigioniera di Rossella Schillaci, prodotto da Indyca; in collaborazione con De Films En Aiguille
- L’ultima spiaggia di Thanos Anastopoulos, Davide Del Degan, prodotto da Mansarda Production, Fantasia, Arizona Productions; in collaborazione con Rai Cinema.
La Cinquina che invece ha concorso al PREMIO SCRITTURA del valore di € 500,00 offerto dall’Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva 100autori, individuata dalla Giuria composta da Cosimo Calamini, Daniele Cini ed Elisabetta Lodoli, è stata la seguente:
- Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film
- Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti, prodotto da Meproducodasolo
- Liberami di Federica Di Giacomo, prodotto da Mir Cinematografica, Opera Film; in collaborazione con Rai Cinema, France 3 Cinema.
- Ninna Nanna Prigioniera di Rossella Schillaci, prodotto da Indyca; in collaborazione con De Films En Aiguille
- L’ultima spiaggia di Thanos Anastopoulos, Davide Del Degan, prodotto da Mansarda Production, Fantasia, Arizona Productions; in collaborazione con Rai Cinema.
Poi è stata la volta della cinquina della categoria riservata alla Fotografia che ha concorso al PREMIO AL DIRETTORE ALLA FOTOGRAFIA del valore di € 500,00 e al Premio offerto da Margutta Digital International che garantiva la Color Correction del film successivo realizzato dal premiato. I titoli, individuati dalla Giuria composta da Valerio Azzali, Roberto Beani e Paolo Ferrari sono stati i seguenti:
- The black sheep di Antonio Martino, prodotto da Bo Film
- Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film
- Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti, prodotto da Meproducodasolo
- Ninna Nanna Prigioniera di Rossella Schillaci, prodotto da Indyca; in collaborazione con De Films En Aiguille
- I Ricordi del Fiume di Gianluca, Massimiliano De Serio, prodotto da La Sarraz Pictures; in collaborazione con Rai Cinema.
È seguita la Cinquina per il PREMIO MONTAGGIO del valore di € 500,00, individuata dalla Giuria composta da Esmeralda Calabria, Sara Fgaier, Sara Zavarise, era la seguente:
- Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film
- Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti, prodotto da Meproducodasolo
- La Natura delle Cose di Laura Viezzoli, prodotto da LADOC srl, Associazione “i Bicchieri di Pandora”; in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia
- Spira Mirabilis di Martina Parenti & Massimo D’Anolfi, prodotto da Montmorency Film; in collaborazione con Rai Cinema, SRF – Schweizer Radio & Fernsehen, SRG SSR idée suisse
- Vergot di Cecilia Bozza Wolf, prodotto da ZeLIG.
I cinque doc che hanno concorso al PREMIO PRODUZIONE del valore di € 500,00 e al Premio offerto da Cinecittà Luce che dà diritto all’utilizzo di 3 minuti Full Rights Europa a tariffa Doc/it, è stata individuata da Rino Sciarretta, Federico Schiavi, Nadia Trevisan. Ecco l’elenco:
- Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film
- I cormorani di Fabio Bobbio, prodotto da Strani Film in collaborazione con Officina Film
- Sopra il Fiume di Vanina Lappa
- I Ricordi del Fiume di Gianluca, Massimiliano De Serio, prodotto da La Sarraz Pictures; in collaborazione con Rai Cinema
- L’ultima spiaggia di Thanos Anastopoulos, Davide Del Degan, prodotto da Mansarda Production, Fantasia, Arizona Productions; in collaborazione con Rai Cinema.
Infine il PREMIO legato al TERRITORIO DEL LAZIO: la Cinquina di questa categoria ha concorso al premio conferito da Roma Lazio Film Commission del valore di € 500,00. Della Giuria Roma Lazio Film Commission hanno fatto parte: Luciano Sovena, Tina Bianchi, Cristina Priarone. Ecco i nominati:
- L’Amatore di Maria Mauti, prodotto da MP1
- Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film
- Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti, prodotto da Meproducodasolo
- La lunga strada gialla di Christian Carmosino & Antonio Oliviero, prodotto da Centro Produzione Audiovisivi – Università Roma Tre
- Mani Nostre di Caterina Pecchioli, prodotto da Dugong Production & Shoot&Post.
A spuntarla per le categorie Regia e Miglior Documentario il duro e feroce “Liberami” di Federica Di Giacomo che ha avuto poi l’onore di essere proiettato in sala. Un viaggio attraverso il male, presente nel mondo in cui viviamo.
Il vincitore invece della categoria “Premio scrittura” è stato Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti, un viaggio “biografico” alla scoperta della vita della giovane stella della thai boxe Chantal.
I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio invece si è aggiudicato il Premio Direttore alla Fotografia, importante, si è sottolineato, al pari di tutte le altre maestranze sceniche. Vergot di Cecilia Bozza Wolf ha detto la sua vincendo il Premio Montaggio e I cormorani di Fabio Bobbio ha invece ritirato il Premio Produzione (non senza un velo di polemica verso la situazione “Archivi” / materiale d’archivio a livello nazionale). Castro di Paolo Civati ha conquistato invece il Premio Territorio del Lazio elargito da Roma Lazio Film Commission.
Le Cinquine e i relativi vincitori sono stati selezionati a partire dai 20 documentari individuati tra gli 81 iscritti al Premio, da un comitato composto da chi è stato premiato o nominato nelle passate edizioni del premio.
Un plauso speciale va agli organizzatori tutti per un premio che merita davvero tutti gli onori del caso: abbiamo bisogno di verità, in questi tenpi bui e confusi. Ed il documentario è la verità per eccellenza.
Lascia un commento