“Il cinema italiano di oggi è totalmente asfittico. Si è andato a rinchiudere in quelle commediole nelle quali si cambiano dalla panchina al campo sempre i soliti dodici attori con cui si fa una programmazione buona per tutto l’anno. Ed è doloroso vedere che questi film, realizzati esclusivamente per fare soldi, poi non li fanno. Si arriva alla verifica del botteghino, e il botteghino li delude, regolarmente”. Pupi Avati, presente alla presentazione a Firenze del libro Per un bacio d’amore di Ranieri Polese (Archinto), è categorico ed esprime le sue critiche. Il regista continua, “Bisogna imparare dalle serie tv che vengono dall’estero, che resuscitano e rilanciano tutti i generi, e ritrovare la cultura della sfrontatezza degli autori di una volta, che sembra essere andata perduta.”
(Fonte: Ansa.it)
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