In un galeotto viaggio in aereo, almeno per lui (Pierre Niney), Alice (Virginie Efira) conosce Balthazar. Pur non avendo niente in comune (a partire dall’età), il giovane trova il modo di rimettersi in contatto con lei e una volta a Parigi iniziano a frequentarsi, ma i motivi sono inizialmente molto diversi.
Lei è una donna di 38 anni, dedita al lavoro, rigida, schiva e prevedibile. Le colleghe la prendono in giro e persino il direttore della rivista per la quale lavora le chiede di stupirlo, in gioco c’è il suo futuro di capo redattrice. In nome della promozione dovrà dimostrare la sua vitalità, dovrà essere ciò che non è: espansiva e con una vita privata. Pur andando contro natura, Alice si getta in un progetto discutibile che ha inizio con la frequentazione del giovane innamorato. L’obiettivo è dimenticarsi della “borghese complessata” e trasformarsi nella ribelle in carriera. La finzione decolla senza problemi, fino a quando i due si scoprono più simili di quello che pensa e Balthazar riesce a coinvolgerla aldilà di ogni sua ipotesi.
La commedia c’è, il rischio di cadere e scadere in una noiosa storia d’amore a lieto fine anche, ma la buona notizia è che ci sono battute divertenti (una per tutte “la versione rimpicciolita di Dujardin!”), gli attori sono limpidi e diretti, alcune scene sono ben studiate e si rimane svegli senza alcun problema. Accanto ai protagonisti ci sono spalle di un certo peso che rendono il volgere degli eventi più sopportabile. Sono un esempio la sorella di Alice e il padre di Balthazar, la prima (Camille Japy) impegnata in una missione di “piazzamento” sentimentale e il secondo (Charles Berling) affettuoso e ironico stratega dedito a salvare la faccia del figlio. Pierre Niney interpreta uno studente di architettura, fresco, spigliato e dal cuore aperto, sensibile all’amore senza troppi patemi per il futuro, ma capace anche di farsi rispettare ed essere all’altezza in un ignoto mondo d’affari. Virginie Efira è la tipica bella ragazza richiusa in anni di severità e poca vita sociale, dietro la sua serietà e i suoi progetti, c’è in realtà ha un’anima reattiva, spassosa e “fumata” (la cena col ginecologo è la dimostrazione).
Come afferma il regista David Moreau (“The Eye”; “Them-Loro sono là fuori”), 20 anni di meno si pone come una “trappola d’amore” in cui una donna pensa di farla franca usandolo con tecnica e pragmatismo, ma invece ne rimane stupita e affascinata. La risposta finale l’avremo in un’aula universitaria, improbabile, forse romantica, comunque connessa col il resto.
La frase: “Newton ebbe la rivelazione della vita con una mela sulla testa, a me è successo con una scarpa da tennis”.
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Scheda film
Titolo: 20 anni di meno (20 ans d’écart)
Regia: David Moreau
Cast: Virginie Efira, Pierre Niney, Gilles Cohen, Amélie Glenn, Charles Berling, Michael Abiteboul, Camille Japy
Genere: commedia
Durata: 92‘
Produzione: Echo Film Europacorp, TF1 Films Production con Canal, Ciné, ET, TF1
Distribuzione: Good Films
Nazione: Francia
Uscita: 09/05/2013.
Annamaria Scali.
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