È davvero possibile che una farfalla batta le ali a Pechino e a New York arrivi la pioggia invece del sole? Passioni e Desideri non è un tracciato di pratica sulla teoria dei massimi sistemi, ma velatamente ne è portavoce.
A Bratislava un uomo decide di non tradire la moglie e la medesima scelta ha ripercussioni a Londra, dove una ragazza si prepara a lasciare l’Inghilterra per tornare in Brasile. Durante il suo viaggio aiuta inconsapevolmente un uomo diretto a Phoenix e vive un rischioso incontro proveniente da Denver, tutto questo mentre a Parigi si logora un tacito sentimento.
Il contesto è quello urbano, naturale, autentico, ognuno dei personaggi di Passioni e Desideri ci interpreta e ci assomiglia rientrando nel cerchio più vasto di relazioni e di incertezze in cui ogni giorno realizziamo le nostre vite. Non è una sola questione di incontri, ma di connessioni. Di una comunità globale che il regista Fernando Meirelles mette in risalto col fulcro delle emozioni, dei conflitti e delle tentazioni. Siamo tutti intimamente collegati nell’intricato labirinto dell’esistenza umana e la maggior parte delle volte non lo sospettiamo neppure. Questo è il quadro, la prospettiva tragica, romantica e globale, con cui il regista racconta le sue nano storie interconnesse.
Il film che allaccia nazionalità e vite diverse vuole farci andare oltre il punto di vista individuale per riconoscere quell’unica e sola catena ininterrotta di eventi che si chiama collettività. È lei la vera protagonista, mostrata con alcune annotazioni sui dilemmi che guidano le scelte e sui bivi che le creano. Volenti o nolenti ci entriamo tutti, siamo tutti partecipanti in gioco, protagonisti, amanti, bugiardi, confusi, religiosi e lasciamo tracce del nostro passaggio, per quanto insignificante esso sia. nel film si realizza nell’attimo in cui la prostituta rivela a uno sconosciuto il nome del suo cliente.
La caratteristica di questa pellicola è la sceneggiatura. Gli attori vi passano attraverso, sono le parti che popolano l’azione cosmica di Meirelles fino a diventarne messaggeri. Non hanno un passato costruito né spiegato, interagiscono col presente e con la quotidianità, maturando le loro scelte tra le paure, le speranze e i desideri. Sono il nostro alter ego, un possibile punto di vista e la svolta successiva, rappresentano la realtà (non virtuale) nella quale siamo collegati.
Dunque, 360 (come vuole il titolo originale), non è una storia nell’accezione puramente filmica, ma è un giro del mondo compiuto in chiave sentimentale, che inizia da un granello, genera una valanga e ricomincia daccapo. Ciò che il regista ci mostra sono bivi, momenti, cause ed effetti, veicolati da una filosofia ben inquadrata come gli ottimi protagonisti che ne fanno parte.
Ogni vicenda raccontata imbocca una strada, frutto di scelte e occasioni differenti, tuttavia un sorriso nasce spontaneo immaginando un altro futuro, sentendoci partecipi di un pezzo di vita o forse pensando cosa avremmo fatto al posto loro. Passioni e Desideri fa sorgere (con arguzia) più domande che risposte e probabilmente, un po’ come la vita, ognuno le interpreta a modo suo. Siamo pedine del caso o del caos? Cos’è scritto e cosa dipende da noi? Che i nostri legami siano i nostri destini?
Ognuno trovi una risposta sapendo che, con molta probabilità, coinvolgerà qualcun altro!
<<L’amore non è sempre divino?>>
<<Non insultarmi con queste razionalizzazioni>>.
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Scheda film
Titolo: Passioni e Desideri (360)
Regia: Fernando Meirelles
Cast: Anthony Hopkins, Ben Foster, Jude Law, Marianne Jean-Baptiste, Moritz Bleibtreu, Rachel Weisz, Mark Ivanir, Jamel Debbouze, Peter Morgan, Tereza Srbova, Katrina Vasilieva, Riann Steele, Dinara Drukarova
Genere: drammatico
Durata: 110’
Produzione: Prescience, EDS Pictures, Wild Bunch, Location Austria, Österreichisches Filminstitut, Vienna Film Financing Fund, Revolution Films, Dor Film Produktionsgesellschaft, Fidélité Films, O2 Filmes, Muse Productions
Distribuzione: BiM
Nazione: Gran Bretagna, Francia, Austria, Brasile
Uscita: 20/06/2013.
Annamaria Scali.
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