Se negli ultimi anni il genere horror (o pseudo tale) ha prosperato al cinema o in TV buona parte del merito è dovuto al nuovo interesse da parte del pubblico per gli zombie, interesse esploso grazie a film come Rec, Resident Evil, 28 Giorni Dopo ma soprattutto la serie TV The Walking Dead, che ha fatto registrare record di ascolti in USA ed in tutto il mondo. Lecito dunque aspettarsi che Hollywood continuasse, sull’onda dell’entusiasmo generale, ad investire pesantemente su questo preciso genere nato dal genio di George Romero a fine degli anni ’60 (La notte dei morti viventi, 1968 ndr.)
Tratto da un romanzo di Max Brooks, World War Z narra la storia di Gerry Lane (Brad Pitt), un ex agente dell’ONU che vede esplodere sotto i suoi occhi e quelli della sua famiglia una terribile infezione (che trasforma gli uomini in affamati zombie) capace di portare nel giro di pochissimo tempo la terra al caos e la distruzione totale. Richiamato in azione dai suoi superiori, Gerry dovrà, tra mille peripezie, esplosioni e poco simpatici incontri ravvicinati con famelici zombie, trovare una cura per il morbo che ha ormai decimato gran parte delle città e della popolazione mondiale.
Prendendo spunto dal libro, che raccontava in maniera forse anche troppo minuziosa le conseguenze economiche, politiche e sociali dell’infezione a livello globale, World War Z riesce a trattare la tematica zombie in chiave molto realistica mostrandoci, oltre alle spettacolari distruzioni di città, edifici, aerei anche le terribili ripercussioni su individui e famiglie distrutte o costrette ad essere portate di forza in zone “sicure”. Queste ultime parole comunque non vanno fraintese, perché la pellicola è a tutti gli effetti un blockbuster in pieno stile hollywoodiano, ideato e realizzato per essere il più commerciale e fruibile possibile, tanto è vero che pur essendo in linea teorica un film horror di zombie vedremo poca violenza e pochissimo sangue.
Se gli appassionati di horror potrebbero rimanere delusi per l’assenza dei tipici stilemi del genere, anche se come detto in precedenza World War Z pur avendo in sé gli elementi ha molto poco dei film dell’orrore, è però innegabile che grazie ad un ritmo alto, ai continui cambi di location (dagli USA alla Corea del Sud, da Israele al Galles) ed alcune scese molto tese, le quasi due ore di film volino velocissime ed intense.
Dal lato tecnico è importante notare, come riferito dal regista stesso Marc Forster (007 Quantum of Solace, Monster’s Ball), che a differenza di tanti film dell’orrore in cui dominavano inquadrature rapide, scattanti unite ad un montaggio frenetico per dare un senso di maggiore concitazione, in WWZ si fa spesso uso di inquadrature di ampio respiro per mostrare allo spettatore le immense “distese” di zombie che si spostano velocemente come sciami, attratti ciecamente dal sangue umano e guidati da un’inconscia razionalità.
Nonostante l’inutilissimo e mediocre 3D, World War Z resta un gradevole film di puro intrattenimento, ma che forse in alcuni punti ha cercato di prendersi troppo sul serio portando avanti, concorde con un sentimento di eccessivo buonismo sempre più presente a Hollywood, alcune forzature storico-politiche (l’improbabile canto comune alle porte di Israele) che onestamente potevano essere evitate.
Non è la prima e non sarà l’ultima invasione zombi che il cinema porterà sullo schermo, ma una cosa è certa: ad oggi almeno dal punto di vista della spettacolarità World War Z è una vera e splendida apocalisse.
Scheda film
Titolo: World War Z
Regia: Marc Forster
Cast: Brad Pitt, Mireille Enos, James Badge Dale, David Morse
Genere: Fantascienza/Horror
Durata: 116’
Produzione: Plan B Entertainment, Paramount Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Nazione: USA
Uscita: 27/06/2013
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