The house with a clock in its wall, l’attesissimo film di Eli Roth, è un mix esilarante di divertimento e dramma. A donare al film una marcia in più un cast spettacolare – sapientemente diretto dal regista – tra cui Jack Black, Cate Blanchett e Kyle Maclachlan.
Lewis Barnavelt è un ragazzino di dieci anni, che ha appena perso i genitori in un incidente stradale. Solo al mondo, viene invitato dallo zio Jonathan (interpretato da un sempre simpatico Jack Black) a trasferirsi presso la sua dimora. Il bambino, di appena dieci anni, trova una nuova casa sotto la distratta tutela dello zio materno, e della sua vicina di casa Mrs Zimmerman (Cate Blanchett). Ma l’abitazione dell’eccentrico zio non è una qualunque e anonima casa, e Lewis poco a poco riesce a comprenderne i segreti. In un luogo pieno di magie e misteri, il piccolo dovrà aiutare i suoi nuovi tutori a trovare un oggetto misterioso. Coinvolto in questa missione segreta, il bambino imparerà giorno per giorno a voler bene ai suoi svitati coinquilini, ma anche delle importanti rivelazioni sul passato della sua famiglia.
L’atmosfera intrisa di magia e mistero si percepisce fin dai primi fotogrammi del film. L’ambientazione sfiora il fantasy, e la casa – che quasi vive di vita propria – è intrisa di simboli arcani e incantesimi potenti. Nonostante la trama sia la classica storia di fantasia, con un mistero da risolvere e i buoni che combattono i cattivi, “The house with a clock in its wall” sembra discostarsi da tutti questi film simili. Roth aggiunge un nuovo elemento in questo genere, ovvero la spensieratezza e il divertimento. Sarcastico, a tratti esilarante, il film tiene letteralmente incollati allo schermo.
The house with the clock in its wall ha una sorta di sottotrama che si sviluppa in parallelo alla storia principale. Questo intrico secondario si incentra su Lewis, un ragazzino fuori dal comune. Lewis affronta un periodo di crescita, fatto di rinunce (come la perdita dei genitori) ma anche di nuove conquiste. Il ragazzo infatti apprende moltissime cose, sotto la guida del suo zio e maestro Jonathan e della sua rigida vicina. Grazie alle loro lezioni, Lewis impara a distinguere il bene dal male, ad assumersi le proprie responsabilità, a riconoscere le vere amicizie. Inoltre il ragazzino, da sempre considerato uno svitato persino da se stesso, impara ad amarsi e ad accettarsi nella sua diversità. Ma la nozione più importante che il piccolo Lewis riesce a capire è che, ovunque ci sia amore e accettazione, quella è famiglia.
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