Dopo lo shock di Avengers: Infinity War e il leggero intermezzo estivo offerto da Ant-Man & The Wasp, il MCU torna a ribollire con un nuovo arrivo. La cinematografica Casa delle Idee compie un importante salto temporale, catapultandoci a cavallo degli anni ’90, a suon di Guns N’ Roses e Nirvana. La personalissima risposta Marvel al successo DC Comics di Wonder Woman arriva tramite Brie Larson, Premio Oscar nel 2016 come miglior attrice nella straordinaria performance in Room, pronta a vestire i panni dell’eroina che, della casa di Burbank, porta addirittura il nome.
Il primo film totalmente al femminile del Marvel Cinematic Universe vede la luce dopo sei lunghi anni di produzione. Quando ormai tutti davano per certo che sarebbe stata Scarlett Johansson, nei panni della Vedova Nera, la prima donna protagonista di un film standalone Marvel su una supereroina, è invece Captain Marvel, al secolo Carol Danvers, ad anticipare la collega Natasha Romanoff (il cui film è, ad oggi, ancora senza una data di uscita precisa) sul grande schermo. Negli ultimi scampoli di guerra fredda, infatti, c’è un conflitto interplanetario ben più importante: l’eterna guerra tra Kree e Skrull, che deflagra pianeta dopo pianeta.
Regia, colonna sonora, sceneggiatura e costumi sono stati affidati a donne, testimonianza del fatto che con Captain Marvel si è voluta dare un’impronta ben precisa fin dall’inizio. Kevin Fiege, produttore di tutti i film del MCU (ad esclusione del primo capitolo di Iron Man), ha sempre dimostrato e affermato di avere un’idea ben chiara per raccontare l’inedita eroina Marvel: non mentiva. Captain Marvel è un cinecomic strutturato per mettere al centro una storia femminile e non femminista. Carol Danvers è infatti un’eroina in fieri, atipica nella sua difficile consapevolezza di sé e con un background narrativo complicato ed interessante.
Captain Marvel, nelle sue due ore abbondanti di visioni, mostra due anime: una più semplicemente narrativa, necessaria per costruire da zero un personaggio mai apparso sugli schermi del MCU, e una più dedicata al puro trattenimento di marveliana memoria. L’ispirazione sembra, per il sagace accostamento scenografico-musicale, provenire direttamente dai prodotti più “casinisti” dell’universo Marvel, ovvero i recenti Guardiani della Galassia e Thor: Ragnarok. Benché i toni siano sempre su un livello di serietà maggiore, non mancano scene in cui si cerca volutamente la battuta, la risata o il classico combattimento con colonna sonora spiazzante (vi stupirà sentire Come as you are in un film Marvel, all’interno di un combattimento tutto al femminile). Dopo aver costruito e raccordato la triplice linea narrativa di Carol Danvers, Vers e Captain Marvel, il film si sente pronto per poter tornare sui più classici binari dell’entertainment, non deludendo e scorrendo, in mezzo ad un paio di colpi di scena, verso un finale coerente e che ben si raccorda con le scene post-credit e la timeline del presente.
Ciò che più convince di Captain Marvel è la capacità di saper raccontare una storia slegata dall’epopea degli Avengers che ha caratterizzato tutti gli ultimi prodotti della Casa delle Idee, pur rimanendone connessa. Ci viene infatti permesso non solo di scoprire le origini degli Avengers, di Nick Fury, dello S.H.I.E.L.D. e dei supereroi dell’intero universo, ma anche di apprezzare la nuova prospettiva di un mondo diverso da quello a cui siamo stati abituati, in un passato quasi normale capace di nascondere qualcosa di straordinario. Ben costruiti i villain, con una buona caratterizzazione ed un tocco di imprevedibilità che dona dinamismo alle vicende. Volendo analizzare il profilo psicologico della protagonista, è forse proprio Carol ad essere villain di se stessa, costantemente dilaniata da un conflitto esistenziale e identitario. Credibile Brie Larson sia in costume che in borghese, ben coadiuvata dal solito Samuel L. Jackson, per l’occasione tirato a lucido e ringiovanito dalla CGI per vestire i panni di un Nick Fury in erba (e con due occhi ancora funzionanti). Fondamentale Goose, miglior gatto protagonista in grado di aggiudicarsi a mani basse il premio di espediente comico del film.
Se effettivamente poco si va ad aggiungere alla già tantissima carne al fuoco di Avengers: Endgame, con Captain Marvel si racconta una storia che sa di nuovo e che rimanda fortemente alla Marvel cartacea, una storia praticamente autoconclusiva da godersi tutta d’un fiato come uno spillato d’epoca. Parliamo della Casa delle Idee, dopotutto: e questo film è sembrato davvero esserla, una buona idea, pronta a brillare di luce propria in un universo narrativo di stelle.
DATA USCITA: 6 marzo 2019
GENERE: Azione, Avventura, Fantascienza
ANNO: 2019
REGIA: Anna Boden e Ryan Fleck
ATTORI: Brie Larson, Jude Law, Samuel L. Jackson
DURATA: 124 Min
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios Motion Pictures
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