La terza giornata della Mostra del Cinema di Venezia si e` conclusa con non poche polemiche dopo la proiezione del thriller erotico fuori concorso The Canyons diretto da Paul Schrader con l’attrice ventisettenne Lindsay Lohan, il porno attore James Deen e, in un cameo, il regista Gus Van Sant.
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A cornice delle discussioni sul film, in un’intervista sul Lido di Venezia, Schrader ha confessato di essersi sentito “ostaggio” della Lohan per ben sedici mesi, un periodo lungo tanto quanto la lavorazione del film. Il regista ha certamente esaltato le qualita` artistiche dell’attrice, ma ha anche sottolineato l’indescrivibilita` del comportamento della giovane dentro e fuori dal set. L’ha paragonata alla indimenticabile ed imprevedibile Marilyn Monroe, conosciuta per simili intemperanze. Nonostante le svariate allusioni, pero`, Schrader ha chiarito di non voler commentare i recenti ricoveri della Lohan in centri di riabilitazione da alcohol e droga, ma la stampa ha inevitabilmente fatto svariate congetture considerando il fatto che l’attrice ha disertato la Mostra. Nonostante la sua assenza l’attrice ha fatto parlare di se` e di certo non per la pellicola a basso costo, che Piera Detassis, direttrice della rivista Ciak definisce “film scandaletto dove l’unica che rischia, tra scene di sesso e turpitudini varie, e` ancora una volta solo lei.” In altre parole, i riflettori erano tutti puntati sul “fantasma” di LiLo, non sul film che la critica non apprezza e il pubblico non premia al botteghino.
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