L’8 luglio saranno disponibili nelle sale cinematografiche italiane Atlas, film diretto da Niccolò Castelli e The book of vision di Carlo S. Hintermann, entrambi realizzati con il sostegno della Trentino Film Commission.
Atlas, presentato in questi giorni in anteprima in Italia in concorso al 67. Taormina Film Festival , è stato girato nella suggestiva location della Val di Fassa, per una settimana nel corso del 2019. Inoltre il film ha ottenuto il certificato Green Film.
Nel cast principale Matilda De Angelis, Helmi Dridi, Irene Casagrande, Anna Manuelli, Nicola Perot, Kevin Blaser, Anna Ferruzzo, Angelo Bison, Andrea Zogg, Dorothee Muggler, Cristina Zamboni e con ma partecipazione di Neri Marcorè.
Il film è una coproduzione Svizzera-Belgio-Italia con Imagofilm Lugano Climax Films Tempesta e RSI Radiotelevisione svizzera/SRG SSR e realizzato con il contributo dell’Ufficio Federale della Cultura, Svizzera Repubblica e Cantone Ticino, Fondo Dilmplus della Svizzera Italiana, Ticino Film Commission, Wallimage (La Wallonie), Casa Kafka Pictures, Movie Tac Shelter e della Trentino Film Commission.
Appassionata di arrampicata, Allegra è vittima di un attacco terroristico che costa la vita ai suoi amici. Annientata dal senso di colpa e dal desiderio di vendetta si ritira nella sua solitudine. I suoi cari sono impotenti. Così, per tornare a godere della vita Allegra deve intraprendere una lunga lotta contro sé stessa. In questo contesto incontra Arad, un giovane rifugiato del Medio Oriente: la fiducia nel diverso rimane un difficile ostacolo.
The Book of Vision, visionaria opera diretta da Carlo S. Hintermann con la produzione esecutiva di Terrence Malick è stato invece girato in diverse location trentine, dai Monti Lessini nel Comune di Ala a Castel Pietra a Calliano, da Castel Campo a Campo Lomaso a Stenico, fino al Lago di Levico, per tre settimane nel 2017.
Il film, dopo aver aperto la 35° Settimana Internazionale della Critica a Venezia, ha ricevuto una candidatura ai David di Donatello per i Migliori effetti visivi VFX a Renaud Quilichini e Lorenzo Ceccotti e ben 3 nomination ai Nastri D’Argento: Miglior Regista Esordiente, Miglior Montaggio e Migliori Costumi.
Nel cast principale Charles Dance, Lotte Verbeek, Sverrir Gudnason, Isolda Dychauk e Filippo Nigro.
Il film è prodotto da Citrullo International, co-prodotto con Entre Chien et Loup (Belgio) e Luminous Arts Productions (UK) con Rai Cinema e realizzato con il sostegno della Direzione Generale Cinema e Trentino Film Commission e distribuito al cinema da RS Productions.
Eva (Lotte Verbeek), una giovane e promettente dottoressa, abbandona la sua carriera per immergersi nello studio della Storia della medicina e mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia e un destino che sembra segnato. Johan Anmuth (Charles Dance) è un medico nella Prussia del Settecento, in bilico tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le loro esistenze in un vortice ininterrotto. Lontano dall’essere un testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1800 pazienti: il medico prussiano sapeva come ascoltarli e il loro spirito vaga ancora tra le pagine, dove vita e morte fanno entrambe parte di un unico flusso. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti darà così a Eva la forza per vivere appieno la propria vita, comprendendo che niente si esaurisce nel proprio tempo.
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