La Warner Bros. è lieta di presentare i character banners e una nuova intervista di Come ti spaccio la famiglia, il nuovo film di Rawson Marshall Thurber con Jennifer Aniston e Jason Sudeikis che uscirà in sala giovedì 12 Settembre.
A seguire i character banners dei quattro personaggi del film
Intervista a JENNIFER ANISTON (Rose), JASON SUDEIKIS (David), EMMA ROBERTS (Casey), WILL POULTER (Kenny), KATHRYN HAHN (Edie) & RAWSON MARSHALL THURBER (Regista)
DOMANDA: Jennifer, nel film sei bellissima. Puoi darci qualche consiglio su come ottenere una forma come la tua? Hai qualche segreto?
JENNIFER ANISTON: Nessun segreto. Volete qualche consiglio? Non c’è abbastanza tempo per rispondere a questa domanda. [Ride] In questo film avevamo un coreografo eccezionale, un magnifico trainer e un fantastico direttore della fotografia. E poi mi sono anche allenata molto. Niente cibo. Tante insalate, tanti gambi di sedano e molti cetrioli.
JASON SUDEIKIS: Anche il ghiaccio, ti permettono di mangiare tanto ghiaccio.
JENNIFER ANISTON: Pezzetti di ghiaccio. Mi facevano mangiare pezzetti di ghiaccio.
RAWSON MARSHALL THURBER: Acqua sotto qualsiasi forma.
JENNIFER ANISTON: L’acqua era buona. No, scherzo. [ride] Si può mangiare in maniera normale, solo i carboidrati sono vietati.
DOMANDA: I tempi comici tra Jennifer e Jason sono straordinari in questo film. Potete dirci come siete riusciti a costruire un rapporto del genere, se avete improvvisato molto e anche com’è stato essere degli attori che interpretano dei personaggi che interpretano dei ruoli all’interno del film?
JENNIFER ANISTON: Wow!
JASON SUDEIKIS: Non è stato facile. Non riesco neanche a credere che ci siamo riusciti.
JENNIFER ANISTON: Neanche io.
JASON SUDEIKIS: E’ incredibile.
JENNIFER ANISTON: Non ci avevo neanche mai pensato a questa cosa. Degli attori che interpretano degli attori…
JASON SUDEIKIS: Attori che fingono di essere degli attori, sì.
JENNIFER ANISTON: Abbiamo fatto meglio di quanto pensassimo allora!
JASON SUDEIKIS: Beh, per rispondere alla tua prima domanda, abbiamo lavorato assieme in passato ma poi, nel corso degli ultimi dieci anni, Jen ha deciso di far fare bella figura a ogni più grande star del cinema: Ben Stiller, Owen Wilson, Adam Sandler, Jim Carrey.
JENNIFER ANISTON: Oh, ma dai. [Ride]
JASON SUDEIKIS: Io non ho fatto altro che starmene lì impalato, lasciandola fare, il che credo sia stato energizzante per te.
JENNIFER ANISTON: E’ stato così energizzante.
JASON SUDEIKIS: Si, avevi tutto tu sulle tue spalle.
JENNIFER ANISTON: Beh, grazie per averlo detto.
JASON SUDEIKIS: Io ho fatto solo la bella statuina. [Ride]
JENNIFER ANISTON: Si, ti abbiamo usato e sfruttato.
JASON SUDEIKIS: E’ vero, vestito color kaki.
JENNIFER ANISTON: Si, solo di quel colore.
JASON SUDEIKIS: Un bisteccone color kaki.
JENNIFER ANISTON: Però tu non avevi il colletto rialzato come il mio.
JASON SUDEIKIS: E’ vero.
JENNIFER ANISTON: Io purtroppo ce l’avevo.
JASON SUDEIKIS: Ma io non so indossare il colletto rialzato.
DOMANDA: Avete improvvisato molto?
JENNIFER ANISTON: No, non abbiamo improvvisato molto. Siamo rimasti molto fedeli alla sceneggiatura.
JASON SUDEIKIS: Si, assolutamente, gran parte del materiale era già nella sceneggiatura. Se poi le parole sono cambiate, non me lo ricordo.
JENNIFER ANISTON: Può essere che abbiamo cambiato qualche parola. Perché lo facevamo spesso.
JASON SUDEIKIS: E’ vero. Ci sono molti scambi di battute.
JENNIFER ANISTON: Il che è sempre divertente. Lui è davvero bravo … è stupefacente.
JASON SUDEIKIS: Sono passato da buono a stupefacente nella stessa frase. [Ride]
JENNIFER ANISTON: Tu sei piuttosto bravo, sei un partner fantastico. Rendi tutto più facile.
JASON SUDEIKIS: Posso dire lo stesso di te. E poi quando ci sono persone come Kathryn [Hahn] e Nick [Offerman] con le quali competere…
JENNIFER ANISTON: Si, è pazzesco.
JASON SUDEIKIS: La scena che mi sono divertito di più a vedere è stata quella in cui ce la prendiamo con quei due innocenti, teste di legno del mid-west!
JENNIFER ANISTON: Tanto dolci i Fitzgerald!
JASON SUDEIKIS: Pervertiti sessuali. Chiamiamoli col loro nome!
JENNIFER ANISTON: Si. [Ride]
JASON SUDEIKIS: Noi non facciamo altro che reagire. Loro nella scena s’impegnano molto, mentre noi non facciamo altro che stare lì a guardare, e quando dicono qualcosa di ridicolo, invece di ridere, noi ci guardiamo a vicenda.
JENNIFER ANISTON: Cercando di non ridere.
DOMANDA: I vostri personaggi subiscono una trasformazione alla fine della storia, non è vero?
JENNIFER ANISTON: Sì, trovano la loro famiglia. Anche in questa situazione così assurda trovano conforto l’uno nell’altro, è quello che tutti cercano: La solidarietà.
JASON SUDEIKIS: Credo che il dottor Phil dica che devi fingere fino a quando non lo provi veramente. Quindi loro fingono.
JENNIFER ANISTON: Tutti fingono fino a che non lo provano veramente.
JASON SUDEIKIS: E alla fine lo provano per davvero. Ci auguriamo che al pubblico succeda la stessa cosa.
DOMANDA: Come attori, per creare l’illusione, vi capita spesso d’intrecciare dei legami con degli sconosciuti o con delle persone che non conoscete bene, quindi mi chiedevo se vi identificate con questa storia in cui ci sono degli individui che devono stare assieme per uno scopo e sono obbligati a fingere di stare bene.
JENNIFER ANISTON: Sì. La cosa divertente è l’atteggiamento che abbiamo l’uno nei confronti dell’altro, soprattutto all’inizio. Come il mio personaggio, che detesta quello interpretato da Sudeikis.
JASON SUDEIKIS: All’inizio del film non mi rivolge neanche la parola.
JENNIFER ANISTON: E lei non conosce i ragazzi.
DOMANDA: Sarà capitato anche a voi, quando arrivavate sul set e tutto d’un tratto dovevate diventare una famiglia?
JENNIFER ANISTON: Credo che diventiamo davvero una famiglia. Trascorri assieme tre o quattro mesi della tua vita ogni giorno, per tutto il giorno, troppo a lungo [ride], e ci sei solo tu e loro.
JASON SUDEIKIS: E’ il modello reality show. Si mettono delle persone nella stessa città nel bel mezzo del North Carolina per quattro mesi, gli si offre un lavoro—anche se noi non lavoriamo in una fabbrica di T-shirt, ma facciamo un film—e alla fine tutti amano tutti, o odiano tutti, e ci si stanca l’uno dell’altro, come accade nel film. Quindi la questione non è tanto fare un film e fingere. Come attore posso dire che la questione, probabilmente, è essere abituati a fare i film e dover affrontare l’aspetto familiare o quello che accade quando si frequentano delle persone per così tanto tempo.
DOMANDA: Una domanda per Jennifer ed Emma: vorrei sapere qual è stata per entrambe la scena più impegnativa, e come avete superato le difficoltà?
JENNIFER ANISTON: Per quanto mi riguarda, direi la scena nella carrozzeria per auto.
JASON SUDEIKIS: Oh, si mi piace che tu l’abbia citata. La location.
JENNIFER ANISTON: Si, sai, quel posto dove c’è quel grosso temporale il primo giorno. [Ride]
JASON SUDEIKIS: Si.
JENNIFER ANISTON: Quel tetto di lamiere. Ti ricordi? E’ stato pazzesco.
RAWSON MARSHALL THURBER: Si.
DOMANDA: E come avete superato quel momento?
JENNIFER ANISTON: Non avevo scelta, dovevo farlo. [Ride] Ho dovuto incassare il colpo. All’inizio è stato strano ma poi ci si abitua. Ho fatto tutte le prove da sola e poi, improvvisamente, mi sono ritrovata sul set con tre mdp e la truppe; Sì, devo dire che all’inizio è stato piuttosto spaventoso.
EMMA ROBERTS: Per me sono state molte delle scene che hanno luogo nel camper, perché in realtà facciamo solo finta di guidare; stiamo seduti lì, davanti a un green screen, fingendo tutto il tempo. Quindi è stato abbastanza difficile. Ma non so, forse, più che altro, è stato divertente. Non ho dovuto fare niente di folle come invece è capitato a Jennifer.
DOMANDA: Kathryn, qual è stata per te la scena più impegnativa?
KATHRYN HAHN: Oh. [Ride] Credo sia stata quella in cui tocco le tette a una donna. E’ stato incredibile. Ma anche lanciare il bambino è stato difficile perché abbiamo immaginato a lungo come sarebbe stato il pensiero di un bambino investito diverse volte, dopo essere stato scaraventato in aria dalla madre. Quella è stata una sfida singolare. C’è stato molto da imparare.
JASON SUDEIKIS: E poi andare a sbattere contro le foglie.
KATHRYN HAHN: Si, credo che quella sia stata la più impegnativa, ma anche la più divertente. Abbiamo riso talmente tanto.
JENNIFER ANISTON: E poi per Will, la scena della pomiciata…con tutti.
DOMANDA: E che ci dici della tarantola?
JASON SUDEIKIS: Si, quella è toccata sempre a Will.
WILL POULTER: E’ toccata a Kenny, vero? Si a Kenny. E’ una scena piuttosto bizzarra. Ma il morso del ragno è stato interessante perché eravamo sul lato della strada e io avevo i pantaloni alle caviglie. E ciononostante non ci sono stati incidenti, il che è già di per sé una fortuna. E’ stato alquanto imbarazzante, e poi faceva anche un po’ freddo. [Ride] Tirava una bella brezza in Carolina.
DOMANDA: E’ un momento davvero epico quando tu, Will, esci con Jennifer ed Emma. Puoi dirci cosa ti passava per la testa? E vorrei sapere anche che consiglio ti ha dato Jennifer per il bacio?
JENNIFER ANISTON: E’ un segreto.
WILL POULTER: Si non lo dirò a nessuno. In effetti, si, è stata una scena bizzarra da girare. Non abbiamo fatto altro che ridere durante tutte le riprese di quella scena. E’ stato davvero strano per tutti quelli che vi hanno preso parte. [Ride]
JENNIFER ANISTON: E’ stato tremendamente strano.
DOMANDA: Sono stati necessari molti ciak?
WILL POULTER: Si mi sono sembrati parecchi ciak, vero Jen?
JENNIFER ANISTON: Si.
WILL POULTER: Molte angolature. [Ride] Ovviamente, è un momento magico, del tipo musica di violino. Perché è un avvenimento speciale, soprattutto per un ragazzo così giovane, è un momento che ricorderà per sempre.
JASON SUDEIKIS: Il personaggio lo ricorderà, e tu no invece? [Ride]
WILL POULTER: Qualsiasi cosa Kenny abbia passato, andava fatta. Dovrebbe smetterla di lamentarsi!
RAWSON MARSHALL THURBER: Stavo solo pensando alla scena del bacio, perché originariamente c’erano solo Kenny e Casey; ossia Will ed Emma, e credo sia stata Jen a immaginare che sarebbe stato divertente se anche Rose si fosse unita. E questa cosa ha fatto la differenza nella sequenza.
JENNIFER ANISTON: E ha reso tutto estremamente imbarazzante.
RAWSON MARSHALL THURBER: Ma il fatto è che non fanno niente di male; perché nessuno di loro è imparentato. Non c’è niente di male. [Ride]
JENNIFER ANISTON: Si, non c’è niente di male.
RAWSON MARSHALL THURBER: No, no.
JENNIFER ANISTON: Non c’è niente di meglio di una donna matura.
DOMANDA: Per tutti voi, qual è stata la scena più impegnativa da girare senza scoppiare a ridere, e chi rideva di più sul set?
KATHRYN HAHN: Ero io. [ride]
JASON SUDEIKIS: Oh, mio dio, era Will.
RAWSON MARSHALL THURBER: Will.
WILL POULTER: Si, non riuscivo a trattenermi.
JASON SUDEIKIS: Will, senza alcun dubbio.
JENNIFER ANISTON: Non è stato facile nel camper con Kathryn. Iniziava la scena raccontando delle storie straordinarie che poi si riallacciavano ai veri dialoghi della sceneggiatura e, ogni volta, erano completamente diversi.
JASON SUDEIKIS: E tutte portavano al racconto di come si erano incontrati lei e il personaggio di Nick, e poi noi iniziavamo a raccontare ciascuno la sua storia. Abbiamo riso molto. Avremmo potuto fare un film intero con le risate di Will. [Ride]
DOMANDA: Rawson, com’è stato dirigere questo gruppo di attori comici? Puoi parlarci in particolare della scena in cui giocano a Pictionary?
RAWSON MARSHALL THURBER: E’ stato molto facile lavorare assieme a tutti questi attori di talento. Credo che la parte divertente sia stata dover raggruppare assieme tutti questi talenti e guardarli all’opera–Nick, Kathryn, Jen, Jason, Emma, Will. Nel film ci sono anche Tom Lennon e Ken Marino. Per me è stato divertente poter lavorare assieme a delle persone che ammiro da tanto tempo. Ha reso il mio lavoro più semplice.
Era la prima settimana di riprese, il film era Black Hawk Down, e il disegno era quello di un grosso skateboard nero. Giravamo in esterni e c’erano diverse zanzare, mi piaceva molto la battuta, era già nella sceneggiatura e Jen era impaziente di recitarla, non era la cosa più facile da fare ma credo che ci sia riuscita benissimo. L’unica cosa che posso dirvi è che il disegno che vedete dello skateboard nero l’ho disegnato io. [Ride] Ho voluto un istante di fama.
JASON SUDEIKIS: Hitchcock appariva sempre nei suoi film. Tu metterai sempre quel disegno nei tuoi.
RAWSON MARSHALL THURBER: Si, si, lo metterò in tutti i miei film da adesso in poi. [Ride] E’ stato molto divertente.
DOMANDA: Per prepararvi al film, avete trascorso molto tempo assieme a spogliarelliste e spacciatori di droga, fuggitivi e vergini? Come vi siete preparati per i ruoli?
JENNIFER ANISTON: Dovevano letteralmente trascinarmi fuori da quello strip club ogni notte. [Ride]
JASON SUDEIKIS: Cerco di trascorrere venti minuti con uno spacciatore almeno ogni due mesi. [Ride] Solo per vedere cosa fanno e immedesimarmi.
WILL POULTER: Sono stato a numerose convention di vergini. Ho frequentato altre vergini per immedesimarmi nel loro dolore.
DOMANDA: Emma, che c’era nel tuo iPod? Era il tuo telefono, in realtà, non è vero?
EMMA ROBERTS: Si, in realtà era il mio telefono, quindi ascoltavo la mia musica e vi facevo distrarre tutti.
JENNIFER ANISTON: E’ vero!
EMMA ROBERTS: Si è vero. Vi distraevo un pochino. [Ride]
JASON SUDEIKIS: Dai, non è grave.
EMMA ROBERTS: Ho passato molto tempo giocando con il telefonino mentre stavo seduta, è stato divertente. Ad ogni modo no, io non ho frequentato dei fuggitivi. Non sono scappata di casa e non ho fatto niente per immedesimarmi nel mio personaggio. Ma ho dovuto indossare dei finti piercing sul viso, che credo mi abbiano aiutato a entrare nel personaggio, a sintonizzarmi con lui. E’ stato divertente.
DOMANDA: Rawson, com’è stata la fase di montaggio del film?
RAWSON MARSHALL THURBER: Oh, questa è una bella domanda. Il montaggio di ogni film, soprattutto di una commedia, è la fase dove tutti i nodi vengono al pettine, quindi si cerca di dare il meglio durante le riprese, poi si mette il tutto di fronte agli spettatori e a quel punto devi accettare il loro giudizio, mentre tenti di capire cosa funzioni e cosa no. Certe volte capita di togliere delle battute che non funzionano e di tenerne altre che invece funzionano. Quando togli le cose che non funzionano quelle che funzionano si avvicinano, e tutto funziona meglio. Avevamo tonnellate di scene divertenti nel film e credo che sia merito non solo del cast, ma anche della sceneggiatura—la sceneggiatura originale scritta da Bob Fisher e Steven Faber, e anche da Sean Anders e John Morris. Tutto materiale davvero divertente. Alcune delle trovate più divertenti del film le hanno scritte loro.
Il montaggio non è mai semplice ma in questo caso lo è stato più del solito.
DOMANDA: Qual è stata la scena più difficile da tagliare?
RAWSON MARSHALL THURBER: Bella domanda. Non è mai doloroso tagliare le scene perché se vengono tagliate una ragione c’è.
JENNIFER ANISTON: Qualche volta si evita di tagliare una scena. A volte ti chiedi, ‘Cosa posso fare per farla funzionare? Adoro questa scena. Ma rallenta il ritmo del film’.
RAWSON MARSHALL THURBER: C’è una scena in cui Jen e Jason si fermano a fare benzina, i Miller si fermano a fare benzina, e Rose viene avvicinata da un inquietante camionista. Allora Jason la salva e fuggono tutti via. La scena funzionava bene, ma dovevamo solo fermarci per fare benzina nel film, e non potevamo lasciarla per una questione di ritmo. Quindi è stata tagliata. E’ stato un peccato ma credo che alla fine il film scorra molto meglio.
JENNIFER ANISTON: A me quella scena non manca per niente.
RAWSON MARSHALL THURBER: Vedete? Voi non ve la ricordate neanche.
DOMANDA: Sarà nel DVD?
RAWSON MARSHALL THURBER: Probabilmente si.
JENNIFER ANISTON: Tutte le scene divertenti sono nel DVD.
DOMANDA: E’ un film fantastico. Non avrei mai pensato che spacciare droga sarebbe stato così divertente.
JASON SUDEIKIS: Non da dopo Midnight Express, per lo meno.
DOMANDA: Qual è stata la vostra scena preferita?
JENNIFER ANISTON: Oh! Non è facile rispondere.
JASON SUDEIKIS: Quella dello striptease, vero, Jen?
JENNIFER ANISTON: Oh, si. Quella è stata la migliore. [Ride] Ci sono talmente tante scene divertenti, ma quella di Nick e Kathryn nella tenda…
KATHRYN HAHN: Una notte da ricordare. Davvero divertente.
RAWSON MARSHALL THURBER: Mi è piaciuta quella in cui intervistate Scottie P. Quella mi è piaciuta davvero molto. Ho faticato parecchio a non ridere durante le riprese di quella scena.
JASON SUDEIKIS: E poi quella con Mark L. Young.
RAWSON MARSHALL THURBER: Sai che intendo?
JASON SUDEIKIS: Si, lui è fantastico. Io direi quella della tenda. E mi è piaciuta quella tra padre e figlio dopo la scena del Pictionary.
RAWSON MARSHALL THURBER: Quella è la scena che preferisco di tutto il film. E poi c’è quella tra Jason e Will dopo il bacio andato storto.
DOMANDA: Questa domanda è per Jennifer. Come hai fatto a entrare nella testa e nel corpo di una spogliarellista? Una spogliarellista piuttosto cattivella, per giunta. Dove hai preso l’ispirazione?
JENNIFER ANISTON: [Ride] Credo sia una spogliarellista triste che si spaccia per una dura perché è rimasta delusa molte volte nella sua vita e ha fatto molte scelte sbagliate riguardo agli uomini. Ho pensato a lei come a una ballerina con una preparazione classica, che poi non ha avuto fortuna. Ma per quanto riguarda la sua rabbia, non saprei, credo che la rabbia derivi dalla tristezza, non siete d’accordo?
JASON SUDEIKIS: Si, ha senso.
JENNIFER ANISTON: Si, una cosa del genere. Come mi sono immedesimata? Ho finto e ho recitato, l’ho interpretata come una persona dura più che arrabbiata.
DOMANDA: E per quanto riguarda la preparazione fisica?
JENNIFER ANISTON: Ho lavorato assieme ad un grande coreografo e ho imparato delle mosse favolose. E’ stato molto divertente. Adesso ho un palo per la pole dancing a casa mia. [Ride]
DOMANDA: Per Jennifer e Jason, in genere quando si gira un film, ci si prepara solo per un ruolo, mentre voi ne dovevate interpretare due, e diametralmente opposti per giunta. Come siete riusciti a trovare il giusto equilibrio?
JASON SUDEIKIS: Eh, si, per quanto mi riguarda la differenza maggiore tra Denver David e David Miller era quanti bottoni della mia camicia erano abbottonati.
JENNIFER ANISTON: Proprio divertente!
JASON SUDEIKIS: E’ così che facevo distinzione tra i due ruoli. Quando recitavo tutto abbottonato, significava che c’era qualcuno d’importante nei paraggi – o in qualche modo dovevamo fingere di essere nella parte – che fosse una hostess, o i personaggi di Nick e Kathryn. O mentre attraversavo l’aeroporto. Chiunque indossasse un’uniforme. Allora avevo due bottoni sbottonati, mentre un bottone solo significava che ero rilassato, tranquillo e più arrabbiato. Era questa la differenza. Se vedete i peli del petto, [ride] significa che sono arrabbiato. Se non li vedete, allora sono infastidito. Sono queste le mie due mosse.
RAWSON MARSHALL THURBER: Bella mossa.
JENNIFER ANISTON: Per me è stato grazie a quegli orribili pantaloni Capri e a quella bruttissima maglietta blu col colletto rialzato.
JENNIFER ANISTON: E a quelle scarpe da ginnastica. E’ stato piuttosto facile immedesimarsi in Rose Miller anche solo grazie a quel guardaroba. Dicono che dipenda tutto dalle scarpe. Ed è vero. [Ride]
DOMANDA: Rawson, vuoi dire qualcosa per concludere?
RAWSON MARSHALL THURBER: Credo che siamo riusciti a fare un film davvero molto divertente, ma con una dose di sentimenti che spero faranno affezionare il pubblico. Ne sono molto orgoglioso e mi reputo molto fortunato per aver avuto la possibilità di lavorare con tutti questi bravi attori.
Lascia un commento