Il 2 Giugno è uscito nelle sale l’ultimo capitolo della saga di Jurassic World che ha riportato al cinema con grandi aspettative un pubblico eterogeneo, dai nostalgici fan che non vedevano l’ora di ritrovare il vecchio cast di Jurassic Park, ai più giovani che attendevano di rivedere gli spettacolari dinosauri in CGI.
In Jurassic World – Il Dominio sono passati 4 anni dalla distruzione di Isla Nublar a causa dell’eruzione del vulcano e il conseguente arrivo dei dinosauri all’interno del Mondo civilizzato in cui gli umani si trovano costretti a una convivenza forzata e complicata con queste creature.
Mentre Claire (Bryce Dallas Howard) e Owen (Chris Pratt), nascosti in una baita in montagna, crescono Maisie (Isabella Sermon) come fosse loro figlia, nascondendola dai bracconieri che la cercano per conto della Biosyn; la dottoressa Sattler (Laura Dern) convince il suo ex compagno e collega Alan Grant (Sam Neill) ad accompagnarla da Ian Malcom (Jeff Goldblum) per smascherare i loschi intenti di una multinazionale, alla ricerca di una soluzione per fermare uno sciame di locuste giurassiche geneticamente modificate che sembrano essere pronte a distruggere l’intero ecosistema terrestre portando a una carestia di massa.
Le grandi aspettative create dal trailer in tutti coloro che hanno atteso quasi trent’anni per questo epilogo non sono state poi così rispettate. Il potenziale era davvero tanto ma le due storie separate e gli eccessivi rimandi e omaggi a Jurassic Park e gli altri colossal degli anni ’80 che hanno fatto la storia del cinema hanno messo in secondo piano i Dinosauri che invece avrebbero dovuto essere il vero fulcro del racconto.
Le storie del vecchio e del nuovo cast avanzano parallele incrociandosi di quando in quando senza però fondersi del tutto. I protagonisti di Jurassic World si occupano esclusivamente della protezione e successiva ricerca del primo clone umano che la Biosyn vuole ad ogni costo per studiare il progresso fatto dalla scienza a livello genetico. Le scene di azione sono tutte per Owen che tra Malta e le Dolomiti affronta con un pizzico di suspense avventure surreali come la fuga dai velociraptor per le strade della città o l’uscita incolume da un aereo schiantatosi in un lago ghiacciato. Mentre più tranquilla è la narrazione delle vicende del trio storico priva però di emozione e arricchita solo dal lato comico aggiunto da Ian Malcom che sembra fuori posto in quell’ambiente che ha sempre criticato per il quale però ora lavora per motivi che non ci verranno mai spiegati.
Nel complesso il ritmo del film si mantiene incalzante e non ci sono momenti di stallo ma questa mancanza di unione tra le due vicende raccontate parallelamente distoglie l’attenzione e manca di trasporto. Il regista Trevorrow non sembra essere riuscito a valorizzare al meglio il potenziale che l’epilogo della saga poteva avere. I Dinosauri qui sono solo un elemento secondario, anche gli Jumpscare sono così prevedibili che ormai non spaventano più. Per quanto questi animali rimangano spettacolari e belli da vedere, nonostante la stazza, non bucano lo schermo e rimangono marginali e fin troppo umanizzati.
Tanti, sono gli omaggi non solo al Jurassic Park di Spielberg, ma anche a Indiana Jones e Star Wars che si ritrovano nelle 2 ore e mezza di film che, anche se incrinano un po’ la coerenza narrativa, fanno emozionare i fan nostalgici e vengono apprezzati. Si va dal vestire il trio con gli stessi stili e colori di ventinove anni fa, al rivivere alcune scene cult come la dottoressa Sattler che va a riavviare la corrente del centro di ricerca o il villain che viene ucciso dal Dilofosauro mentre stringe in mano la bomboletta di barbasol. Grande omaggio ad Indiana Jones invece è la scena in cui il dottor Grant, con una torcia non elettrica, dentro una galleria buia, mentre sta per essere attaccato da un carnivoro, vuole recuperare a tutti i costi il suo cappello. Han Solo invece ce lo ricorda molto la new entry DeWanda Wise (Kayla Watts) e il suo stile avventuriero.
Il messaggio che lascia passare questa pellicola è che ormai la gente si è abituata alla coesistenza con i dinosauri, che non sorprendono più come prima. Ci si concentra piuttosto sulla clonazione umana, anche se è un tema che viene trattato solo marginalmente e che potrebbe lasciare la via aperta ad uno Spin-off. Sempre molto emozionante invece rimane il momento in cui, come in quasi ognuno dei 6 film, il T-Rex si trova a combattere con ibridi ben più grandi di lui ma alla fine ne esce sempre vincitore, a riprova del messaggio rimarcato da Malcom “la vita vince sempre” ovvero che la natura vincerà sempre sulla manipolazione genetica.
Benché il film sia poco equilibrato e manchi di epicità, il finale ci regala la realizzazione della coesistenza complicata ma pacifica tra umani e dinosauri che va oltre ogni aspettativa. Il ritorno di Alan, Ellie e Ian è sicuramente un valore aggiunto al film di cui si aveva molto bisogno ma che non è stato sfruttato al meglio. Dovevano avere molto più spazio e importanza narrativa. Jurassic World – Il Dominio rimane comunque una degna chiusura di una saga che per 29 anni ha portato persone di tutte le età al cinema con grande trasporto ed emozione, anche se magari non lascerà dentro ognuno di noi un segno così grande come è stato per Jurassic Park nel 1993.
Data di uscita: 2 giugno 2022
Genere: Azione, Fantascienza, Avventura
Regia: Colin Trevorrow
Cast: Chris Pratt, Bryce Dalls Howard, Laura Dern, Sam Neill, Jeff Goldblum, DeWanda Wise, BD Wong, Omar Sy, Isabella Sermon, Campbell Scott, Mamoudou Athie
Paese: Stati Uniti
Durata: 146 min
Distribuzione: Universal Pictures
Sceneggiatura: Colin Trevorrow, Emily Carmichael
Fotografia: John Schwartzman
Montaggio: Mark Sanger
Produzione: Amblin Entertainment, Perfect World Pictures, Universal Pictures
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