Tremate tremate, le streghe son tornate!
Così la Disney ha pubblicizzato Hocus Pocus 2 che, dopo trent’anni, torna ad emozionare i fan delle sorelle Sanderson.
Il primo Hocus Pocus è una delle pellicole più amate di sempre, fa parte di quei film che si riguardano ogni anno ad Halloween come un rito. Essendo uscito al cinema in agosto però non ebbe subito un grande seguito, è diventato un cult negli anni successivi e sempre più persone si sono appassionate a questa storia che aveva il giusto equilibrio tra paura e comicità.
Hocus Pocus 2 cerca di replicare ma non ottiene lo stesso risultato. La regia di Anne Fletcher è divertente e riesce a mantenere intatta la magia e la comicità del primo film ma non riesce ad equilibrare la parte horror che ci si aspettava. Le sorelle Sanderson erano cattive, si mantenevano giovani attraendo linfa vitale dalle bambine, ora invece sono solo tre donne con ventinove anni in più, catapultate in un mondo totalmente diverso che le rende spaesate e grottesche.
Questo secondo film inizia con un breve prequel dove le tre sorelle ci vengono mostrate giovani, in una Salem del 1653, con Winnifred incalzata dal reverendo della città che le vuole imporre il matrimonio. Ci viene poi mostrato come sono entrate in possesso del famoso libro di incantesimi per la prima volta, mentre il resto del film segue pressoché la trama originale con la differenza che le nuove giovani streghe che libereranno le Sanderson dalla loro ossessione, sono 3 semplici amiche che vengono trascinate in questa storia per caso.
Anche qui, come nel primo film, non mancano le esibizioni canore semplicemente perfette di Winnifred, Mary e Sarah (Bette Midler, Kathy Majimy e Sara Jessica Parker) accompagnate da divertenti balletti.
Nel suo complesso il racconto è gradevole e appassionante con il giusto sviluppo dei personaggi principali. Il finale è commovente e il post credit lascia aperte varie opzioni per un ipotetico sequel di cui però non si è ancora parlato.
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