Il vento
Definire il vento è pressoché impossibile,
ma non è detto che non sia prevedibile.
Non è altro che un soffio d’aria calda,
che la tua anima ti riscalda.
Senti che non è molto agitato
allora sarà di buon umore e ha ben riposato.
Ma quando è nervoso e molto forte,
ricordati di chiudere bene tutte le porte.
Quando ha finito il suo lavoro, e tutto tace,
all’improvviso una sensazione di pace (Ruben Costa)
Sì è vero. Avete ragione. Scritta cosi, questa breve poesia, a primo impatto, può non significare niente. Ma se la leggete, o guardate, da una diversa angolazione, e provate a riflettere bene su alcuni termini, potrete trovare una piccola attinenza con questo articolo, dato che il titolo stesso riporta al titolo del film in questione: proprio così, stiamo parlando di Vento di passioni. Vento. Termine che nella poesia e nel film sembra assumere due significati diversi, ma che allo stesso tempo potrebbero avere tanti elementi in comune.
Ed eccoci alla narrazione di questo “masterpiece” fatto di vari amori, drammi, e intensi sentimenti che si intrecciano, e dentro la quale troviamo, come protagonisti, delle vere e proprie star come Brad Pitt, Anthony Hopkins e Julia Ormond.
Tutta questa complessa vicenda comincia mostrandoci un lungo flashback nel quale la “voce narrante”, il nativo americano Colpo di Pugnale, racconta la storia della famiglia Ludlow, partendo da queste parole:
“Alcuni sentono la loro voce interiore con grande chiarezza. E vivono seguendo ciò che ascoltano. Queste persone diventano pazze. O diventano leggende.”
Si prosegue poi con il Colonnello Ludlow, il quale, dopo essersi ritirato dall’esercito, decide di trasferirsi in una fattoria del Montana e di dedicarsi all’allevamento del bestiame. La sua, tra l’altro, non è stata una di quelle che decisioni che si prendono in maniera avventata, ma è scaturita dal fatto di aver provato disgusto nell’aver assistito alla tipologia di trattamento nei confronti degli Indiani Dakota. In seguito, dopo che sua moglie decide di abbandonare la famiglia, cresce da solo i suoi tre figli: Alfred, Tristan e Samuel. Trascorrono alcuni anni, e i tre fratelli cominciano a diventare dei veri uomini. Samuel si fidanza con Susannah, ma non è il solo a nutrire dell’affetto.
14 ottobre 1914: scoppia la prima guerra mondiale, e Samuel decide di arruolarsi come soldato volontario, e gli altri due fratelli lo seguono per proteggerlo, ma purtroppo quest’ultimo perde la vita in guerra il 4 febbraio 1915 colpito da una mitragliatrice azionata da due soldati tedeschi. Tristan assiste a tutta la scena, e, sconvolto dalla morte del fratello, mette in atto la sua vendetta uccidendo tutti i soldati tedeschi utilizzando un metodo da guerriero indiano: togliendo loro lo scalpo ed estraendo il cuore dal petto del fratello.
Insieme all’altro fratello sopravvissuto, Alfred, fanno ritorno alla fattoria dove però diventano quasi rivali, essendo entrambi innamorati della stessa donna, la quale, all’inizio, si innamora di Tristan, ma in seguito questi, dopo essersi legato a lei e aver litigato con il fratello, il quale nel frattempo era andato in città per motivi di affari, sente risvegliare dentro di sé un senso di rabbia e di vuoto o, come diceva l’indiano, Colpo di Pugnale: «si risveglia in lui l’orso». Per questo decide di lasciare la famiglia per un breve periodo e partire senza una meta. La sua amata Susannah non si arrende, e decide di aspettarlo al suo ritorno, finché, poco dopo tempo, le giunge una lettera nella quale le dice che fra loro è finita e che per il suo bene è meglio che si unisca ad un altro uomo per essere più felice. Nel frattempo Alfred chiede al padre la benedizione per diventare membro del Congresso, ma i due litigano e Alfred chiude i rapporti col padre, sposando Susannah.
Molti anni dopo Tristan fa ritorno a casa, apprendendo la notizia del matrimonio e del successo politico del fratello Alfred ma, allo stesso tempo, scopre che suo padre ha avuto un ictus che lo ha lasciato incapace di parlare. Inoltre con la fine della guerra i prezzi del bestiame sono scesi drasticamente, il che gli ha causato la perdita totale di tutto ciò che aveva.
Successivamente, con l’avvento del proibizionismo, per cercare di rimettere in sesto la sua famiglia, Tristan intraprende il contrabbando di alcolici, mettendosi però nei guai e in contrasto con altri contrabbandieri della zona collusi con la polizia locale. Di conseguenza, durante il viaggio di ritorno a casa dopo una festa in città, Tristan e la sua famiglia vengono bloccati da degli uomini armati i quali gli tendono un agguato cominciando a sparare a raffica con un mitra, colpendo inavvertitamente e uccidendo Isabel.
Dopo il suo funerale, Alfred consiglia a suo fratello di consegnarsi alle autorità e di dichiararsi colpevole di aver picchiato il poliziotto che aveva ucciso la sua amata moglie, scontando solo trenta giorni di prigione. Una volta scontata la pena, ritorna a casa con il suo intatto scopo di vendicarsi. Nel frattempo, il mezzosangue che vive con la famiglia Ludlow uccide il poliziotto responsabile della morte della figlia, Tristan invece si occuperà di uccidere il contrabbandiere che era presente all’agguato.
In seguito, la cinepresa si sofferma sullo sguardo di Susannah, la quale, seduta davanti allo specchio mentre si sta tagliando i capelli, e sopraffatta dalla costante depressione scaturita dal non poter avere l’uomo che ama e dall’aver scoperto di essere sterile, si suicida sparandosi un colpo di pistola alla testa. Scoprendo questa drammatica notizia, Alfred invia un messaggio a Tristan con scritto: “Hai vinto. È tua. La sto riportando a casa”, in modo da poter essere sepolta nel terreno della sua famiglia.
Tristan sta per andarsene nuovamente, dopo tutto quello che è successo, ma le forze dell’ordine, insieme al fratello del contrabbandiere ucciso, arrivano alla fattoria dei Ludlow con l’intento di eliminarlo. Tristan mette in salvo tutti, incluse le donne e i bambini, e chiede loro di mettere fine alla sua vita in un posto più appartato, in mezzo al bosco, e non davanti la vista dei suoi figli, ma Colpo di Pugnale distrae gli uomini con il cavallo e il Colonnello, uscito di casa con il fucile, uccide il contrabbandiere ed un poliziotto. Alla reazione dello sceriffo Tristan si para davanti al padre, ma vengono salvati dall’intervento di Alfred, che spara allo sceriffo con un fucile. Il gesto fa in modo che il padre accantoni il vecchio risentimento e Tristan, costretto a fuggire, chiede al fratello di fare da padre ai suoi figli.
L’epopea si conclude con una scena ambientata nel 1963, dove è possibile vedere un vecchio Tristan che, dopo essere riuscito a veder crescere i suoi figli, pur vivendo “sempre al confine tra il suo mondo e la realtà”, e al contrario di quello che aveva imparato da ragazzino, questa volta viene aggredito e ucciso. Colpo di Pugnale termina cosi il suo racconto con queste sue ultime parole:
“Tristan morì nel 1963, con la luna degli alberi che germogliano. L’ho visto per l’ultima volta su nel Nord, dove la caccia era ancora buona. La sua sepoltura non è segnata. Ma non ha importanza. Aveva sempre vissuto comunque al confine, in qualche punto, tra questo e l’altro mondo. Ebbe una buona morte”.
Vedete, dunque, perché il termine “vento”, sia nel titolo di una poesia che di un film, utilizzato nella giusta maniera può avere un significato importante? Se ci pensate bene, non è un ragionamento del tutto sbagliato. Perché nella poesia menzionata, il vento viene descritto come un qualcosa che può essere percepito tanto in maniera positiva che in maniera negativa. Nel film succede quasi la stessa cosa, facendo caso alle varie vicende che si susseguono.
Titolo originale: Legends of The Falls
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Anno di produzione: 1994
Uscita: 13 gennaio 1995 (Stati Uniti)
Regia: Edward Zwick
Genere: drammatico, guerra, sentimentale, western
Soggetto: dal romanzo di Jim Harrison
Produttore: Edward Zwick, Marshall Herskovitz, William D. Wittliff
Casa di produzione: TriStar Pictures, Bedford Falls
Productions
Cast principale: Brad Pitt (Tristan Ludlow), Julia Ormond (Susannah Fincannon), Anthony Hopkins
(Col. William Ludlow), Aidan Quinn (Alfred Ludlow), Henry Thomas (Samuel Ludlow), Karina Lombard (Isabel Decker), Gordon Tootoosis (Colpo di Pugnale)
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