Anche per questo 2025 gli Oscar tanto attesi sono arrivati e passati non senza destare qualche polemica.
Da diversi anni ormai il palco del premio cinematografico più glamour di tutti, che ora viene seguito in diretta mondiale da quasi un miliardo di spettatori, viene utilizzato per veicolare messaggi socio-politici che, per quanto giusti, distolgono molto l’attenzione da quella che è sempre stata la vera essenza della serata.
A differenza degli anni precedenti però queste della scorsa notte sono state premiazioni tutt’altro che prevedibili e Anora si aggiudica, contro ogni pronostico, i premi più importanti.
In Italia anche quest’anno la cerimonia è stata trasmessa da Rai1 come nel 2024 e purtroppo ancora non si riesce a portare lo spettatore all’interno della magia della serata. Per tanti anni Sky ci ha mostrato tutte le interviste sul red carpet e tutta la serata in diretta dall’arrivo dei primi attori fino all’entrata in sala per le premiazioni, permettendo allo spettatore per una notte di entrare in quel mondo scintillante, ascoltare le interviste ai candidati e ai presentatori e osservare le sfilate dei meravigliosi abiti indossati.
Rai invece ha sostituito l’iconica sfilata iniziale con un revival delle premiazioni che hanno fatto la storia degli Oscar commentate dagli ospiti in sala e un brevissimo collegamento ogni tanto con l’inviata a Los Angeles che tentava con scarso successo di fermare qualche attore di passaggio.
Intorno all’una, ora italiana si entra in sala e lo spettacolo comincia con la bellissima esibizione di Ariana Grande e Cynthia Erivo che cantano le canzoni del film Wicked.
Il presentatore Conan O’Brien apre poi la serata in maniera eccentrica come solo lui poteva fare e sale sul palco con un lungo monologo stranamente non politico come è stato per i suoi predecessori, dove parla in maniera molto toccante dei film candidati e poi lancia una stoccata ad Amazon e Netflix a causa dei quali l’industria del cinema sta passando un periodo non proprio roseo. Su questo tornerà anche a metà serata ricalcando il tema dello streaming che sta distruggendo i cinema di tutto il mondo.
Robert Downey jr apre le premiazioni presentando i candidati come miglior attore non protagonista e consegna la statuetta a Kieran Culkin, per la sua interpretazione in A Real Pain.
Andrew Garfield e Goldie Hawn salgono poi sul palco per premiare il miglior film di animazione Flow e il miglior corto di animazione In The Shadow of The Cypress e Andrew fa commuovere Goldie con il suo ringraziamento per ciò che lei ha rappresentato per sua mamma.
A vincere il premio per i migliori costumi invece è Paul Tazewell per Wicked ed è il primo uomo afroamericano ad aggiudicarsi quella statuetta.
Anora poi porta a casa il primo premio per la miglior sceneggiatura originale, mentre quello per la miglior sceneggiatura non originale va a Conclave.
The Substance si aggiudica invece il Miglior trucco e poi Halle Berry sale sul parco per presentare un omaggio all’iconica saga di 007 e Lisa, Doja Cat e Raye si esibiscono per un tributo alle canzoni della saga.
Daryl Hannah, gridando “Slava Ukraine (gloria all’Ucraina)” premia di nuovo Anora per il miglior montaggio, mentre il premio come miglior attrice non protagonista va a Zoe Saldana che commuove tutti con il suo discorso di ringraziamento, è la prima americana di origini dominicane a vincere un oscar in questa categoria e rende omaggio alla nonna dicendo:” Mia nonna è arrivata in questo Paese nel 1961. Sono una figlia orgogliosa di genitori immigrati con sogni, dignità e mani laboriose. E sono la prima americana di origine dominicana a ricevere un Academy Award. Ma so che non sarò l’ultima“. Ringrazia poi l’academy “per aver riconosciuto l’eroismo silenzioso e la forza di una donna come Rita, e parlando di donne straordinarie: care candidate insieme a me, l’amore e la comunità che mi avete donato sono un vero regalo e prometto che saprò ricambiarlo“.
Ben Stiller invece, in tutta la sua comicità, assegna il premio per le migliori scenografie a Wicked.
Con lo stupore di tutti Mick Jagger si presenta per premiare la miglior canzone originale che va ad El mal per Emilia Perez. “Per quanto mi faccia piacere presentare questo premio, non ero la prima scelta. I produttori volevano Bob Dylan. Ma lui ha detto no, perché sostiene che le migliori canzoni di un film quest’anno fossero in A Complete Unknown” dice scherzando “Bob ha detto: ‘Dovreste trovare qualcuno più giovane. Eccomi qua, io sono più giovane“.
Arriva poi il momento di premiare il miglior documentario e il miglior corto documentario e Samuel L Jackson e Selena Gomez annunciano i vincitori che sono rispettivamente No Other Land e The Only Girl in the Orchestra. No Other Land è un documentario ideato e craeato dagli israelo-palestinesi Basel Adra, Rachel Szor, Hamdan Ballal e Yuval Abraham, “Abbiamo fatto questo film, palestinesi e israeliani, perché insieme le nostre voci sono più forti” dice Basel Adra mentre ritira il premio e racconta l’atroce distruzione della popolazione di Gaza, continuamente martoriata dai bombardamenti. Stamani il ministro della Cultura di Israele, Miki Zohar, non ha esitato a criticare questa vittoria dicendo che “La vittoria dell’Oscar per il film ‘No Other Land’ è un momento triste per il mondo del cinema – invece di presentare la complessità della nostra realtà i registi hanno scelto di dare eco a narrazioni che distorcono l’immagine di Israele nel mondo” tramite un messaggio su X.
Durante tutto lo spettacolo viene ricordato più volte il grande incendio dei mesi scorsi e viene fatto un appello per aiutare le vittime di questo disastro, vengono anche ringraziati i pompieri presenti in sala con una standing ovation. Dune Part 2 si aggiudica due importanti premi tecnici, miglior sonoro e migliori effetti speciali.
Morgan Freeman invece ricorda Gene Hackman scomparso improvvisamente qualche giorno prima “Questa settimana la nostra comunità ha perso una leggenda ed io un amico” dice commosso “Era un attore generoso, capace di migliorare il lavoro di tutti. Lui ha vinto dei premi Oscar, ma soprattutto i cuori dei cinefili del mondo intero” e apre il momento ad memoriam sempre molto toccante.
La miglior fotografia e la miglior colonna sonora vengono assegnati a The Brutalist, mentre il miglior film internazionale va a I’m Still Here. La pellicola è tratta dal libro di memorie del 2015 ‘Sono ancora qui’ di Marcelo Rubens Paiva, sulla scomparsa di suo padre Rubens Paiva, desaparecido durante la dittatura militare brasiliana.
Whoopi Goldberg and Oprah Winfrey poi omaggiano la memoria di Quincy Jones e Queen Latifah si esibisce con una performance pazzesca.
Sono circa le 4:30 ora italiana ed è arrivato il momento dei premi più importanti, Cillian murphy consegna l’oscar ad Adrien Brody che fa un lungo discorso di ringraziamento visibilmente commosso.
Quentin Tarantino invece consegna la miglior regia a Sean Baker per Anora che nel suo discorso di ringraziamento fa un toccante appello al ritorno al cinema, chiede a produttori e registi di tornare a fare film da proiettare in sala e non da far uscire solo su un’app di streaming. Menziona i circa mille cinema che hanno chiuso in un anno in America e fa un appello agli spettatori chiedendo loro di portare bambini e ragazzi al cinema per fargli riscoprire la bellezza di quell’esperienza.
Siamo alle ultime battute ed Emma Stone annuncia la vittoria di Mikey Madison (Anora) come miglior attrice protagonista mentre Billy Crystal e Meg Ryan consegnano il premio come miglior Film ad Anora, primo film indipendente ad aggiudicarsi così tanti premi prestigiosi, prodotto con un budget limitato di pochi milioni di dollari che dimostra che volere è potere, basta solo crederci.
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