DALLE OPERE AL GRANDE SCHERMO: UNA VITA DI VERSI, DIVERSA E TORMENTATA DELLA SCRITTRICE STATUNITENSE EMILY DICKINSON.
La letteratura americana: una materia che, da oltre 400 anni, grazie alla sua esistenza e con le sue svariate sfaccettature, ci ha permesso di poter conoscere un’immensa varietà di autori e personaggi, sia maschili che femminili, appartenenti a diversi periodi filoni storici: dal periodo coloniale (1607-1810) al periodo romantico (1810-1865), passando poi per il periodo realista (1865-1945 circa), sino ad arrivare agli anni che vanno dal dopoguerra (1945 circa) ad oggi. Dai Padri Pellegrini alla Dichiarazione di Indipendenza, al Trascendentalismo (portavoce: lo scrittore Ralph Waldo Emerson), attraversando poi il periodo del Romanticismo e via dicendo.
E proprio in questo articolo vi forniremo un breve racconto di una delle scrittrici più discusse, attraverso una trasposizione cinematografica che l’ha come riportata in vita, anche se solo per poche ore. Stiamo parlando della pellicola intitolata A Quiet Passion, del 2016, scritta e diretta da Terence Davies.
E attraverso la sua immensa interpretazione, l’attrice Cynthia Nixon (La Famiglia Addams 2, Sex and the City, The Gilded Age, e tanto altro), in questo film biografico, racconta la vita di Emily Dickinson, una delle scrittrici più influenti della letteratura statunitense (o americana) che ha saputo diffondere una tipologia così intensa di poesia da trasmetterci sensazioni che arrivano fino al cuore. E durante tutte le scene, l’attrice stessa, in alcuni brevi momenti “solitari”, recita esattamente alcune poesie e stralci delle molte lettere originali scritte proprio dalla Dickinson stessa.
Questa trasposizione cinematografica, grazie anche alla magnificenza interpretativa della Nixon, ci mostra come la vita della poetessa sia stata quasi sempre tormentata e circondata da un alone di rabbia interiore per il contesto in cui viveva, e non sempre molto serena sia a livello scolastico che sociale, essendo nata in una famiglia borghese americana di tradizioni puritane. I suoi studi non seguivano un regolare percorso e le sue amicizie non erano cosi numerose, anzi, erano molto scarse. Durante gli anni delle scuole superiori decise spontaneamente di non professarsi pubblicamente cristiana, cosa che invece prevedeva la consuetudine dei crescenti revival religiosi di quell’epoca. Suo padre decise cosi di farle abbandonare il College femminile anche per il fatto di evitarle problemi di salute, dato che cominciava a diventare un’allieva ribelle per il fatto che, all’interno dell’istituto dove studiava, le viene imposta l’evangelizzazione forzata. Scrive quindi alla sua famiglia, dichiarandosi malata, e viene prelevata dall’istituto dal fratello Austin e dalla sorella Vinnie.
Così, tornata a casa, Emily chiede e ottiene dal padre il permesso di scrivere durante la notte lettere e poesie. Gli chiede inoltre se può contattare un suo amico, il Dottor Holland, direttore dello Springfield Repubblican, un giornale che pubblica poesie. Il giornale accetta di pubblicare le sue opere, seppur con qualche cambiamento.
Alcuni anni più tardi, Miss Vryling Buffam va a fare visita a casa Dickinson dimostrando arguzia, sedizione alle convenzioni dell’epoca e un modo di conversare che strega le due sorelle. Di fatto Emily, conversando con Mrs Buffam, le spiega il motivo per cui continua la sua ribellione personale verso i riti cristiani, come il matrimonio, e le rivela infatti che non pensa mai di sposarsi perché tutto ciò che vuole è la sua famiglia.
Emily inizia così a dare segni di vera repulsione verso il mondo e sé stessa, dopo che ha visto che sia l’amica Mrs Buffam che il Reverendo Wadsworth se ne vanno, e litiga con la sorella, Vinnie. Il capo famiglia, il Signor Dickinson, muore, e per la famiglia è un gigantesco colpo al cuore, in particolare per Emily, la cui salute peggiora. Smette di mangiare, e invece di portare il colore nero che simboleggia il lutto inizia a vestire solamente di bianco. Ha frequenti attacchi violenti convulsivi e fatica a respirare. Si fa visitare dal medico, il quale le diagnostica un disturbo ai reni. Poco tempo dopo, la famiglia subisce un’altra perdita: la loro madre, per un ictus. Nel frattempo, le convulsioni Emily continuano a presentarsi sempre più spesso e a diventare sempre più violente. Davanti al suo capezzale, la restante parte della sua famiglia, ovvero, suo fratello e sua sorella, tentano di darle tutto il conforto che possono, ma ormai lo spirito di Emily sta per raggiungere i suoi genitori, esalando l’ultimo respiro e lasciandosi andare lentamente.
Dopo questa descrizione, vi sembrerà di leggere la storia drammatica di una poetessa tormentata quasi da un senso di rifiuto per tutto ciò che la circondava, e in effetti in parte è così, soprattutto sfogliando le sue opere. Ma credetemi: quando ho visto per la prima volta questo film, durante una lezione di Letteratura Anglo-Americana all’Università, mi è letteralmente venuta la pelle d’oca, non solo grazie all’interpretazione magistrale da parte di Cynthia Nixon, ma anche grazie ai versi recitati verso le scene finali:
Due volte si è chiusa la mia vita prima di chiudersi.
Resta ancora da vedere
Se l’immortalità non mi sveli
Un terzo evento.
Così enorme, impossibile da concepire
Come questi due volte accaduti.
Separazione è tutto ciò che sappiamo del paradiso
E tutto quello che ci serve sapere dell’inferno.
Addio alla vita che vivevo e al mondo che conoscevo
E baciate le colline per me
Basta una volta.
Ora, sono pronta ad andare.
Poiché non potevo fermarmi per la morte,
lei, gentilmente, si fermò per me.
La carrozza non portava che noi due,
e l’immortalità.
Procedemmo lentamente.
Lei ignorava la fretta.
E io, avevo messo via il mio lavoro
e anche il mio riposo
Per la sua cortesia.
Oltrepassammo la scuola
Dove i bambini facevano la lotta nell’intervallo in cerchio.
Oltrepassammo i campi di grano che ci fissavano
Oltrepassammo il sole calante.
O piuttosto, fu lui ad oltrepassare noi.
La rugiada si posò tremante e gelida,
perché solo di garza la mia veste,
Il mio mantello solo tulle.
Sostammo davanti a una casa
che sembrava un gonfiore della terra.
Il tetto era appena visibile,
il cornicione nel terreno.
Da allora, sono secoli,
eppure li avverto più brevi del giorno.
Per la prima volta intuì
che le teste dei cavalli andavano verso l’eternità.
Questa è la mia lettera al mondo che mai non scrisse a me. Semplici notizie che la natura mi raccontò con tenera maestà. Il suo messaggio è affidato a mani che non posso vedere. Per amor suo, amici miei dolci, giudicate teneramente me.
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Regno Unito, Belgio
Anno di uscita: 2016
Genere: biografico, drammatico
Regia: Terence Davies
Sceneggiatura: Terence Davies
Produttore: Roy Boulter, Sol Papadopoulos
Casa di produzione: Hurricane Films, Potemkino, WeatherVane Productions
Distribuzione in italiano: Satine Film
Cast: Emma Bell (Emily Dickinson giovane), Cynthia Nixon (Emily Dickinson), Rose Williams (Vinnie Dickinson giovane), Jennifer Ehle (Vinnie Dickinson), Keith Carradine (Edward Dickinson), Annette Badland (Elizabeth Dickinson Currier).
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