Caden Cotard (Philip Seymour Hoffman) è un regista teatrale, recentemente insignito del premio MacArthur, ma abbandonato dalla moglie Adele (Catherine Keener), pittrice di successo che ha deciso di farsi una nuova vita a Berlino. Con i finanziamenti ricevuti in seguito al premio, Caden decide di voler allestire un’opera maestosa che porti sulla scena in modo brutale e schietto non una vita qualsiasi, ma la sua drammatica e dolorosa esperienza.
Synecdoche, New York, ultimo lavoro del visionario regista Charlie Kaufman (benché risalente al lontano 2008), può e deve essere considerata come una pellicola impossibile da ricondurre a generi determinati o canonici. Privato dell’affetto familiare, martoriato da svariate malattie, Caden decide di incentrare la seconda parte della sua vita nel creare un’opera teatrale il più realistica e viva possibile. Così viva e vera da annientare tutte quelle barriere che separano la scena teatrale dalla realtà. Ben presto risulta difficile poter distinguere gli attori dalle loro controparti reali, scene fittizie da scene reali, amori scenici da amori reali.
Tutte le persone che hanno orbitato e orbitano intorno alla vita di Caden prendono vita all’interno di una scenografia che, con il passare degli anni, diventa sempre più estranea rispetto ad una New York in continua decadenza. Adele, insieme ai successivi amori Hazel (Samantha Morton) e Claire (Michelle Williams) prendono vita sul set attraverso controparti che diventano veri e propri cloni. I drammi di Caden non resteranno però al di fuori del palcoscenico, contagiando ed influenzando irrimediabilmente sia gli attori che i reali compagni di vita del regista. Sammy (Tom Noonan) e tutti gli alter ego sperimentano un viaggio di immedesimazione che li porterà ad un irrimediabile punto di rottura.
Synecdoche è metateatro, simbolismo, con un pizzico di concezione shakespeariana dell’opera e, se vogliamo, un aroma di Essere John Malkovic. Non sono infatti trascurabili gli echi delle precedenti pellicole di Kaufman in un film che vuole porsi come rappresentazione nella rappresentazione di un dramma umano. La stessa storia di Caden potrebbe essere considerata come un’opera teatrale, in un loop dalla difficile interpretazione in cui la stessa pellicola può sembrarci una rappresentazione teatrale sapientemente gestita da un regista sconosciuto.
Non vogliamo arrogarci la presunzione di poter comprendere appieno Synecdoche, ma non possiamo esimerci dal considerarla una pellicola sublime e originale, talvolta confusa e fuorviante, ma drammaticamente capace di mostrarci una cruda e brutale realtà, come voluto dallo stesso Caden.
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Scheda film
Titolo: Synecdoche, New York
Regia: Charlie Kaufman
Sceneggiatura: Charlie Kaufman
Cast: Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Samantha Morton, Hope Davis, Tom Noonan, Emily Watson
Genere: Drammatico
Durata: 124′
Produzione: Charlie Kaufman, Spike Jonze, Anthony Bregman, Sidney Kimmel
Distribuzione: BiM Distribuzione
Nazione: USA
Uscita: 19/6/14
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