Capitanati dall’inossidabile Barney Ross (Sylvester Stallone), tornano sulle scene i soldati speciali più spavaldi e politically incorrect del cinema. Conrad Stonebanks (Mel Gibson) è ancora in circolazione, dedito al traffico di armi internazionale dopo aver tradito la causa dei Mercenari anni addietro. Barney sarà costretto ad una nuova e pericolosa missione per stanarlo dalla sua fortezza inespugnabile, ma stavolta avrà bisogno di nuovi, tecnologici e giovani alleati.
Inutile negarlo, I Mercenari sono nati per essere l’incarnazione cinematografica del genere tanto vasto quanto vago dell’ “Americanata”. Ciò che lo sollevava dal trash e lo rendeva un prodotto comunque apprezzabile nelle sue componenti era l’impiego di vecchie glorie del cinema che malgrado un’età ormai veneranda, si riunivano per delle missioni in cui le linee guida erano semplici, ma efficaci: mazzate, ironia e voglia di divertirsi.
Ciò che penalizza I Mercenari 3 è probabilmente l’assoluta mancanza di questi tre requisiti fondamentali. Stallone infatti, dopo una breve missione insieme a Christmas e i suoi vecchi compagni, viene affiancato ai nuovi Mercenari, tecnologici e avanzati, giovani e scattanti, ma anche noiosi e acerbi, nonché scialbi nelle modeste doti recitative richieste. Per gran parte della pellicola il film si riduce ad un banale film d’azione, neanche troppo curato, in cui Stallone cerca disperatamente di fare da collante con queste giovani leve di Hollywood allo sbaraglio, con ruoli che eufemisticamente potremmo definire stereotipati.
I veri Mercenari vengono fuori alla distanza, forse troppo tardi per colpire lo spettatore. E’ nell’ultima mezz’ora che i valori fondanti degli Expendables riemergono con prepotenza: citazionismo e azione la fanno da padrona con Mel Gibson, Harrison Ford, Schwarzenegger, Banderas e Stallone a farla da padroni assoluti in un turbinio di nostalgia ed emozioni. E’ quasi toccante rivedere un Ford in azione da novello Indiana Jones, e uno Schwarzenegger che, benché appesantito, il terrore di un Terminator T-800 se lo porta sempre dietro. Banderas è infine l’icona comica, tanto per le battute e l’atteggiamento quanto per i riferimenti al non avere più un lavoro che tanta ironia suscitano se pensiamo alle pubblicità in cui tutt’ora è coinvolto
Non basta purtroppo però uno spezzone di questo tipo per risollevare un film penalizzato da scelte inspiegabili a livello di regia e sceneggiatura. Patrick Hughes si dimostra inesperto, togliendo spazio alla vecchia guardia per più di un’ora, castrando un potenziale intrattenitore come Jet Li non staccandolo mai da mitra e mitragliette, ma soprattutto stravolgendo lo stile che aveva reso popolari gli Expendables. La pellicola si prende decisamente troppo sul serio, regalando emozioni solo quando gli “anziani” vengono messi in condizione di esprimersi al meglio (molto raramente), lasciando spazio a scene di dubbia utilità che inevitabilmente tolgono spazio all’intrattenimento, forse l’unica cosa che il pubblico si aspetta da attori anche ultrasessantenni goffi e impacciati, ma con il carisma, l’ironia e l’esperienza da vecchie glorie.
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Scheda film
Titolo: I Mercenari 3 – The Expendables
Regia: Patrick Hughes
Sceneggiatura: Sylvester Stallone, Katrin Benedikt, Creighton Rothenberger
Cast: Sylvester Stallone, Jason Statham, Antonio Banderas, Jet Li, Wesley Snipes, Dolph Lundgren, Mel Gibson, Kellan Lutz, Harrison Ford, Arnold Schwarzenegger, Terry Crews, Kelsey Grammer
Genere: Azione
Durata: 126′
Produzione: Millennium Films
Distribuzione: Universal Pictures Italy
Nazione: USA
Uscita: 04/09/14
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