Sugli inevitabili echi di Act of Killing, Joshua Oppenheimer torna a far luce sulla terribile epurazione anticomunista indonesiana avvenuta nel 1965 con la singolare quanto straziante storia di Adi, un giovane il cui fratello è stato brutalmente ucciso durante una di queste esecuzioni.
The Look of Silence ha un assoluto protagonista: il silenzio stesso, in tutte le sue sfumature, dall’omertà al semplice rimanere senza parole di fronte ad un eccidio che tuttora non ha spiegazioni, ma più di un milione di vittime a registro. 44 lunghi anni non hanno infatti intaccato un sistema amministrativo che è ancora legato alle personalità protagoniste di quelle stragi. Adi è alla ricerca di spiegazioni, di chiarimenti o semplicemente di parole, ma quelli che trova sono solo lunghi silenzi e continue giustificazioni anche di fronte a prove evidenti. Nessuno sembra realmente volersi prendere la responsabilità di tutto ciò, adagiando il tutto sotto un velo di menzogna.
Il silenzio però non è proprio solo dei carnefici, ma dello stesso Adi, incapace di esprimere il disprezzo, il ripudio e lo sdegno davanti alle testimonianze quasi divertite dei capi di questi squadroni della morte, pronti a rievocare scene terribili di tortura e morte senza un minimo segno di pentimento o rimorso per i loro gesti. E’ un silenzio impassibile, quasi privo di sentimenti. Sentimenti che vengono meno di fronte ad un passato sì terribile, ma ancora nascosto nelle pieghe di una società debole, fatta di anziani rassegnati e giovani plagiati fin dalla prima educazione scolastica. Lo scopo di Adi è voler dare una nuova visione di una realtà dimenticata, offrendo in modo figurato, tramite il suo ruolo di oculista, degli occhiali che provino, almeno idealmente, ad aprire gli occhi di una “classe dirigente” che nega un’evidenza palese e comprovata.
Benché il tono documentaristico faccia sentire allo spettatore tutti i 98 minuti di visione, e malgrado si pecchi forse di un simbolismo eccessivo e talvolta completamente inutile, la regia non può che dimostrarsi eccellente e silente nel suo operato. Qualche scena evitabile compromette una maggiore fluidità di cui la pellicola avrebbe giovato, soprattutto nella parte conclusiva.
The Look of Silence vuole offrire la possibilità di “dare uno sguardo, un’occhiata” (look) più attenta e completa ad un silenzio di quasi mezzo secolo, dimostrando però come il fornirci questo sguardo di una situazione comporti il riempire i titoli di coda di “Anonimi”, a testimonianza del fatto che malgrado le continue testimonianze e sensibilizzazioni, non si è ancora al sicuro nel portare alla luce un passato decisamente scomodo.
Scheda film
Titolo: The Look of Silence
Regia: Joshua Oppenheimer
Sceneggiatura: Werner Herzog, Maria Kristensen, Errol Morris, Signe Birge Sorensen
Cast: Adi Rukun
Genere: Documentario, Drammatico
Durata: 98′
Produzione: Final Cut For Real, Making Movies Oy, Piraya Films A/S, Spring Films
Distribuzione: –
Nazione: Danimarca, Indonesia, Norvegia, Finlandia, UK
Uscita: –
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