E’ risaputo ormai che i talent siano parte integrante delle programmazioni delle reti televisive del nostro paese. Risulterebbe davvero difficile immaginare un palinsesto senza ‘X Factor’, ‘Amici’, ‘The Voice’ o simili, tutti programmi a cui ormai il pubblico si è davvero affezionato. Ma il programma è solo l’incipit della carriera di un artista, il trampolino di lancio che lo spedisce dritto nelle classifiche discografiche e nel mondo dello spettacolo del nostro paese dandogli la possibilità poi, attraverso le proprie capacità, di affermarsi e soprattutto confermarsi. Probabilmente è questa la parte più difficile, essere capaci di uscire dal grembo materno ‘talent’ e dall’iniziale notorietà che esso conferisce e imporsi in maniera definitiva sulla scena musicale del nostro paese. Cosa che, risultati alla mano, non riesce a tutti.
Uno di quelli che ce l’ha fatta, probabilmente il primo che è riuscito a continuare il proprio percorso rimanendo nei piani alti delle classifiche discografiche anche a distanza di anni, è Marco Carta. Vincitore di ‘Amici’ quando doveva compiere ancora 23 anni (vinse con circa il 75% delle preferenze), dopo meno di un anno si aggiudica la 59esima edizione del Festival di Sanremo stupendo tutti con il brano ‘La forza mia’. In questi anni 4 album, tante partecipazioni a programmi televisivi e numerosi singoli di successo come il recente ‘Splendida Ostinazione’ che è stato certificato come Disco di Platino. Ma il cantante sardo non si ferma: l’1 dicembre infatti vedrà la luce il suo nuovo progetto chiamato ‘Merry Christmas‘, un EP contenente 6 classici delle feste cantati e interpretati proprio dall’ex concorrente di ‘Amici’. Noi di MyReviews abbiamo contattato in esclusiva Marco Carta per parlare con lui di questo suo nuovo progetto e, più in generale, della sua carriera.
Nell’aprile del 2008 sei riuscito a trionfare ad ‘Amici’ ed ora, 6 anni e mezzo dopo, eccoci qui. Quanto è cambiato Marco Carta in questi anni?
Marco Carta è cambiato tanto ma allo stesso tempo poco. Umanamente parlando sono sempre la stessa persona, anche se ovviamente gli anni passano e quindi è normale che si matura. Dal punto di vista artistico sono cambiato invece perché è chiaro che c’è stata negli anni un’evoluzione nella mia musica.
Poi c’è stata un altro traguardo importantissimo: la vittoria del Festival di Sanremo. Cosa ricordi di quell’esperienza?
E’ stata un’esperienza bellissima che ancora conservo nel cuore. Ho un ricordo fantastico del Festival, sicuramente è stato qualcosa che ha segnato una buona parte del mio percorso quindi quando ci ripenso mi viene da sorridere e non posso che essere soddisfatto.
L’1 dicembre uscirà ‘Merry Christmas’, un ep di 6 classici natalizi da te re-interpretati. Come è nata l’idea di dar vita a questo progetto?
L’idea è nata un po’ di tempo fa dalla mia voglia di fare un disco di Natale, visto che amo questa festività, e la Warner ha accettato la mia proposta. E’ stato tutto molto semplice, compreso cantare i pezzi, visto che già conoscevo molto bene tutte le canzoni e visto il forte desiderio di realizzare questo progetto.
Leggendo la tracklist è evidente che si parla di alcune delle canzoni più famose e conosciute del periodo natalizio. Come mai hai scelto proprio questi brani e ti sei divertito a re-invertarti e metterti in discussione anche in questa veste inedita?
Mi sono divertito tantissimo! Finalmente ho potuto evidenziare delle mie caratteristiche che nel pop hanno difficoltà ad emergere ed è stato bello far qualcosa che si differenzia dai miei soliti progetti. ‘Jingle Bell Rock’ è probabilmente il brano a cui sono più legato e la scelta è dettata da un mio gusto personale, anche se c’è da dire che per quanto riguarda le canzoni di Natale non abbiamo una vastissima scelta dal momento che, gira e rigira, i classici sono sempre quelli.
In Italia non sono stati tantissimi gli artisti che hanno dato vita a progetti simili ma, se guardiamo all’estero, ci sono numerosi interpreti che hanno a loro volta riproposto questi brani, penso ad esempio a Michael Bublé. Hai preso spunto e studiato il lavoro fatto da Bublé e altri o hai cercarti di discostarti e fare qualcosa che fosse tuo?
Ho cercato di fare qualcosa di mio ma è inutile dire che inevitabilmente ho dovuto ascoltare e studiare tutte le versioni originali delle canzoni che ho poi cantato. Non mi sono soffermato su Bublé o altri artisti di questo periodo perché sono andato molto più indietro, parlo ad esempio di Frank Sinatra e Dean Martin.
Quali sono invece i tuoi progetti per il futuro?
In questo momento mi sto dedicando totalmente al disco di Natale. Non riesco mai a fare bene diverse cose contemporaneamente quindi mi sto dedicando del tutto a questo progetto e a ciò che gira intorno ad esso e penso solo a questo.
Parlando di speranze invece, cosa ti piacerebbe fare in futuro?
Bella domanda questa, non saprei. Mi piacerebbe magari fare qualcosa in televisione come ospite fisso di qualche trasmissione, però non saprei dirti altro sinceramente.
Queste le date degli in-store (altre date in via di definizione):
Lunedì 1 dicembre
h.14.00 Casa Del disco di Varese – Piazza del Podestà, 1 – Varese
h.16.30 Mondadori Megastore – Piazza Duomo 1 – Milano
Martedì 2 dicembre
h.17.30 Mondadori Megastore – Via Monte di Pietà 2 ang. Via Roma – Torino
Mercoledì 3 dicembre
h.18.00 Mondadori Megastore – Via Massimo D’Azeglio 34/a Bologna
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