Per la 29 edizione degli European Film Awards, a Berlino si è riunita una apposita commissione composta da sette membri, e in rapporto alla lista di selezione degli EFA e degli ulteriori ammessi, ha decretato i vincitori per le categorie che andiamo ora ad elencare.
Prima però vediamo i giurati. Tra questi Benoît Barouh, scenografo francese, Paco Delagado, costumista spagnolo, Martin Gschlacht, direttore della fotografia, austriaco, Dean Humphreys, sound di designer del Regno Unito, Era Lapid, montatrice israeliana, Waldemar Pokromsky, acconciatore e truccatore polacco,nonché il compositore italiano Giuliano Taviani.
Ma ecco la lista dei vincitori:
La fotografia di Camilla Hjelm Knudsen crea una tensione che supporta alla perfezione l’atmosfera straordinariamente suggestiva del film . Dal primo momento, l’immagine cattura e colpisce lo spettatore, dimostrando con grande finezza quanto la composizione dell’immagine e la luce possano contribuire alla drammaturgia di un film e sostenere la storia e i personaggi con grande discrezione.
per LA COMUNE
Con straordinaria attenzione al dettaglio, Stefanie Bieker raggiunge un alto livello di realismo e allo stesso tempo di intenso lirismo che emana dagli abiti attraverso tutta la storia. Mette una cura particolare nel definire i diversi personaggi, riuscendo a restituire le peculiarità di ognuno e, facendo ciò, riesce a superare la difficoltà di lavorare con la ristretta palette delle uniformi e la negazione di ogni individualità che esse rappresentano. L’evidente armonia con gli altri reparti visivi fa vivere ogni fotogramma di questo film.
per LAND OF MINE
per 11 MINUTES
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