Un Bacio Experience consiste in 80 matinèe in oltre 70 città italiane, con più di 30.000 studenti coinvolti. Si tratta di un progetto che si prefigge l’obiettivo di maturare le esperienze raccolte durante la promozione del film “Un Bacio“, di Ivan Cotroneo, in un percorso che dia vita a un processo virtuoso che mette in sinergia cinema e scuola, in cui studenti e insegnanti possono confrontarsi sul bullismo, un fenomeno più che attuale che tocca da vicino una vasta percentuale di adolescenti del nostro Paese, oltre alla metà di giovani presenti sul territorio nazionale secondo i dati ISTAT.
Le matinèe itineranti proseguiranno sino al 31 gennaio coinvolgendo oltre 8 città italiane, tra cui Roma, Bari, Palermo, Torino Firenze, Milano, Napoli Modena.
Ma sentiamo cosa ha detto il regista del film:“Avere la possibilità di raccontare a così tanti ragazzi la storia di tre coetanei, parlare con loro, dopo il film e attraverso il film, di discriminazione e bullismo, di omofobia e inclusione, del pericolo della violenza e soprattutto dell’importanza di non aver paura, di non provare mai vergogna, mi rende felice e mi emoziona. Passo dopo passo Un bacio è diventato un viaggio, un’esperienza di conoscenza e di confronto, un terreno comune di incontro fra adulti e adolescenti su temi così importanti, e questo è tutto quello che un autore di storie può desiderare”.
Al sito www.unbacio.it/experience è possibile seguire il tour del progetto, con un un aggiornamento del calendario delle proiezioni. Poi sull’evento si può andare sul gruppo Facebook Un Bacio experience, per reportage e commenti.
il Progetto è promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e INDIGO Film, in collaborazione con Lucky Red, Titanusm, Rai Cinema, Agiscuola, con le associazioni che hanno sostenuto il film fin dalla sua uscita., ovvero il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Telefono Azzurro, Arcigay, UNICEF, Adolescente day, MA basta, Agedo, ma anche Alice nella città, Giffoni, Museo del cinema,Aiace, Mobydick.
Il progetto è a cura di Elisabetta Pieretto.
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