Sono stati consegnati i premi della settima edizione de Lo Spiraglio Film – Festival della salute mentale, evento di corti e lungometraggi, tenutosi a Roma dal 31 marzo al 2 aprile, presso il MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, che ha visto la partecipazione tra gli altri di Paolo Virzì.
Il grande regista, dopo i successi del David di Donatello ha ricevuto il Premio Lo Spiraglio – Fondazione Roma Solidale Onlus.
Il Festival, diretto da Federico Russo e Franco Montini, è stato organizzato da ASL, Roma 1- Dipartimento Salute Mentale, Roma Capitale, in collaborazione con MAXXI, allo scopo di raccontare il mondo della salute mentale attraverso le immagini.
Ecco i premi della settima edizione e le relative motivazioni:
Premio Jorge Garcia Badaracco ‘Fondazione Maria Elisa Mitrè’ al miglior lungometraggio a:
La Malattia del Desiderio, di Claudia Brignone. Si tratta di un racconto partecipe e mai retorico, sulle vite di chi è affetto dalla ‘malattia’ del desiderio (la dipendenza). Con grande delicatezza e estrema verità, Claudia Brignone entra nella complessa relazione tra operatori e tossicodipendenti, raccontando storie estreme e disperate con uno sguardo sempre attento, misurato e consapevole.
Un lavoro di grande rigore estetico, collocabile nel vivacissimo panorama del Cinema del Reale, che negli ultimi anni ha messo in luce alcuni dei migliori registi italiani tra cui Leonardo Costanzo, Pietro Marcello, Alice Rohrwacher, Gianfranco Rosi.
Menzione speciale al lungometraggio a:
Controindicazione, di Tamara Von Steiner. Il rito della Via Crucis è immagine e rappresentazione metaforica del percorso doloroso di internamento negli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) italiani. Controindicazione si rivela una storia di dolori ma anche di gioiose speranze e di ritorno alla vita, che conduce la nostra mente e il nostro cuore dentro l’orrore dell’internamento e fa intravedere la promessa di trasformazione e di chiusura di questi luoghi.
Quando è stato girato, le speranze di un ritorno alla vita e la promessa di superamento dell’esclusione erano ancora intatte. In questi giorni però il disegno di legge n. 2067, riguardante la riforma della Giustizia, approvato dal Senato e ora in discussiine alla Camera, ripropone e ripristina nelle nuove strutture REMS i vecchi ricoveri di internamento degli OPG appena svuotati. La giuria e Lo Spiraglio tutto uniscono la propria voce a quelle di quanti si stanno adoperando affinché il Parlamento italiano corregga il disegno di legge in esame in nome di una scelta di civiltà e di umanità, perchè non si affermi un assurdo ritorno al passato dei manicomi giudiziari e la rivinciita dell’istituzione totale della logica manicomiale.
Premio Fausto Antonucci al miglior cortometraggio a:
Fiammifero (male non fare, paura non avere), di Lorenzo Ambrosino.
A bordo della sua Skoda zeppa di oggetti recuperati nella spazzatura, Enzo, detto ‘ Fiammifero’, vagabonda per i quartieri di Napoli portando soccorso a piccioni e gatti nascosti sotto i cassonetti, mentre canticchia, ragiona, ride, fa il verso degli animali che attendono da lui il cibo, e parla, parla da solo e dunque parla a noi, di quanto sia semplice la ricetta del bene.
Con questi pochi e semplici ingredienti, visivi e sonori, Lorenzo Ambrosino è stato in grado di costruire nel breve arco di tempo della durata del cortometraggio un personaggio completo e umano, a suo modo tipico ma anche speciale, teatrale e autentico al tempo stesso.
E’ quel che si chiede a questo formato cinematogratico, e cioè di raccontare una storia, una intera vita, in pochi minuti.
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