A sei anni di distanza dall’uscita del quarto capitolo della saga, il capitano più famoso al mondo torna sul grande schermo con una nuova avventura diretta da Roenning e Sandberg. In Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar, Jack Sparrow diventa nuovamente bersaglio di un’indicibile orda nemica che vuole dargli la caccia, ma questa volta la minaccia è molto più grande di quanto possa immaginare.
Che il franchise de Pirati dei Caraibi fosse la gallina dalle uova d’oro in casa Disney, lo si era già capito dai milioni di dollari incassati al Box-office, senza contare lo spropositato numero di merchandising venduto nel corso degli anni. Era il lontano 2003 quando il trio composto da Johnny Depp, Orlando Bloom e Keira Knightley diede vita alla prima, storica, avventura nota come La maledizione della prima luna. Quell’idea nata da un semplice parco a tema situato a Disneyland si riveò estrememamente ingegnosa ma, giunta ormai al suo quinto giro di boa, sembra proprio che la saga non abbia nulla di nuovo da mostrare.
I pericoli del mare non finiscono mai per il Capitano Jack Sparrow (Johnny Depp) che, ancora più ubriaco e svampito del solito, continua a solcare i mari in cerca di ricchezze con la sua affabile ciurma. Questa volta, però, dovranno fare i conti con la flotta di marinai fantasma capitanata dal temibile Armando Salazar (Javier Bardem), intenzionato a ripulire i mari dall’infestazione pirata Fuggito dal Triangolo del Diavolo a bordo della Silent Mary, un tempo maestosa, ora oscura e decadente, Salazar sembra avere un conto in sospeso proprio con lo svampito Sparrow, la cui unica speranza di sopravvivenza risiede nel leggendario Tridente di Poseidone.
Per riuscire a trovare questo raro artefatto, però, egli sarà costretto ad allearsi con la brillante e affascinante astronoma Carina Smyth (Kaya Scodelario) e il risoluto Henry Turner (Brenton Thwaites), giovane marinaio della Royal Navy. Al timone di una nave piccola e malandata, Jack si prepara ad affrontare l’oceano, rassegnato alla sorte avversa e allo scontro con i nemici passati che proprio non ne vogliono sapere di morire definitivamente. In questo film fa il suo gradito ritorno anche Hector Barbossa (Geoffrey Rush), come sempre indeciso se spalleggiare il suo vecchio capitano o venderlo al miglior offerente.
A conti fatti, la trama di Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar è sicuramente più avvincente del quarto capitolo e sembra ricollegarsi allo spirito scanzonato della trilogia originale. Anzi, le azioni compiute dai personaggi sembrano essere speculari a quelle del primo film: il ruolo di Henry e Carina, infatti, è molto simile a quello di Will ed Elizabeth, ed anche il cattivo Salazar ricalca lo storico Davy Jones, seppur con meno carisma ed una parlantina alquanto ridicola. Jack Sparrow, inoltre, continua ad essere la parodia di se stesso, a fronte di un’interpetazione di Depp sempre più meccanica e quasi mai spontanea. Non mancano sequenze ad alto tasso adrenalinico, colpi di scena ed una colonna sonora d’impatto, ma sembra tutto un frutto misto che alla fine del giorno non porta nulla di nuovo sotto il sole.
La nostra speranza è che la Disney possa rimescolare le carte in tavola e mettere in stand-by, una volta per tutte, questo storico franchise. Questo capitolo era già stata pubblicizzato come l’ultimo, ma l’inevitabile scena dopo i titoli di coda ed il ruolo dato ai due giovani personaggi ci fa pensare il contrario. Se Jack e compagni dovessere tornare per una sesta avventura, dunque, tante, ma proprio tante, cose dovranno cambiare per far sì che il prodotto finale funzioni alla perfezione.
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