Coinvolgente, di impatto ed ironico, il ritorno dell’enterprise e del suo incredibile equipaggio sembra prendere le distanze già dal suo stesso titolo (Into Darkness), risultando un prodotto corale, che riesce a portarsi al limite estremo del blockbuster, con gli ingredienti di un noto ricettario di successo fatto di gag e momenti di pura azione ben dosati dal capace ed intuitivo direttore di orchestra J.J. Abrams.
Il regista conferma, in questo secondo appuntamento, di saper essere un’ottimo artigiano del l’intrattenimento filmico d’azione, consapevole di tutte le risorse cinematografiche a sua disposizione, che al giusto dosaggio, sanno portare sul grande schermo un’idea, in questo caso il reboot di un famosissimo franchising, al successo.
Into Darkness – Star Trek è una piacevolissima avventura tra le stelle che cerca di dare un spazio maggiore al consolidamento dei diversi elementi dell’equipaggio, lasciato in sospeso nel capitolo precedente.
Si da del tempo, respira, giostrando la trama con un piede sulla terra e l’altro nello spazio profondo. Un universo fatto di malvagie incognite celate negli angoli più oscuri e remoti, tra cui la prima apparizione dei Klingon e l’incredibile comparsa dell’astuto cattivo di turno interpretato in maniera eccelsa da Benedict Cumberbatch (Sherlock Holmes bbc series n.d.r.).
Se da un fronte il film ci lascia scorgere la nuova ed approfondita intesa del “dinamico duo” Spock/Kirk, dall’altra, notiamo l’evoluzione del male sotto forma di un super uomo, capace di gestire tutte le situazioni in maniera strategica e fredda a suo favore. Un manipolatore eccellente che risponde su pellicola al nome di Kahn.
La brillante idea di creare nel primo film un paradosso dimensionale tra le due distinte realtà “trekkiane”, da modo agli sceneggiatori di sbizzarrirsi in un universo ricco di potenziali nuove avventure senza andare contro agli storici fans della serie, ad oggi più in disaccordo sul futuro del regista nell’universo rivale della forza.
Una nota particolare è, come successo in precedenza con il primo capitolo, la straordinaria empatia tra i singoli personaggi ed il pubblico. Un pubblico vasto, differente e comunque legato all’equipaggio.
La riconversione in 3D è una scelta veramente opinabile, ma tutto viene salvato in calcio d’angolo dalle incredibili inquadrature e dall’uso di un effetto lens flare, in questo caso, validamente gestito.
Lo sviluppo narrativo tiene leggermente alzato il freno a mano nella parte iniziale del film, ma il suo crescendo abbraccia lo spettatore e lo porta a vivere la grande avventura.
Questo film potrebbe essere il blockbuster dell’anno (in attesa di vedere il rivale Man of Steel), ma resta limitrofo alla cassa di risonanza del suo predecessore. Un film che emoziona e coinvolge nei sui 132 minuti di proiezione, ma che fuori dalla sala non riesce ad ancorarsi allo spirito dello spettatore.
E la domanda nasce spontanea, che sia solo l’opera di un mastro artigiano di qualità senza anima? E quindi, che Abrams sia capace sì, di fare film, ma che siamo ancora lontani anni luce da quello che potrebbe essere in futuro un suo capolavoro?!
Nulla toglie di fatto che il destino di questo regista sia scritto nelle stelle…. che la forza sia con lui, là dove nessun uomo, oltre Lucas, è mai giunto prima.
Scheda film
Titolo: Into Darkness – Star Trek
Regia: J.J. Abrams
Cast: John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve, Bruce Greenwood, Simon Pegg
Genere: Fantascienza
Durata: 132’
Produzione: Bad Robot Productions
Distribuzione: Universal Pictures
Nazione: USA
Uscita: 13/06/2013.
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