Se avessimo l’opportunità di azzerare i nostri errori, cancellare i nostri legami, cogliendo al volo l’occasione di maneggiare una chiave di volta che ci permettesse di fare il punto della situazione e credere che un nuovo inizio sia possibile, quale nuova piega potrebbero prendere le pagine della nostra vita?
Dante Ariola propone sul grande schermo la storia di Wallace Aver ( Colin Firth – La talpa, Il discorso del re), ex campione di golf semi professionista attanagliato da un amore che non riesce a corrispondere, un lavoro contrario alla sua passione ed un rapporto alquanto freddo e chiuso con il figlio, decide di separarsi definitivamente da quella pesante armatura di quotidianità e dopo il fortuito incontro con Michaela (Emily Blunt – Looper, I guardiani del destino), ragazza dal passato oscuro, inizierà a ricomporre i tasselli mancanti del suo vero io.
Commedia dai contorni drammatici, portata in sala da un regista navigato per quanto riguarda l’ambiente pubblicitario e dei videoclip musicali, ma alle prime armi con il lungometraggio. Un cast di rispetto che riesce a raggiungere la dovuta alchimia e profondità dei caratteri, nonostante la poca originalità delle idee in sceneggiatura. Uno script decisamente ermetico che non offre gli spunti necessari per ampliare e dare sfogo alle capacità di tutti i reparti messi in campo.
Qualcosa che non si sentiva la necessità reale di riproporre. Un contenuto visto e rivisto in altre opere cinematografiche che non aggiunge niente di innovativo sul tema.
Il film procede con un andamento estremamente lento, i troppi tagli tendono a sminuire alcuni concetti e la colonna sonora segue una composizione completamente fuori spartito, che solo in pochissime occasioni riesce ad accompagnare il trasporto sentimentale.
Da una moltitudine iniziale di indizi e apparenti aspettative, il piede dello stesso regista si appesantisce inclinando il piano della narrazione verso il basso non riuscendo più a far decollare il messaggio finale.
Non esistono durante i passaggi di sequenza, validi elementi che tengano saldo l interesse dello spettatore sulla poltrona se non la speranza di un finale che possa dare un colpo di coda rivoluzionario alle innumerevoli aspettative di inizio film e che tenda a dissolvere l’apatia generata lungo il processo narrativo.
Una semina di cliché lanciati su di un campo totalmente sterile. Un peccato veramente unico quando sul piatto vengono serviti degli interpreti di un certo calibro dai quali si può cercare di sfruttare un potenziale artistico senza pari.
Ermetico, ripetitivo, superfluo.
Un film che percorre con un lancio lungo, tutta la distesa del campo, arriva a stento al green e non riesce ad andare in buca.
Scheda film
Titolo: Il mondo di Arthur Newman (Arthur Newman)
Regia: Dante Ariola
Cast: Emily Blunt, Anne Heche, Colin Firth, Kristin Lehman, Sterling Beaumon, David Andrews, Autumn Dial, Nicole LaLiberte, Sharon Morris, Peter Jurasik
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 101’
Produzione: Vertebra Films, Cross Creek Pictures
Distribuzione: Videa CDE
Nazione: USA
Uscita: 5/09/2013.
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