Probabilmente come spettacolo teatrale La Prima Pietra funziona benissimo, ma sul grande schermo non regge. Peccato per la bravura degli attori, tutti, per le risate intelligenti che strappa, specie nella seconda parte del film, per le ottime intenzioni del soggetto che affronta con profonda ironia l’incattivita xenofobia degli italiani di oggi.
L’avvio è fantastico, con Corrado Guzzanti alla direzione di un coro di bambini angelici che danno un versione perfetta di “Tu scendi dalle stelle”, e la sua essenza di attore e uomo di cinema viene confermata dalla presenza scenica, dalla capacità di recitare solo con il corpo e il volto affinata nella sua lunga carriera di autore satirico e comico tranchant. Poi un promettente incipit filosofico con tanto di voce fuori campo che azzarda un teoria filosofica sulla volontà del caso, partendo proprio dal lancio di una pietra, gesto che riveste un enorme significato simbolico in tutte le religioni monoteiste.
I bimbi angioletti, purtroppo, sono solo un sogno del preside di una scuola elementare romana (Guzzanti), alla prese con le prove finali per la recita natalizia. In realtà mancano poche ore allo spettacolo e gli alunni non hanno ancora i costumi e sono pure stonati. Il lancio di una pietra del bimbo musulmano Samir innesta una catena esilarante di conseguenze che faranno emergere le contrapposizioni tra le diverse culture, le ostilità, i pregiudizi, le fisime dei protagonisti.
Tutti ottimi presupposti, dal soggetto alla recitazione che, ahimé, si perdono nella scrittura del film. Il racconto si allunga piatto, senza movimenti nella sceneggiatura, e nel complesso risulta addirittura noioso. Probabilmente, nel passaggio dal testo teatrale del commediografo Stefano Massini, il pur bravissimo Rolando Ravello, che ci regala dialoghi intelligenti ed esilaranti, non fa troppa attenzione alla struttura filmica. Gli unici movimenti sono quelli creati dalla parola e dalle sue conseguenze.
Attori perfetti, a cominicare da un grande Corrado Guzzanti, affiancato da Lucia Mascino (la maestra newage), il bidello e sua moglie (due irresistibili Valerio Aprea e Iaia Forte), Kasia Smutniak (la puntigliosa mamma musulmana), Serra Yilmaz, attrice simbolo di Özpetek (la nonna del piccolo Samir) e Caterina Bertone (la segretaria del preside).
Data uscita:
Genere: Commedia
Anno: 2018
Regia: Rolando Ravello
Attori: Kasia Smutniak, Corrado Guzzanti, Lucia Mascino, Valerio Aprea, Iaia Forte, Serra Yilmaz
Paese: Italia
Durata: 77 Min
Distribuzione: Warner Bros. Italia
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