Se muore tuo figlio, ma scopri che non è un caso di overdose come vogliono farti credere, è probabile che non resterai con le mani in mano. Anzi quando hai sulla testa pure la mazzata dell’abbandono di indagini regolari e di una moglie che nemmeno vuol farsi più sfiorare, le ripercussioni sui reali responsabili sono lì, tra la portata di una commedia nera e il sanguigno sapore di un falso thriller.
In ordine di sparizione dimora proprio in questa crociata, strutturandosi come un’opera a metà strada tra un raccontino nichilista e l’action di un western post moderno. Con il piano del protagonista rivelato, l’attenzione vira verso gli adorabili epitaffi post omicidio o sui siparietti comico sanguinolenti dei partecipanti. Attenzione tutta centrata su attività illecite che “sparano” fuori sfacciati luoghi comuni, paradossali etiche criminose e problematiche di famiglie quotidiane. L’obiettivo è arrivare a capo della questione, che nella fattispecie ha la faccia del Conte di Pål Sverre Hagen: killer sciccoso sui generis, col pallino vegano, una ex moglie sul groppone e un figlio più dritto di lui.
In concorso al 64° Festival di Berlino (2014) il film di Moland beffeggia i nomignoli della malavita, le questioni di Welfare e gli scambi di persona, scrivendo personaggi buffi e tristi il cui ingrediente segreto si chiama Stellan Skarsgård. Padre demolito e cittadino dell’anno, sgretola con piglio insospettabile e sguardo stoico un circo intoccabile di delinquenza, generando una valanga di eventi sul lontano stile di Burn After Reading.
Vecchia scuola dell’equivoco come piatto principale in cui tragico e grottesco si mescolano e rimpastano le carte di crudeli scorribande. Una serie di lutti che porta alla resa dei conti tra gang rivali e i loro velenosi passati. Corpi gettati nell’oblio di cascate innevate, dialoghi pulp e sparatoria di gruppo con epilogo atrocemente ilare. Sullo sfondo azzeccato di una Norvegia candida rosso sangue In ordine di sparizione, da principio Kraftidioten (Il premio idiota), fa del suo assente sensazionalismo il punto di forza. Climax emotivo raggiunto comunque sul corale soundtrack che presiede questo gruppo di cattivoni invischiati nell’eccentrico countdown. C’è idiozia e violenza nelle vene di protagonisti criptici, la sensazione è di averli visti già da qualche parte, ma mai tutti gustosamente nello stesso film.
REGIA: Hans Petter Moland
SCENEGGIATURA: Kim Fupz Aakeson
CAST: Stellan Skarsgård, Bruno Ganz, Pål Sverre Valheim Hagen, Jakob Oftebro, Birgitte Hjort Sørensen, Kristofer Hivju, Anders Baasmo Christiansen
GENERE: Azione, Commedia
MUSICHE: Brian Batz, Kaspar Kaae, Kåre Vestrheim
DISTRIBUZIONE: Teodora Film
NAZIONE: Norvegia, Svezia
DURATA: 116’
DATA USCITA: 29 maggio 2014.
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