Da non perdere, per chi non lo avesse visto al cinema – disponibile da Feltrinelli oppure on line su IBS, Amazon, Mondadoristore.it, ecc… il dvd della commedia dolce amara Peggio per me, ottavo lungometraggio del regista Riccardo Camilli.
La storia: Roma, 1986… Francesco e Carlo, due dodicenni compagni di classe, invece di fare i compiti, sono alle prese con dei mangianastri creando divertenti “audio-remix” di televendite televisive e film per adulti… ridono a crepapelle, finché la madre di Carlo, furibonda, li interrompe e li separa bruscamente. Trent’anni dopo, Francesco è un quarantaduenne che ha provato a costruirsi una vita normale, serena, ma che in pochi mesi gli è crollata addosso: sua moglie lo ha lasciato e lui è stato costretto a tornare dalla madre, la figlia di 12 anni lo vede come un perdente e immaturo, in più viene licenziato dal suo incarico di insegnante di sostegno e il suo amico Carlo, depresso da anni, che vive barricato in casa con la madre, ha dei vecchi rancori nei suoi confronti.
Tutta la sua vita sembra essere andata in pezzi e Francesco sente di non fare più la differenza per nessuno al mondo. Mentre si trova in auto, ascoltando una delle sue vecchie musicassette dove gioca al Dj con Carlo, in un momento di sconforto totale, posteggia vicino a un ponte in campagna. Sta per compiere il più estremo e disperato dei gesti… ma mentre sta scavalcando il ponte, arriva da lontano la voce di un bambino che lo ferma appena in tempo. Terrorizzato, Francesco, va verso la sua auto. Ma in macchina non c’è nessuno…
Ecco come racconta l’idea del film lo stesso regista: i logorati e traballanti rapporti di Francesco con sua moglie, sua figlia e il suo amico storico sono i “pretesti” per raccontare la fragilità di una fetta della mia generazione, nel momento che i punti cardine di una vita serena di un occidentale medio (lavoro, famiglia, affetti, autostima) vengono a mancare all’improvviso. Ma il film cerca di raccontare soprattutto di quanto “egoismo” regna in ognuno di noi, quando siamo convinti che tutto il mondo ci stia remando contro e ancora di più, se pensiamo alle conseguenze che può portare un gesto estremo come il suicidio. Per questo, viene in soccorso quella vocina “da lontano”,
per dire al Francesco grande: ho impiegato 40 anni a farmi una vita, poi arrivi tu a buttare via tutto. Coglione!
Gli anni 80: che un ultra-quarantenne come me, amante e figlio degli anni 80, abbia inserito nel proprio film dei brevissimi flashback ambientati in quell’epoca, può far pensare ad un’ “operazione nostalgia” . In realtà ho cercato di condensare in pochissimi minuti, l’atmosfera di quella decade, con gli occhi di un bambino, non con un tono malinconico, ma nuovo, positivo, fresco, attuale. Non ho mostrato audiocassette e mangianastri con la malinconia del “tempo che fu”, ma come veri e propri personaggi integranti della storia. Mi piacerebbe che i ragazzini di oggi vedessero il mio film e rimanessero affascinati da quegli aggeggi meravigliosi che
erano le radio portatili, le doppie piastre, le audio-cassette, i giradischi…
Genere: Commedia
Anno: 2017
Regia: Riccardo Camilli
Attori: Riccardo Camilli, Claudio Camilli, Tania Angelosanto, Marianna Pistilli, Alessandra Ferro, Angela Ciaburri, Stefano Martinelli, Angelo Orlando, Arianna Bonardi, Simone Destrero
Paese: Italia
Durata: 108 min
Distribuzione: Distribuzione Indipendente
Produzione: Riccardo Camilli e McFly
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