La musica dei Renanera, ha un simbolo, il logo antico e moderno di un rosso pompeiano che ben rappresenta la doppia natura del loro sound, intreccio indissolubie tra il genere etnico e quello elettronico e che ha un’unica madre: il Mediterraneo.
Spiega Unaderosa (al secolo Concetta De Rosa), voce di Renanera:
Il logo riporta la spirale, simbolo ricorrente nell’iconografia legata alla taranta, e in senso lato alla musica popolare, diventa di forma quadrata come il microchip dei computers e dei sintetizzatori usati per la creazione della musica elettronica moderna. Il carattere con cui è scritto la parola “Renanera” inoltre è stato scelto per significare l’appartenenza al Mediterraneo: con le sue forme ricorda sia le antiche iscrizioni greche che le forme della prima scrittura libica.
Unaderosa, cantattrice di origini napoletane, vive da molti anni tra la Calabria e la Basilicata, portando in giro la sua musica etnica anche oltre il sud Italia. Nella sua musica , i racconti di un mediterraneo non sempre azzurro e luminoso, ma spesso caratterizzato da luoghi dimenticati e storie di cui troppe poche persone o nessuno, si sono interessati.
Durante i suoi spettacoli il pubblico è coinvolto, non solo da un canto di speranza, protesta e colmo d’amore e coraggio, ma da momenti teatrali che rendono il tutto più reale e vicino alle persone. Unaderosa lavora al progetto Renanera dal 2012 con suo marito Antonio Deodati, producer. Il regista Nevio Casadio lse ne era innamorato durante un’intervista nel suo Tg1 speciale nel 2015.
Al Napoli Film Festival 2019, attualmente in pieno svolgimento, Casadio ha presentato una trilogia in cui Unaderosa si è raccontata. In “Donne lucane” la cantattrice interpreta una piccola parte, ma c’è anche la sua musica, così come negli altri due docufilm di cui Antonio Deodati ha realizzato le musiche originali e inserito brani dei Renanera.
Unaderosa ha girato le immagini in casa sua, ospitando il regista Nevio Casadio e i suoi collaboratori. Tutto questo mentre era impegnata nel completare le otto puntate su Rai Storia di “Voci di una Terra”, in cui ha interpretato l’elemento etno-pop in un contesto di rievocazioni storiche. Molti hanno detto di Unaderosa che bucasse lo schermo, interpretando e cantando la sua musica realizzata per la fiction. “Tanta esperienza e sacrifici ancora da raccontare – dice -, e anche un libro che presto pubblichero. Ma la mia vita sono i concerti e i miei figli. Il mio sogno nel cassetto? Fare l’attrice“.
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