Il Colpo del cane è una commedia nella quale è bello perdersi, seguendo solo il proprio istinto e il caso. A farci da guida è il giovane regista romano Fulvio Risuleo, che nel suo film di esordio, Guarda In Alto, andando dietro al volo sghembo di un gabbiano, aveva portato un fornaio in pausa sigaretta sopra i tetti di Roma.
Stavolta il protagonista, di nuovo il fedele Edoardo Pesce, sarà il sedicente dott. Mopsi, falso veterinario, o meglio, come dice il suo sgrammaticato biglietto da visita, veterinaio, alla ricerca di un cane, il cane giusto.
E noi inseguiamo il cane e anche i pensieri, le aspirazioni, i sogni, rigorosamente frustrati, di uno studente fuori corso e disoccupato che del “colpo del cane” è autore ma anche vittima.
Infatti il titolo del film viene da un modo di dire che si riferisce al lancio dei dadi che gli antichi romani utilizzavano per la divinazione. Il risultato di tre dadi 1,1,1 si chiama “il colpo del cane” e indica la sfortuna più nera.
Accanto a questa maschera buffa ma anche un po’ stralunata di brav’uomo messo in condizioni estreme che cerca di sbarcare il lunario, prima di lui, dopo di lui, ci sono due ragazze, anche loro un tenere, favolistiche, fumettistiche: le improvvisate dog sitter Rana (Silvia D’Amico) e Marti (Daphne Scoccia). Nelle loro “sapienti” mani viene affidato Ugo, un bulldog francese di proprietà di una tanto ricca quanto avara signora (Anna Bonaiuto) che abbiglia l’animale con tutine di raso.
Gli interpreti sono tutti perfetti, a partire da Pesce, una naturale mescolanza di innocenza e mascalzoneria che trapela già dallo sguardo, alle due fate urbane innamorate l’una dell’altra, dolci, sbandate, che inseguono la matassa imprevedibile ed ingarbugliata del proprio destino. Proprio come fa ognuno di noi.
Raccontare i dettagli la storia sarebbe rovinare il viaggio allo spettatore.
Il Colpo del cane va visto, e merita la visione, come si segue il volo di un aquilone. Nulla è come te lo aspetti.
La macchina da presa si focalizza su paesaggi della periferia romana, come su scorci, dettagli (un soprammobile, un negozio bazar di animali ) trasformando microcosmi in mondi alieni. Con un effetto straniante, luoghi o oggetti familiari, diventano un altro universo, che è fatto di avventure, imprevisti e colpi di scena.
Si aprono storie concentriche e parallele che sono come matrioske e la realtà si confonde con l’immaginazione. E’ un trip? Il risultato di una bevuta di troppo? Oppure è solo la vita che assomiglia ad uno strano sogno…?
La storia, apparentemente semplice, parte in sordina e si arricchisce sempre di più di dettagli complessi, raccontando a ritroso le vicende che renderanno il protagonista un disperato senza più nulla da perdere.
Risuleo sembra proprio essere il regista del viaggio, dell’esplorazione, che inizia da dettagli della vita quotidiana e ci porta a vedere quello che non avevamo mai visto prima, eppure avevamo sotto gli occhi.
Data di uscita: 19 settembre 2019
Genere: Commedia
Anno: 2019
Regia: Fulvio Risuleo
Attori: Edoardo Pesce, Silvia D’Amico, Daphne Scoccia, Anna Bonaiuto
Paese: Italia
Durata: 93 min
Distribuzione: Universal Pictures / Vision Distribution
Produzione: Una produzione TIMVISION e REVOK, in collaborazione con Vision Distribution, in collaborazione con Sky Cinema.
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