Una notte al museo
Regia: Shawn Levy; Commedia; USA, 2006
Interpreti: Ben Stiller, Dick Van Dyke, Mickey Rooney, Carla Gugino, Robin Williams,Kim Raver, Pierfrancesco Favino.
Ore 20,40 Rai Gulp, Canale 42, durata 108′
Shawn Levy è il regista destinato a riportare Robin Williams in vetta al box-office dopo un periodo un po’ sotto tono: Una notte al museo, prodotto dall’amico Chris Columbus, incassa trenta milioni di dollari nel primo week-end USA e attinge a piene mani dal cinema per famiglie con un occhio particolare a Jumanji, tanto da non apparire unicamente un block-buster ma, a ben vedere, soprattutto un lavoro di rivisitazione di quel sogno ad occhi aperti che l’esperienza della sala cinematografica sembra poter garantire. Williams è chiamato a interpretare il vigile personaggio di Teddy Roosevelt in un museo in cui il sognatore perennemente in bolletta Larry Daley (Ben Stiller) si trova a vivere come Peter Pan il ripetuto distacco dall’Isola che non c’è. Nei tre film che compongono la trilogia di Una notte al museo – oltre a questo, La fuga, del 2009, e Il segreto del faraone, del 2014 – Teddy Roosevelt è una statua che si rianima insieme all’imperatore romano Augusto, a Cristoforo Colombo, faraoni egizi, gladiatori, Attila con i suoi Unni, cowboy e guerrieri Maya, mentre lo scheletro di un Tirannosaurus Rex scorazza minacciosamente tra i corridoi. Allorquando Ben Stiller appare il perfetto “fallito” in grado di risollevarsi e dare prova di sé in circostanze sorprendentemente ostili, Robin Williams si erge come il paladino leggendario (e un po’ fulminato) esaltante le virtù dell’uomo comune, così che tra rispetto e divertimento la regia conduce con leggerezza il gioco, assecondando la corsa dell’acrobatico Ben Stiller pronto a raccogliere la staffetta del testimone da Williams sul terreno della comicità irriverente, tenendo ben spalancati gli occhi per ribadire il gusto della sorpresa. Tre generazioni di comici si trovano così a confronto (alle spalle di Williams e Stiller, anche gli anziani Dick Van Dyke e Mickey Rooney) per coronare un sogno di resistenza della comicità mista a meraviglia.
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