Amare creature orribili, quante volte ci è capitato? Uomini e donne terrificanti, che a ripensarci chiameremmo padre Karras per un esorcismo: narcisisti, egoisti, amorali, apatici, psicotici, manipolatori, traditori, oppure, semplicemente, pazzi. E sembravano davvero così carini e così normali, all’inizio! Ebbene, forse per trovare l’anima gemella occorre scardinare gli stereotipi del romanticismo e rivolgerci altrove, buttare il cuore oltre l’ostacolo, al di là della specie umana? Dalla quale, diciamolo, mettendoci anche in discussione, non possiamo aspettarci moltissimo.
Ed ecco, per la giornata di San Valentino, i 5 film d’amore più assurdi e anomali nei quali, rispettivamente, il/la partner perfetto è un mostro abominevole, l’olandese volante, un pesce, un sadico e un portachiavi. Fonti di esempio ed ispirazione ma anche, in alcuni casi, capolavori del cinema. Affinché amare un mostro non sia più una disavventura o uno sfortunato caso, ma una consapevole scelta.
E poi…chi può dire che invece non funzioni?
Spring è un film del 2014 diretto da Justin Benson e Aaron Moorhead. Si tratta di un horror non molto conosciuto ma assolutamente degno di nota. Intanto perchè i due registi americani l’hanno ambientato nella nostra magnifica Polignano a Mare, in Puglia, e poi perchè la storia declina il sogno dell’amore eterno in un contesto horror originale, inaspettato e godibile. Quando il giovane turista americano Evan, che lascia casa in seguito alla morte della madre, incontra la bella Louise, non immagina che lei sia una creatura antichissima e mitologica, che però paga la sua immortalità a caro prezzo. Tentacoli, verruche e muta serpentina non fermeranno i suoi sentimenti. Altro che capelli arruffati e alito del mattino… Riflettiamo bene.
Ad Albert Lewin, regista non molto fecondo ma di talento immaginifico, si deve Pandora, uscito nel 1951. Girato in una suggestiva località balneare della Spagna, interpretato da Ava Gardner e James Mason, è una rivisitazione della leggenda dell’Olandese Volante, l’uomo condannato, per un atto di tracotanza contro Dio, a non morire mai e a vagare per i mari fino al giorno del giudizio o fino a quando non avesse incontrato una donna disposta ad amarlo fino a sacrificarsi per lui. Il tenebroso Mason la troverà nella figura di una ragazza che, oltre che bellissima, è capricciosa, viziata ed eccentrica: Pandora. Gettarsi nuda in mare per raggiungere lo sconosciuto la cui barca è ormeggiata in mare, di notte, sarà solo la prima delle follie alle quali Pandora si sottoporrà per l’amore di un uomo maledetto. Mistico, mortifero, visivamente splendido, questo struggente capolavoro misconosciuto ci insegna che in amore, quello vero, non bisogna avere paura di esagerare.
Leone d’oro al miglior film alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e quattro Premi Oscar, La Forma dell’Acqua è forse il film più romantico e al contempo politico di Guillermo del Toro. Elisa (Sally Hawkins) è una donnina priva della voce che lavora nelle pulizie, in un mondo distopico nel quale discriminazione, violenza di Stato e dittatura sono il pane quotidiano. Troverà gentilezza, empatia, e soprattutto una vera intesa sessuale con una creatura misteriosa, un anfibio umanoide che è stato catturato dal Governo a scopo sperimentale. Film noto ma forse non apprezzato come si dovrebbe nel suo significato più profondo, poetico e universale. Siate sempre voi stessi e al contempo non fatevi schiacciare da forze che vorrebbero imporvi ingiustizie e conformismo. L’amore richiede, talvolta, ribellione.
Deliziosamente sceneggiato e interpretato, Secretary è una commedia romantica di Steven Shainberg decisamente “sui generis”. Lee Holloway (Maggie Gyllenhaal) è una ragazza tormentata, con problemi psichici, che ama praticare l’autolesionismo. Alla ricerca di un posto nella vita, viene assunta come segretaria nello studio dell’avvocato E. Edward Grey (James Spader), il quale, per felice coincidenza, è un sadico che prova piacere nell’umiliare, dominare e dare ordini alle sue segretarie e alle donne, in generale. Il loro incastro è perfetto. Elogio e liberazione delle perversioni, sessuali e caratteriali, che se accettate e condivise, possono rendere felici, Secretary è un film divertente, maliziosamente innocente, privo di inibizioni ma soprattutto ipocrisie, che oggi nessuno produrrebbe mai. Il sesso, in ogni sua declinazione consenziente, unito al sentimento amoroso, è una naturale fonte di gioia. Non esistono regole nella scelta del partner, ma soprattutto, tutto parte dall’accettazione di sé stessi.
Non ci mancherà mai abbastanza né verrà ricordato abbastanza, il visionario e magnifico cinema di Marco Ferreri, che ha anticipato criticità e deliri del nostro futuro, soprattutto nelle relazioni amorose. Presentato in concorso al 39º Festival di Cannes nel 1986, I Love You racconta di Michel, un Christopher Lambert all’epoca desiderato sex symbol internazionale, che pur potendo avere qualsiasi donna, si innamora di un portachiavi trovato per terra, raffigurante volto e labbra femminili, il quale risponde sempre al suo fischio con le parole: I love You. Michel è così assorbito da questo oggetto amoroso che trascura il lavoro, le fa dei regali, trascorre ore ed ore a guardarla e a parlare con lei. Non mancheranno gelosie, tradimenti e abbandoni, proprio come in una relazione “normale”.
Già nel 1974, lo spagnolo Luis Garcia Berlanga aveva narrato in Life size -Grandezza naturale le vicende surreali di un dentista (il meraviglioso Michel Piccoli) che s’innamorava di una bambola gonfiabile. Il tema della solitudine e dell’idealizzazione dell’amore è stato ripreso in seguito nel bel Her di Spike Jonze, nel quale il protagonista ama perdutamente di una voce femminile, appartenente al sistema operativo del suo computer.
Ma gli esempi di oggetti d’amore bizzarri nel campo cinematografico possono essere infiniti. In Dio esiste e vive a Bruxelles, del belga Jaco Van Dormael, Catherine Deneuve si innamora di un gorilla, cacciando infine, per lui, il noiosissimo marito. Il che è a sua volta una citazione di Nagisa Oshima (Max amore mio).
Insomma, per questo San Valentino di inizio 2021, inserito in un contesto di pandemico, di crisi economica e di terrorismo mediatico, sotto coprifuoco, è necessario prenderla con calma e un po’ di leggerezza. Chi è accompagnato, apprezzerà solo i pregi del proprio partner sorvolando sui difetti, chi è single potrà invece iniziare a notare quel certo languore nello sguardo del manichino del negozio di fronte, o guardare con occhi diversi la consolidata compagnia del proprio coniglietto di pelouche.
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