L’ordine delle cose
Regia: Andrea Segre; drammatico, Italia/Francia/Tunisia 2017
Interpreti: Paolo Pierobon, Giuseppe Battiston, Valentina Carnelutti, Olivier Rabourdin, Fabrizio Ferracane.
Corrado è un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano specializzato in missioni internazionali contro l’immigrazione irregolare. Il Governo italiano lo sceglie per affrontare una delle spine nel fianco delle frontiere europee: i viaggi illegali dalla Libia verso l’Italia. La missione di Corrado è molto complessa, la Libia post-Gheddafi è attraversata da profonde tensioni interne e mettere insieme la realtà libica con gli interessi italiani ed europei sembra impossibile. Corrado, insieme a colleghi italiani e francesi, si muove tra stanze del potere, porti e centri di detenzione per migranti. La sua tensione è alta, ma lo diventa ancor di più quando infrange una delle principali regole di autodifesa di chi lavora al contrasto dell’immigrazione, mai conoscere nessun migrante, considerarli solo numeri. Corrado, invece, incontra Swada, una donna somala che sta cercando di scappare dalla detenzione libica e di attraversare il mare per raggiungere il marito in Europa. Come tenere insieme la legge di Stato e l’istinto umano di aiutare qualcuno in difficoltà? Corrado prova a cercare una risposta nella sua vita privata, ma la sua crisi diventa sempre più intensa e si insinua pericolosa nell’ordine delle cose.
Quello del regista Andrea Segre è puro cinema civile di denuncia, che guarda alla tradizione italiana, specialmente al Francesco Rosi de Le mani sulla città. Tuttavia la narrazione si perde in ricerche molto dettagliate e spiegazioni che rendono il film documentaristico e rigoroso, sia nella realizzazione che nel messaggio morale. Questi non sono difetti ma forse gravano sull’Ordine delle Cose, splendidamente girato ed interpretato, impedendogli di volare ancora più in alto, andando oltre il fatto specifico, parlando di come il mondo dovrebbe essere e di come, invece è. Un contrasto tra sguardo umano e orizzonte delle cose che già in parte caratterizza l’opera.
PROIEZIONE SPECIALE ALLA 74a MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2017), L’ORDINE DELLE COSE HA OTTENUTO LA MENZIONE SPECIALE DEL PREMIO HUMAN RIGHTS NIGHTS AL CINEMA DEI DIRITTI UMANI.
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