Disponibile su Youtube Il federale, un film del 1961 diretto da Luciano Salce con protagonista Ugo Tognazzi. Prodotto da Isidoro Broggi e Renato Libassi, scritto e sceneggiato da Castellano, Pipolo e Luciano Salce, con la fotografia di Erico Menczer, il montaggio di Roberto Cinquini, le scenografie di Alberto Boccianti e le musiche di Ennio Morricone, Il federale è interpretato da Ugo Tognazzi, Georges Wilson, Mireille Granelli, Stefania Sandrelli, Gianrico Tedeschi, Elsa Vazzoler, Renzo Palmer, Gianni Agus. Il prof. Giovanni Sabbatucci riferendosi al film racconta che “la figura dell’anziano leader politico del CLN, anche se non viene indicato in questo modo, insomma, il vecchio antifascista chiaramente rappresenta Ivanoe Bonomi”.
Trama
Nel 1944 un fanatico fascista che spera di diventare Federale, deve portare dall’Abruzzo a Roma un oppositore del regime. Lungo il viaggio (in sidecar) i due hanno modo di conoscersi meglio, sullo sfondo di un’Italia ormai in rovina e allo sbando. Nonostante le prove evidenti del crollo del regime, la fede del camerata non vacilla, sempre per il miraggio della promozione.
Il federale (…) è una divertente satira delle gerarchie fasciste nell’ultimo e disperato scorcio della guerra, e, più ancora, una felice messa a punto di Ugo Tognazzi, come attore disciplinato ed efficace.(…) Più che il pregio della coesione (qualche episodio è superfluo, qualche altro un po’ grossolano), il film ha quello di una felice caratterizzazione dei due personaggi.”
(Leo Pestelli, La Stampa, Settembre 1961)
“Una storia positiva (…) e un quadro di costume ricco d’intelligenza anche se spesso troppo accomodante e non sempre equilibrato nel rapporto satira comicità. Salce ha diretto con gusto e vivacità ma quel che meglio sostiene il film (…) sono la sceneggiatura densa di trovate e l’interpretazione: semplice e acuta in Wilson, aggressiva e spericolata in Tognazzi.”
(Vice, Il Messaggero di Roma, Settembre 1961)
” Come la materia per molti versi ancora bruciante diventi un divertimento intelligente e onesto è tutto merito della regia di Luciano Salce e della calibrata interpretazione di Ugo Tognazzi, fedelissima e aderente al personaggio in tutti gli aspetti fisici e gli atteggiamenti spirituali del fanatismo puro e sprovveduto, ben coadiuvato da Georges Wilson.”
(Giacinto Ciaccio, Rivista del Cinematografo, Novembre 1961)
“Il film di Salce va segnalato per l’abilità con cui sa propinare al pubblico il suo veleno, distillandolo goccia a goccia nella facilità delle sue scenette e delle sue figurine, facendo leva sugli stimoli più sgradevoli e deteriori dell’antico e sempre giovane qualunquismo nazionale”.
(Adelio Ferrero, Cinema Nuovo, 155, Gennaio/Febbraio 1962)
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