Disponibile su RaiPlay Je tu il elle, un film franco-belga del 1974 diretto dalla regista belga Chantal Akerman. In occasione del trentesimo anniversario dei Teddy Awards, il film è stato selezionato per essere proiettato al 66° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, nel Febbraio 2016. Prodotto da Chantal Akerman, sceneggiato da Chantal Akerman, Eric de Kuyper e Paul Paquay, con la fotografia di Bénédicte Delesalle, Je tu il elle è interpretato da Chantal Akerman Niels Arestrup e Claire Wauthion. La scena di sesso tra Julie e la sua ex amante è la prima di sesso omosessuale nel cinema tradizionale e una delle più lunghe del film.
Trama
Il titolo scandisce i quattro tempi del film. Una giovane donna (interpretata dalla stessa regista) è sola in casa, poi in autostop, infine nel letto di un’amica. Realizzato a bassissimo costo, in solo otto giorni, in bianco e nero, in lunghi piani sequenza e con solo 3 attori, il film “dimostra una disperazione muta vicina all’urlo”.
“La vita scandita in quattro atti di una ragazza in crisi con se stessa, col mondo circostante e con le persone care che danno un senso (oppure lo tolgono) alla sua esistenza. La voce della protagonista (è Akerman stessa ad interpretarla), non recita, non racconta in prima persona, ma documenta sotto forma di io narrante, scandendo in modo molto intimo e preciso le fasi di una crisi interiore che la induce a un isolamento di oltre venti giorni, descrivendo le tappe di un percorso di graduale annullamento: via l’arredamento, spazio al vuoto delle pareti; un materasso spostato in ogni angolo della stanza e lei nuda o comunque semi-svestita, sdraiata e raggomitolata su se stessa; poi impegnata a scrivere convulsamente, interrotta solo a tratti da brevi occhiate a un panorama raggelato durante una nevicata.
Cibandosi solo di zucchero in polvere, la giovane donna trova il coraggio di uscire da questo rifugio embrionale dopo oltre venti giorni. Sola, a piedi lungo una circonvallazione, viene caricata nell’abitacolo di un mezzo pesante da un giovane camionista (Niels Arestrup), che si convince a portarla con sé, rompendo in tal modo il silenzio che caratterizza le sue giornate lavorative in solitaria. L’uomo si aprirà in un racconto-confessione di cui la ragazza diverrà testimone muta, ma emotivamente partecipe. Infine, la ragazza tornerà a casa della sua amica ed amante, Elle, riallacciando un focoso rapporto carnale, che non sappiamo se possa essere in grado di ricostituire un legame di coppia o se invece si tratta di puro sfogo sessuale.
Akerman sperimenta e dirige (ma interpreta pure il ruolo della protagonista, mettendosi a nudo) un film controverso ed originale, uno e trino, che analizza e scandaglia le pieghe di una crisi interiore ripresa secondo tre angolature differenti: l’intimità del proprio io, il rapporto col mondo esterno e le vicissitudini incerte, ma altamente passionali, di un rapporto di coppia che funziona molto di più a livello sessuale che di intesa caratteriale. Un film non facile, a tratti anche estenuante, intransigente, snervante, ma di certo originale e coraggioso, frutto maturo di inquietudini probabilmente molto partecipate e condivise dall’autrice”.
(FilmTv)
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