Un’opera barocca al Teatro dell’Opera di Roma, dal 18 al 26 marzo. E che opera: Alcina di G. F. Händel, con la direzione di Rinaldo Alessandrini e la regia di Pierre Audi. Protagonisti Mariangela Sicilia (premio Abbiati 2025), Carlo Vistoli (premio Abbiati 2024), Mary Bevan e Caterina Piva.
Bello! 50 sfumature d’amore: la varietà amorosa di Alcina, l’amore coniugale di Bramante, l’amore civettuolo di Morgana, l’amore galante di Oronte, l’amore vanitoso di Ruggiero. Il tutto innestato del teatro musicale del ‘700, praticamente una variazione del Cirque du Soleil dell’epoca.
La storia parte da Ariosto, ma prende una propria strada. Alcina, maga seduttrice, esercita il suo potere: conquista cavalieri, si diverte un po’ e poi, quando si stufa, li trasforma in animali o rocce decorative per la sua isola incantata. Il suo ultimo trofeo, Ruggiero, è già impegnato con Bradamante, la quale – testarda e travestita da uomo – arriva per riprenderselo. Tra magie e gelosie, con altre storie parallele, l’illusione di Alcina crolla. Lei, privata del suo potere, finisce con il cuore spezzato e senza più compagnia.
Trailer dell’Opera di Roma:
E quali sono gli elementi musicali di quest’opera barocca? Gli affetti che caratterizzano tutte le sfaccettature emotive, l’alternanza tra recitativo e aria, il ballo, qualche ensemble, una gestione “fluida” delle voci (uomini che cantano donne che cantano uomini), sinfonia e cori. Dicevo l’aria: Alcina ne canta 28! E visto che bisogna impadronirsi di un’opera analizzando pochi minuti alla volta, vi invito ad ascoltare – anche all’infinito, se volete – Ah, mio cor! Qui Alcina capisce che il suo Ruggiero la sta abbandonando. Scoprirete che quest’aria con da capo, caposaldo dell’opera barocca dove si ripete una sezione con mille decorazioni sonore, è modernissima. Intanto, notate l’accompagnamento ossessivo e ricchissimo. Poi il canto che fluttua tra una tonalità e l’altra, diventa più melodico o più vicino al parlato, ci fa soffrire per la delusione e l’attesa della solitudine (e attenzione alle parole traditore, stelle, dei, perché). Anche ritmicamente, si passa da un Andante a un Allegro, dove Alcina è decisamente in collera (aria di furore, si chiamava all’epoca una composizione dedicata a questo sentimento: non è meraviglioso?).
Il regista Audi mette tutti i personaggi sempre in scena, perché la drammaturgia passa da un’aria all’altra e pian piano si registrano i cambiamenti psicologici di ciascuno. Il direttore Alessandrini è grande specialista e studioso che tratteggia la modernità di questo Händel maturo.
Qui interviste a regista e direttore:
So di dire una banalità, una cosa stra-detta, ma sono una divulgatrice e mi appiglio al mainstream come punto di partenza: l’opera barocca è rock. Non smetterete di battere il tempo (non disturbate i vicini, però) e vi commuoverete in questa ragnatela di rapporti amorosi: c’è materiale emotivo per ognuno di noi e per ogni fase della nostra vita. Il teatro musicale è uno specchio.
Vi hanno detto che sono troppe tre ore, più o meno? E quando fate il binge-watching della vostra serie preferita con plaid/tisana/dolcetto non è simile? (Qui, magari, divertitevi a indossare un capo più bellino o, addirittura, elegante: certo non vi ricapita all’apericena!). Applicate il diritto dei lettori di Pennac, che qua diventa il diritto dello spettatore: se vi stancate andate via (solo dopo Ah, mio cor!), ma concedetevi questa prova d’ascolto/visione sublime.
ALCINA
Musica Georg Friedrich Händel
Dramma musicale in tre atti
Libretto di autore ignoto da L’isola di Alcina di Antonio Fanzaglia
musicato da Riccardo Broschi (da Ludovico Ariosto)
Direttore Rinaldo Alessandrini
Regia Pierre Audi
Maestro del Coro Ciro Visco
Scene e Costumi Patrick Kinmonth
Luci Matthew Richardson
PERSONAGGI e INTERPRETI
Alcina, Mariangela Sicilia
Ruggiero. Carlo Vistoli (18, 23 e 25 marzo) / Tamar Ugrekhelidze (21 e 26 marzo)
Bradamante, Caterina Piva
Oronte, Anthony Gregory
Morgana, Mary Bevan
Oberto, Silvia Frigato
Melisso, Francesco Salvadori
Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
in collaborazione con De Nationale Opera, Amsterdam
operaroma.it
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